|
07/02/2017 00:18 | |
vorrei invitarvi a un gioco che spesso si faceva nel forum, nei tempi di massima attività. cioè scrivere versi ispirandosi ad un'immagine. potrebbe essere divertente anche se siamo in pochi, contando le due nuove penne, che reputo molto interessanti
un paio di giorni fa, ho avuto la gioia di fotografare un quadro che feci su richiesta, proprio per il giorno di san Valentino. si tratta della copia di un poster del 1937, per il film "angel" di Ernst Lubitsch, con Marlene Dietrich e Herbert Marshall. io lo riprodussi su tela
tanto mi entusiasma averlo rivisto dopo tanto tempo che l'ho portato pure qui, dove gradirei sentire se vi ispira a scrivere qualcosa.
insomma, vedete voi
[Modificato da fil0diseta 07/02/2017 16:08] "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
|
07/02/2017 03:30 | |
Ciao e grazie, però in effetti qualcosa devo rivedere... ...innanzitutto complimenti per il quadro. Non conoscevo il film, tantomeno la locandina, bella, nel quadro però vedo uno specchio. L'immagine di una donna che si guarda allo specchio ma non si vede... Chiedo venia: è la prima cosa a cui ho pensato quando ho visto l'immagine, la fotografia, il bel quadro. In questi momenti, anche se un poco alterati, mi piacerebbe essere in grado di scrivere, scrivere qualcosa, descrivere sensazioni, o anche solo molto bene una bella fotografia. Imparare a incorniciare le emozioni, quelle con le quali ho formato le mie tele.
p.s.
Grazie perché, anche se poco, è divertente scrivere, uno ci prova... male non fa. |
|
07/02/2017 16:11 | |
Il dipinto è bellissimo.Ci provo all'istante. Grazie fabella! |
| | | | Post: 1.502 | Amministratore forum | | OFFLINE |
|
07/02/2017 16:13 | |
ciao due venti, grazie. sto tentando di togliere la seconda immagine. sono ruggine anche nell'amministrazione
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
|
07/02/2017 16:45 | |
mi acceca il tovarti nei miei stessi tratti
sei nuova, sconosciuta
faccio parte dell’ombra in questo sottosopra
che cambia, che ruota, centrifuga la notte
mentre tu trascini un mondo lento
sui miei fumi di vino, con la luce dei capelli
[Modificato da fil0diseta 07/02/2017 18:18] |
|
07/02/2017 16:52 | |
due venti, 2/7/2017 4:45 PM:
mi acceca il tovarti nei miei stessi tratti
sei nuova, sconosciuta
faccio parte dell’ombra in questo sottosopra
che cambia, che ruota, centrifuga la notte
mentre tu trascini un mondo lento
sui miei fumi di vino, con la luce dei capelli
(alla fine non lontano dalla tua correzione)
Io la leggo così:
mi acceca il tovarti nei miei tratti
sei nuova, sconosciuta
faccio parte dell’ombra,del sottosopra
che cambia,ruota, centrifuga la notte
mentre tu trascini un mondo -lento-
sui miei fumi di vino -rosso-
con la luce dei capelli
Ciao
[Modificato da garofano a. 07/02/2017 16:53] |
|
07/02/2017 16:56 | |
comincio al contrario, per ora metto solo la chiusa e il titolo:
Allo specchio
...............
..........
...............
eppure,
arrossisco ancora
ad un riflesso |
|
07/02/2017 16:58 | |
In effetti questo dipinto mi dà un senso di rotazione. Forse a causa della forma abbastanza desueta per un quadro. Così pure le parole si lasciano ruotare. Tu lo hai fatto anche meglio di me.
Grazie garofano.a, mi sei prezioso |
|
07/02/2017 17:18 | |
per me un tentativo, dopo tanto tempo....
Mi chiamo Marlene.
