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sulla scrittura di marco.schelotto

Ultimo Aggiornamento: 01/10/2017 14:46
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20/09/2017 12:00
 
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Cari partecipanti al Forum di Calliope, prendendo atto di alcune reazioni più o meno evidenti, più o meno dichiarate riguardo la presenza degli scritti di marco.schelotto sulla cartella “Poesie”, eccomi a voi, a interrogarvi un po’ tutti sul da fare. Anche per liberare l’autore da quello stato di disagio e amarezza che ha palesato nel suo ultimo intervento.

Seppure in privato, io ho dato il benvenuto a lui, persona gentile e garbatissima, e alla sua scrittura che pur uscendo dagli schemi letterari del Forum, per me è degna di attenzione e approfondimento (ma questo lo spiegherò con il nick fabella, nella sezione commenti).

D’altra parte comprendo che qualcuno si dissoci dal fatto che nel “nostro forum” siano pubblicati scritti dai contenuti e linguaggi così “forti”. Quindi mi sento in dovere, in veste di Amministratore, di chiedere ai partecipanti alla comunità di esprimere qui pubblicamente, se la presenza di tale scrittura crea a loro problemi. E se hanno richieste da inoltrare a riguardo.

Tengo inoltre a precisare, che in ogni caso il regolamento tutela sempre l’utente da qualsiasi attacco alla persona, nonostante la scrittura possa essere aspramente criticata, condannata o rifiutata.

L’abbraccio più cordiale e un Grazie a tutti voi
[Modificato da fil0diseta 20/09/2017 15:01]
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20/09/2017 19:23
 
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Nessun disagio per me.
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21/09/2017 08:44
 
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La rappresentazione del mondo può fare a meno dello schifo che c’è dentro? Tutto ciò che fa parte della depravazione, le fonti del piacere non ortodossi, le deviazioni della mente fanno parte di questo mondo. Chi ha stabilito che la poesia debba negare la realtà brutta e puzzolente che traspare dai versi del nostro? Penso anch’io che morale e poesia non siano la stessa cosa. Come definite voi tutto quel ciarpame che circola nei siti di poesia che si basa su parole come cuore, amore, anima, foglie morte, etc. etc. Anche lì si sente la stessa puzza e consistenza e talvolta si resta impregnati e nauseati. Ognuno è libero di scrivere quello che vuole, l’arte non si offende come fanno gli uomini e sono cento anni che l’orinatoio di Duchamp ha pieno titolo per starci dentro.
Poi si può storcere il naso, turarselo o respirare. Ognuno a seconda dei suoi gusti sia sempre libero di passare oltre o soffermarsi.
ciao
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21/09/2017 16:35
 
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ero tentata di rispondere al quesito prima ancora di leggere i testi, comunque una volta letti non cambia la mia risposta, esiste la libertà di espressione e la libertà di evitare ciò che non rientra nel gusto.

quindi, non vedo problemi al riguardo.


"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
www.francescacoppola.wordpress.com
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22/09/2017 00:10
 
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fil0diseta, 20/09/2017 12.00:

Cari partecipanti al Forum di Calliope, prendendo atto di alcune reazioni più o meno evidenti, più o meno dichiarate riguardo la presenza degli scritti di marco.schelotto sulla cartella “Poesie”, eccomi a voi, a interrogarvi un po’ tutti sul da fare. Anche per liberare l’autore da quello stato di disagio e amarezza che ha palesato nel suo ultimo intervento.



