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Una storia banale come quelle dei film (Prima parte)

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2012 20:27
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23/11/2012 17:54
 
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Re:
rossopapavero, 19/11/2012 14:13:

Torno, perché ci pensavo mentre andavo dal dentista: ma è voluto quel prima parte nel titolo e una seconda parte assente? Te lo chiedo perché ho pensato alla compiutezza di quello che hai scritto e alla complessità che denuda ed evoca. E se la seconda parte fosse quello che ci viene toccato dalle tue parole, e che emerge, quel titolo sarebbe una genialata, una intuizione a mio avviso stupenda. Ma ti aspetto, se dovesse capitarti di passare su questa tua pagina. Rinnovo i complimenti. [SM=x2823269]




Ecco perchè ho capito che questo posto avrebbe fatto per me.


Sarebbe facile passare per geni confermando la tua intuizione. Ma devo ammettere che, in effetti, è proprio così, non ci sarebbe stata seconda parte.

E' come un discorso sospeso, come le vita stessa alla quale ti prepari tenendo sempre d'occhio il domani e poi ti accorgi che il domani non esiste perchè si vive in un oggi perenne. Dunque se avessi scritto "domani pubblicherò il seguito del racconto", non avrei mentito se non l'avessi pubblicato, perchè non sarà mai domani. Tuttavia sono felice della tua lettura perchè mi dà modo di capire che non siamo soli neppure quando immaginiamo di lanciare un messaggio che pensiamo non approderà mai su nessuna riva.
E poi pensarci mentre si va dal dentista, credo sia il massimo della soddisfazione per chi scrive. Di solito in quei casi ci si sofferma su pensieri familiari, qualcosa che riempie la mente, ma ci è noto e per questo offre meno resistenza all'approccio. Si pensa alla questione sul lavoro lasciata a metà oppure a qualche episodio che ha coinvolto un membro della famiglia o anche all'assicurazione dell'auto da rinnovare, alla spesa da fare o ai prezzi che aumentano alle preoccupazioni giornaliere; insomma qualcosa di familiare, di consueto il cui approccio non sia impegnativo. Il fatto che si possa, in questi frangenti, pensare al mio racconto, lo ammetto, mi lusinga perché mi fa sentire presente in momenti che non sono solo quelli dedicati alla lettura su questo sito.
Non posso che ringraziarti di questo.

P.S. Ho visto che ti rivolgi a me utilizzando il genere femminile, è corretto informarvi che in realtà (poeticamente parlando) sono maschio e femmina allo stesso tempo, come si conviene a chi è sempre alla ricerca di una sua identità, mi farebbe piacere vi rivolgeste a me come un essere asessuato che si riproduce per partenogenesi. Avrei voluto presentarmi nella sezione opportuna, ma ho una certa repulsione per i formalismi e mi ero riproposto di farlo alla prima occasione. Et voila!


[Modificato da ili@de 23/11/2012 17:57]
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