Non ho nulla a che vedere con l’angelo del ‘37
Sono bassa. Occhi scuri. Si direbbero d’ebano i capelli
Nella mia vita, al massimo ho fumato qualche sigaretta
Nel ’68 non ero nata
eppure se ci penso somiglio di più a Janis Joplin
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
07/02/2017 17:32 | |
Ci provo. Tento di descrivere un'emozione... ... Riguardando questa foto che scattai molti anni fa, ho provato a scrivere una pseudo-poesia:
Catturare un istante immaginato
imprigionare l’immagine di un momento
Mi rivedo, mentre davanti allo specchio rifletto.
Riguardo lo scatto di molto tempo fa.
Cercavo d’imparare, giocavo col diaframma e la velocità.
Contavo il tempo appoggiato al mio lavabo
desideravo allineare, fermare il suo sgocciolare.
|
|
07/02/2017 18:43 | |
Perdonami Fabella! Forse, leggendo velocemente, mi è sfuggito qualcosa. Oppure dormo in piedi. Avevo capito che bisognava ispirarsi ad un'immagine scelta da noi, così ho pubblicato La furia. Ecco, intanto guardo il tuo dipinto, molto bello. Vediamo.
sal@
|
| | | | Post: 1.508 | Amministratore forum | | OFFLINE |
|
08/02/2017 01:07 | |
ggiacinto, 07/02/2017 18.43:
Perdonami Fabella! Forse, leggendo velocemente, mi è sfuggito qualcosa. Oppure dormo in piedi. Avevo capito che bisognava ispirarsi ad un'immagine scelta da noi, così ho pubblicato La furia. Ecco, intanto guardo il tuo dipinto, molto bello. Vediamo.
va tutto perfettamente. nulla da perdonare. magari chissà, qualcuno potrebbe essere ispirato dalla tua immagine o da quella di zio pier e allargare il gioco
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
|
08/02/2017 01:19 | |
ciao Daniela
a me questo quadro piace moltissimo. Marlene Dietrich è anche la protagonista dell'Angelo azzurro (1930).
Che dire? C'è una storia, di un bambino che vede quel film e rimane sconvolto dalla tragedia di un professore innamorato di un angelo terribile: Lola, ossia Marlene Dietrich. Qui sotto ci sono due dei dieci brani che compongono il poemetto "MARLENE", scritto dal sottoscritto e pubblicato altrove qualche anno fa ispirandomi a quel film:
A GUARDARE I TUOI OCCHI CHIARI
Verranno a rivoltarmi le tasche, in ordine sparso
Non posso mostrare in pubblico i miei calzini
E le vipere nascoste nel nido
attorcigliarsi alle mani come fossero diademi
La mia maglietta intima in latta
ed i giornali di nascosto letti, che parlano di te
Perché tu sei…..Non ho parole per spiegare
Dov’è nascosto il tuo nome
Non mi basta l’eloquenza se scoppiano i cuori
Di mille margherite e tu non hai idea del profumo
Lo staffile nel naso
un’unica entrata per valchirie in ritirata.
Eppure ci contavo che m’avresti scoperto
A guardare i tuoi occhi chiari
La tua bocca fragile
mentre un sorriso vizioso
Giocava a tris con la mia anima
contenta di voler perdere.
Lo sai, le mani goffe vorrebbero scorrere
Sulle praterie di seni e gambe adiacenti
tra le spighe piegate dal vento.
Non fuggire,
deliziarsi dei lamenti di grano spezzato
nutrirci la passione.
Che mi costa fermarmi!
Dio sa quanto mi costano le tue labbra
ed il respiro che l’attraversano
strofinando petali di lillà.
L’amo.., vedi ne ho pudore,
eppure tutto è rovesciato se verranno,
Un cristallo veneziano lasciato andare
da una mano che m’indica e riempie di ridicolo una stanza.
Eppure volevo essere scoperto a piacimento
Essere di trastullo,
la pancia su cui posare la tua cicca accesa.
Anche questo sai della mia anima
che non c’è limite oltre quel muro
Se non fosse per il verme che ci vive dentro
MARLENE TRADIVA
Tu amavi, Marlene tradiva
Cosa c’era da aspettarsi?
