Guerre senza fine

rossopapavero, 08/02/2017 22.38:

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Io ti sto seguendo. Mi vengono da dire due cose: a volte non è necessario dire inverno, ma creare una immagine o una associazione di parole che lo evochino in chi legge. E meno aggettivi usi, meglio è. Si gioca sui verbi,ad esempio: invece di scrivere piccolo, usi verbi che alludano al piccolo. Sono troppo stanca per farti degli esempi pratici e mi scuso, ma sono piccoli trucchi per mantenere quell'alone di mistero che poi coinvolge chi legge. Perché in questo, poesia e prosa sono tanto diverse...
Un saluto (da una mezza genovese)

e.

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Grazie Elisabetta, tutti i vostri consigli, mi sento di scrivere per noi, sono estremamente utili... Poi chissà, magari noi potremmo e, forse, potremo servire qualcosa a voi... ancora l'immancabile grazie, e a presto. Provo scindere meglio la prosa dalla poesia.

Pier, certo che siamo tutti utili. E non dimenticare mai che anche i suggerimenti sono soggettivi. Solo tu sai cosa e come dirlo.
L'unica cosa dalla quale non si deve mai prescindere, sempre secondo me, è la lettura.

Tento l'ultima versione. Forse un un poco meglio (o meno peggio) ripulita in questo modo:


Guerre senza fine

Fuggi
fermati solo quando trovi rifugio
Scappa
lasciati indietro anche la scarpa
Terre nuove, rinnovate vite
lingue diverse e ritrovate incomprensioni
solidarietà tra popoli talvolta tragicamente illusi
guerre di confine che spazzano moltitudini di persone
scrivono pensieri
metabolizzano emozioni
anche tragiche, drammatiche
soluzioni:
Amore incondizionato
dettato, dignità in uno stato non ancora inventato
Persone intelligenti
capaci, rappresentanti
che abbiano voglia di soddisfare bisogni, concretizzare sogni
cicatrizzate gl'Incubi.

Buon giorno Pierino!!!!!!!

Per dirti la mia, trovo sia una (pdeudo/poesia)che calza gli zoccoli. Ha un battere cadenzato e rumoroso. Tac, tac, tac... toc, toc, toc. Gioca tutta sulle forme/ferme dei verbi, per lo più infiniti e participi. Che quando non sono participi, diventano aggettivi(rinnovate, ritrovate). La risultante è un testo che si sviluppa tramite concetti e sentenze. Un percorso difficile da rendere con la leggerezza della poesia. Tipo togliere gli zoccoli e calzare scarpette da punta.

È solo quello che penso, Pierino