Buonasera a tutti;
ho letto l'intervento dell'Autore al quale ti riferisci e anche la sua presentazione che mi era sfuggita.
Dico la mia punto per punto:
ci sono attori e attrici, libri, film pornografici: uno se vuole se li va a cercare a proprio uso e consumo.
Io, non sapendo chi fosse questa Eliza Allure (abbiate pazienza, ignoro molte cose) sono andata a fare una ricerca, e tra i vari risultati mi sono vista sbattere in faccia un mondo che non mi appartiene, anzi che aborro. Con me, poteva esserci una/un mio nipote adolescente o giù di lì, il quale/la quale avrebbe anche potuto leggere le poesie in questione: ebbene, in tal caso io avrei provato disagio, e forse anche l'adolescente ipotetico, visto che questo forum è aperto a tutti.
Il disagio di Marco dunque sta al disagio di chi legge per caso, e non perché se lo sceglie. Infatti, finché non abbiamo letto, non possiamo sapere che cosa tratta lo scritto e come lo tratta.
Non ne faccio quindi un discorso personale, ma generale.
Ribadisco che se invece delle parole ci fossero immagini, per me rientrerebbe (e rientra) nella pornografia.
Che poi il discorso si estenda a che cosa pensiamo che sia o non sia "Arte" e "Poesia", questo è ovvio, e ci porterebbe molto lontano, perché a volte i confini tra ciò che è o non è l'una o l'altra cosa sono labili.


fil0diseta, 20/09/2017 12.00:


Seppure in privato, io ho dato il benvenuto a lui, persona gentile e garbatissima, e alla sua scrittura che pur uscendo dagli schemi letterari del Forum, per me è degna di attenzione e approfondimento (ma questo lo spiegherò con il nick fabella, nella sezione commenti).



Sono molto curiosa di leggere un tuo parere nel merito.
Personalmente, penso ai tanti personaggi di vasta cultura del mondo dell'arte, i quali hanno provato a tracciare dei confini tra arte erotica (e quindi anche poesia erotica) e pornografia.
Io non vedo nulla, nelle poesie di Marco Schelotto, che possa ritenersi Poesia. Il puro e semplice descrivere, per me non lo è.
L'anima dello scrivente non viene fuori. Non si capisce poi perché, uno che si interessa di poesia e cultura in genere, si fossilizzi su un'unico argomento e con uno stile ripetitivo, ossessivo. Non si capisce se il disgusto che provoca nei lettori che si dissociano da tali scritti sia un suo obiettivo aprioristico o se davvero causi in lui la suddetta amarezza.
Amarezza: e perché?

Sia chiaro: aver letto che in altro sito è stato espulso non mi fa gioire. Io ed altri siamo stati espulsi per molto meno, ma comunque io sono per la discussione e non per le vie definitive calate dall'alto.
Mi piacerebbe sapere, quindi, se Marco Schelotto ritiene che questi suoi testi siano da lui considerati accessibili anche a minorenni o bambini, i quali, senza un adeguato supporto e senza una valida educazione sessuale, potrebbero pensare che la sessualità si riduca a ciò che viene descritto. E che magari pensino pure che fare poesia consista in un elenco.


fil0diseta, 20/09/2017 12.00:


D’altra parte comprendo che qualcuno si dissoci dal fatto che nel “nostro forum” siano pubblicati scritti dai contenuti e linguaggi così “forti”. Quindi mi sento in dovere, in veste di Amministratore, di chiedere ai partecipanti alla comunità di esprimere qui pubblicamente, se la presenza di tale scrittura crea a loro problemi. E se hanno richieste da inoltrare a riguardo.



Intanto, complimenti alla nostra Amministratrice per averci interpellato. Sapevo già di essere in minoranza, così come sapevo già che oggi come oggi si tende ad un eccessivo liberalismo e modernismo, se posso dire così, che ammette tutto e il contrario di tutto in ciò che viene intesa come Poesia.
Per me la Poesia non è mera Rappresentazione della realtà, bensì Elaborazione della rappresentazione della realtà.
Mi aspetto quindi sì che si parli della realtà e quindi anche della povertà di spirito, anche della depravazione - se sotto forma di denuncia - ma anche dei fiori e anche dei cuori - perché no se fanno parte della vita? -) però mi aspetto che l'Arte mi/ci elevi a uno stato dell'essere migliore, per non dire sublime.
Mi sarebbe piaciuto scorgere, nei testi di Marco Schelotto, una qualsiasi forma di dissociazione, di umanissima pietà, un augurarsi che qualsiasi tipo di donna e di uomo esca dalla spirale del rendersi oggetto.
Ciò che ho letto, invece, mi ha trasmesso il senso dello spiare dal buco della serratura in un privato privatissimo che può essere solo privatissimo, e non oggetto di sguardi indiscreti o di dominio pubblico.