Che ne sapevi tu
che in fondo alla sfera di cristallo
Le sue gambe,
il seno perfetto scucito nell’ombra
lavoravano le spalle?
Ora…
nel guscio hai rimesso le ali
Che volarono sui mirtilli.
Come farai a raggomitolarle in un bozzolo?
Come farai a rimettere in un grigio
I colori di aprile?
Maggio può solo regolare,
stabilire chi e come deve usare i suoi trucchi
Ma le anime volano per proprio conto
ciascuno vibra un’orchestra di colori.
Non c’è da aggiungere nulla
al bisbiglio di un giallo
Su corolle di margherite.
E tu ascoltavi la voce del flauto
come l’assolo si fa carezza
sul dorso d'anima.
Ma dov’è il tradimento?
Marlene, Marlene!
Entra ed esce dalla tua mente
Colmando desideri di biancospino
accarezza il tuo teschio
e fingendosi il dorso di ape
trastulla la barba con mani di miele.
La vedi? Nel cuore che sembra tuo
sbatte maligna le ali
e la lingua che parla e genera universi
è la stessa che disse canta
ed il gallo cantò tre volte
..........
ciao, ben ritrovata anche qui ed un saluto agli amici
Franco |
| | | | Post: 1.509 | Amministratore forum | | OFFLINE |
|
08/02/2017 01:32 | |
mi trovi col nick da amministratore. non sto a cambiarlo perché lo sto usando per apportare delle modifiche. questo film, "Angel" non credo sia così entusiasmante ("l'angelo azzurro" è tutt'altra cosa), e nemmeno il poster, credimi. per il quadro avevo trovato questo particolare su una vecchia rivista di Max Gallo. ma se vedessi la versione integrale, non ha la stessa potenza. più avanti magari la pubblicherò.
grazie per i brani che ci hai regalato. io adoro la tua scrittura...
buona notte, Franco
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________ Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud) |
|
08/02/2017 14:42 | |
per chi ci vede lo specchio ho questo stralcio del 2015
attendo di mettere i palmi sullo specchio
di farmi inghiottire il volto, le risate
ci sarà là dentro un posto, una storia dove
andare per uscire dall’apnea di questo corpo
per aprire le braccia larghe, larghe…
da "la mia bellezza" - 2015"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
08/02/2017 18:25 | |
Devo ammettere di avere un debole per gli specchi, anche se odio specchiarmi. Provo con questa versione, un poco incasinata e poco studiata, però "ce provo":
Attendo attonito innanzi all’ovale.
La cornice della tela,
per me,
imprigiona due sguardi.
Li vedo.
Arriva un secondo spettatore,
glielo chiedo…
Per lui è sola e non l’ammette,
è lo specchio che la guarda.
Riflette,
su quanto è stata bastarda.
…non gli credo.
[Modificato da fil0diseta 08/02/2017 21:21] |
|
08/02/2017 21:37 | |
Grazie Favella, però scusa... ... posso modificarla in codesto modo?
Al museo.
Attendo attonito innanzi all’ovale.
Osservo la cornice,
per me,
la tela imprigiona due sguardi.
Li vedo.
Arriva un secondo spettatore,
glielo chiedo…
Per lui è sola e non l’ammette,
è lo specchio che la guarda…
Lei riflette,
forse è stata bastarda.
…non gli credo.
|
|
08/02/2017 21:38 | |
porcapaletta questa volta m'è scappato, non è mancanza di rispetto... Fabella, grazie. |
|
08/02/2017 21:47 | |
guarda che ho deciso di adottare anche il nome gabella....... ahahahah, vedi, sbaglio anch'io
volevo dire favella, per una sorta di dualità. e presto, come favella farò un commento alla tua scrittura "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
|
08/02/2017 21:53 | |
Ci tengo, grazie, spesso mi rendo conto, esagero e perdo il filo... |
|