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Alessandro1921
domenica 20 dicembre 2020 02:08
Poeticità

Sei la voce che sta chiamando attraverso un sogno,
sei la schiera di sussurri vagante,
forse un'ombra dipinta sullo schermo,
vista proibita, contorno cancellato.

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole
in luridi flussi attraverso il torbido cosmo
che si arenano. E quando lo fanno, ne vale la pena
i sogni lucidi, le cadute e i lanci.
fabella
sabato 26 dicembre 2020 06:22

benvenuto!

leggendo le tue due pubblicazioni sento una forma poetica a tratti ancora immatura. ma quello che scrivi riesce comunque a emozionarmi.
qui, in particolare, mi riconosco a subire la vena altalenante della mia poesia, nei sogni lucidi, nelle cadute e nei lanci.

Versolibero
domenica 27 dicembre 2020 00:42
Re:
Salve, benvenuto;


Non so, ho l'impressione che ci sia una certa pesantezza nella seconda strofa, una forma contorta.

E se la sfoltissi?


Alessandro1921, 20/12/2020 02:08:

Poeticità


Sei la voce dipinta sullo schermo:
vista proibita, contorno cancellato.

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole
che si arenano. E quando lo fanno, ne vale la pena

- i sogni lucidi, le cadute e i lanci -.





L'ultimo verso però mi piace tanto. [SM=g8335]








Alessandro1921
domenica 27 dicembre 2020 02:18
fabella, grazie, hai ragione, la forma poetica è immatura, certo. Non ho ancora scritto nulla di significativo. Ma sono contento che questa poesia ti abbia influenzata emotivamente. Spero di poter migliorare.

Versolibero, gazie a te anche, si, la seconda strofa e' davvero contorta. Cosa ne pensi di questo:

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole
in luridi flussi attraverso il torbido cosmo.
Quando si arenano, ne vale la pena
i sogni lucidi, le cadute e i lanci.

meglio?
Versolibero
domenica 27 dicembre 2020 12:50

si, la seconda strofa e' davvero contorta. Cosa ne pensi di questo:

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole
in luridi flussi attraverso il torbido cosmo.
Quando si arenano, ne vale la pena
i sogni lucidi, le cadute e i lanci.

meglio?




Non saprei.
Ancora faccio fatica a sentirla come mia, forse la forma sintattica la rende un po' inconcludente.
Non capisco cosa vogliano dire quei "luridi flussi" e "il torbido cosmo".

Gradirei una spiegazione letterale di questa strofa. Che, ripeto, presenta un cambio di registro rispetto alla prima.



GiaMal85
martedì 19 gennaio 2021 13:34
Ciao Alessandro,
non sono assolutamente d'accordo con chi mi ha preceduto. : D
Non trovo immaturità in questo modo di scrivere (cosa si intende per immaturità?). Non trovo eccessiva cripticità. Quello che vedo io è un bersaglio preso in pieno e alcuni versi molto belli.

Il mio unico appunto è sul titolo. Se questa poesia fosse dedicata a una donna (ah già... la poesia lo è) l'architettura metaforica sarebbe più profonda, o almeno così mi piace leggerla...

Ciao,

Gianluca
Alessandro1921
martedì 19 gennaio 2021 22:21
Ciao Gianluca,

È così bello vedere la propria poesia apprezzata, grazie mille. Sì, il titolo dedica la poesia a una donna, ma la donna qui è l'arte della poesia personificata. :-) In effetti, è lei che ci chiama attraverso un sogno, che ci dà il senso dell'orientamento in un lurido flusso di percezione e ci fa trovare le parole e i colori che fanno funzionare tutto.

Ma sono contento anche di un'interpretazione lirica dello stesso; l'arte della poesia permette a ogni lettore di trovare il proprio punto di vista sul testo.

Ciao,

Alessandro
Versolibero
mercoledì 20 gennaio 2021 12:07
Scusate, ma


la seconda strofa, a me tanto lineare non mi sembra

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole
in luridi flussi attraverso il torbido cosmo
che si arenano. E quando lo fanno, ne vale la pena
i sogni lucidi, le cadute e i lanci.

A chi è riferito "in luridi flussi": a un "Io mi sento in luridi flussi" oppure a "le forme delle parole (che sono) in luridi flussi"?

"che si arenano": ad arenarsi sono sempre le forme delle parole? Oppure i luridi flussi?


Per chiarire meglio, se scrivo:

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole ---- (cioè a causa delle forme delle parole)
che si arenano in luridi flussi
attraverso il torbido cosmo

E quando lo fanno, ne vale la pena:
i sogni lucidi, le cadute e i lanci.

ho detto la stessa cosa che voleva dire l'autore oppure ho preso un granchio?


non è per insistere in una critica, ma solo perché vorrei capire meglio lo snodo...

Grazie.


Comunque vorrei leggere altro di Alessandro; anche a me sembra un autore interessante.


Ciao.🙂






Alessandro1921
giovedì 21 gennaio 2021 03:31
Ciao Versolibero,

> A chi è riferito "in luridi flussi": a un "Io mi sento in luridi
> flussi" oppure a "le forme delle parole (che sono) in luridi flussi"?

Al secondo. Pensavo fosse chiaro ma ora vedo che la frase è ambigua.

> "che si arenano": ad arenarsi sono sempre le forme delle parole? Oppure i luridi flussi?

I flussi. Si arenano quando esauriscono il loro potere di trasporto. È un inchino verso E.Montale.

Per chiarire meglio, se scrivo:

Mi sento nell'oscurità per le forme delle parole ---- (cioè a causa delle forme delle parole)
che si arenano in luridi flussi
attraverso il torbido cosmo

E quando lo fanno, ne vale la pena:
i sogni lucidi, le cadute e i lanci.

ho detto la stessa cosa che voleva dire l'autore?

Sì. Giusto.

Il problema è che scrivo poesie in inglese e poi traduco come meglio posso. Questo piccolo pezzo era originariamente composto in un pentametro giambico in rima [povera]:

You are the voice that's calling through a dream,
you are a host of whispers on a saunter,
a shadow softly painted on the screen,
forbidden sight, obliterated contour.

I navigate the salience of words
in lurid streams across the charcoal cosmos
to make a landing. When I do, it's worth
one lucid dream, one course of many courses.

I versi chiedevano un suono italiano, e ho pensato: perché diavolo no? Ma ahimè, non sono molto bravo in italiano ...

Grazie mille,

Ciao,

A.

Versolibero
giovedì 21 gennaio 2021 08:54

Il problema è che scrivo poesie in inglese e poi traduco come meglio posso. Questo piccolo pezzo era originariamente composto in un pentametro giambico in rima [povera]:

You are the voice that's calling through a dream,
you are a host of whispers on a saunter,
a shadow softly painted on the screen,
forbidden sight, obliterated contour.

I navigate the salience of words
in lurid streams across the charcoal cosmos
to make a landing. When I do, it's worth
one lucid dream, one course of many courses.

I versi chiedevano un suono italiano, e ho pensato: perché diavolo no? Ma ahimè, non sono molto bravo in italiano ...




Buongiorno Alessandro.

Beh, ad averlo saputo...🙂

E visto che c'è di mezzo anche una traduzione, peraltro da una forma metrica prestabilita, direi proprio che sei bravissimo [SM=g8335]

A rileggerti.

Ciao!
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