fabella, 15/12/2012 15:52:
presto avremo dei chiodi, la corona per una festa
che non sarà il natale, ma un taglio di traverso sul petto
con la mano mi aprirò la scollatura
per essere meno maldestramente
una Maddalena che prende i respiri dal pane. mulino
spago, spiga
lamelle di un'ostia tra le labbra dello sposo
sotto i camminamenti sento l’equatore
la planimetria del destino cingermi il costato
il sangue melagrana
attorno a un lutto che cresce anche sul legno
sulle unghie dei tarli, ormai radici
le voci dentro la conchiglia fanno domande, come mareggiate
girerò nel senso della simmetria per il mio spirito soldato
spillo sui livelli d’acqua in cui s’annega un silenzio sovversivo
il freddo sulla punta delle dita
mi nasconde tra parole piccolissime
sono indecisa se spogliarmi o rimanere vestita
mentre la fronte accascia su di un palmo
e l’altra mano scrive la sua ombra, come un profeta
finito tra i carteggi di un amore virtuale
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud)