Maredinotte
lunedì 27 aprile 2009 15:27
Quello di oggi è vento che preannuncia la tempesta
Hai tutta una rabbia in corpo ma parli di ideali
Nascondendoti nelle tue bugie
E spezzi i rami al gelsomino
Vorrei sapere che ti ha fatto
Urli come se t’avesse partorito il mondo
E abbandonato in un sacchetto della spesa
Ma non lo sai che ti avrebbe amato uguale
Anche se sei brutto
Se solo avessi raccontato come sei e cosa provi?
Che pena che mi fai, che rabbia assurda
È solo maggio e tra le prime margherite
Sferri lame di metallo e tagli giugulari
(peccato che, per sbaglio, hai reciso le tue)
Francesca Coppola
lunedì 27 aprile 2009 15:34
oh cavolo quanta rabbia...
Maredinotte
martedì 28 aprile 2009 14:57
rabbia... tanta, troppa per chi la prova nei confronti del mondo e la esterna ferendo le persone che gli passano accanto.
ognuno di noi ha del bello dentro, ma bisognerebbe utilizzare questo potenziale per regalarlo al prossimo e non per distruggere l'altro!
anumamundi.
martedì 28 aprile 2009 21:36
Tu parli di tempesta
cosa ne sai dell’uragano dentro
che mi costringe all’angolo
con pugni nelle reni
non posso biasimare il tempo
che gioca a suo favore
ma almeno tu colpiscimi di meno
e cosa vuoi che conti il resto
se mi avanzano sempre pochi anni
potrei narrarti delle occasioni perse
dei miei momenti bui o delle notti insonni
tanto tu presti fede a ciò che credi
e non a ciò che senti o che io sento
e se è la pena che rincorri
cercala ad ogni angolo di strada
ci sono giugulari tremolanti
falsi ideali e opportunisti spersi
la margherita? non riesco più a sfogliarla
un gran dolore mi restringe il petto
domani osserverò
nascosto
Maredinotte
mercoledì 29 aprile 2009 12:08
ti colpirò anche più forte finchè tu perda il fiato
e il sangue dalla bocca, giocherò col tempo che ti resta
con gli spilli di una bambola vudù
e col solletico sotto le ascelle e ogni tanto
una stoccata di fioretto
lo devi sentire bene cosa si prova
ad essere impotenti, o forse lo sai già?
le notti insonni, gli occhi depredati
dai rancori, ti hanno scavato le mani
la monetina di pietà passa attraverso
ma tu non tremi che di rabbia
e anche nascosto, ti vedo facilmente
ti sento sull'asfalto
che ribolli
anumamundi.
venerdì 1 maggio 2009 17:50
non ho rancori al seguito
ma semplici rimpianti
per quei tuoi occhi neri
e delle notti insonni mi rimane
il gusto di parole
aguzze come dardi
non tremo per la rabbia
è solo l’amarezza
che mi rincorre fra la terra e il mare
lo sai,
non ho più occhi da prestare
e dentro al fiato perso
col sangue che mi cola dall’orecchio
ho cinque euro in più
quelli che spesi sulle montagne russe
è là che ti ho incontrata … lo ricordi?
Maredinotte
martedì 5 maggio 2009 10:56
ricordo i tuoi capelli al vento
il cielo sotto ai piedi e quella smania
di volare ad occhi chiusi
i saliscendi e le magie intrecciate nelle dita
se si vivesse di ricordi
sarebbe bello accompagnarti alla stazione
un fazzoletto per bandiera della pace
ed i tuoi denti bianchi a mezzaluna
-l'ultimo flash impressionato agli occhi-
dai ricordi si scarta sempre il brutto
anumamundi.
martedì 5 maggio 2009 16:09
I ricordi sono "quello che resta" ...
Almeno con loro possiamo scartare le brutture.
E' l'unica consolazione.
Maredinotte
martedì 5 maggio 2009 17:32
mamu, ti voglio ringraziare con un abbraccio grande!
perchè grazie alle tue parole ho compiuto un percorso di rigenerazione... sembra esagerato, ma è così!
grazie!
Francesca Coppola
mercoledì 6 maggio 2009 17:12
ma che bel feeling miei cari ragazzi.
Bello tutto quello che è sortito.
Un abbraccio