Concludo, per rispondere a fil0diseta, che per me singolarmente risolvo facilmente la questione non leggendo altri testi monotematici, ma vi lascio al dubbio se essi siano consoni alla sensibilità di qualsiasi lettore, anche non ancora formato ed in grado di discernere tra realtà e realtà.


Ciao a tutti.










______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
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22/09/2017 17:42
 
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Ciao Rosanna! naturalmente neanche io sapevo chi fosse. Sono, come te, andata alla ricerca. Non è un mondo che conosco né mi attrae. Hai ragione quando dici che non si può sapere a cosa si va incontro se prima non lo si legge e potrebbe risultare diseducativo. Ma voglio sottolineare due aspetti: il primo riguarda la libertà espressiva e il fatto di non essere giudici supremi su cosa sia effettivamente poesia. Secondo è il fatto che quotidianamente siamo bombardati da immagini e servizi alla tv o film o fatti di cronaca fortemente violenti, sadici, pervertiti, raccapriccianti senza volerlo.
Ecco, incontra il mio gusto? Decisamente no. I suoi testi sono troppo forti e crudi? Sì. La censura non mi pare però la via migliore. Sono punti di vista per carità.

Un caro saluto
[Modificato da fil0diseta 22/09/2017 19:16]


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22/09/2017 21:55
 
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Ros, non sei sola. Io continuo a pensarla come espresso in passato ma, non sono l'amministratrice, non ho contribuito alla creazione di questo forum e mi ritengo al di...sotto delle parti.
Personalmente preferisco che le poesie su questo tema siano poste a parte ma, dopo avere indagato come Ros sul chi fosse questa donna e sapendo qual è l'autore della quale scrive, eviterò la lettura dei suoi testi. Peccato però perchè potrei perdermi anche poesie di tutt'altro tema che magari avrei gradito.

Mi adeguerò in tal modo. Per ora, con dispiacere
Grazie per aver voluto sentire le nostre opinioni


Carla
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22/09/2017 22:25
 
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Re:
Francesca Coppola, 22/09/2017 17.42:

Ciao Rosanna! naturalmente neanche io sapevo chi fosse. Sono, come te, andata alla ricerca. Non è un mondo che conosco né mi attrae. Hai ragione quando dici che non si può sapere a cosa si va incontro se prima non lo si legge e potrebbe risultare diseducativo. Ma voglio sottolineare due aspetti: il primo riguarda la libertà espressiva e il fatto di non essere giudici supremi su cosa sia effettivamente poesia. Secondo è il fatto che quotidianamente siamo bombardati da immagini e servizi alla tv o film o fatti di cronaca fortemente violenti, sadici, pervertiti, raccapriccianti senza volerlo.
Ecco, incontra il mio gusto? Decisamente no. I suoi testi sono troppo forti e crudi? Sì. La censura non mi pare però la via migliore.
Sono punti di vista per carità.

Un caro saluto




Ciao Francesca!
Chiarisco:
mi sono dichiarata contraria a bannare e, aggiungo, anche a cancellare i testi; affermo e confermo che li ritengo non-poesia, anzi rischiano di essere diseducativi, o perlomeno fini a se stessi.
Non mi ritengo giudice supremo per poter definire cosa sia o non sia poesia, ma affermo che c'è differenza tra poesia erotica e mera descrizione di ciò che attiene al sesso.

In quanto al secondo punto che riguarda la tv con immagini di violenza hai ragione, però io credo che non possiamo concludere pensando: siccome lo fanno già in tv, va bene tutto anche in poesia.

Per carità, il mio è un ragionamento in generale, voglio precisare che non ho alcun tipo di accanimento contro l'autore marco Schelotto, che peraltro si è posto, dai commenti che ho letto, educatamente nei confronti degli altri.

Tutto qui.

Ciao Ciao [SM=x2823269]


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23/09/2017 21:10
 
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Io mi sono già espresso. Pero' non avevo considerato la questione minori. Io non cambio idea, pero' la questione sollevata ha il suo peso. Non so se esistano obblighi editoriali in merito, qui è lavoro da amministratori. Che dire.... pensare ad una sezione solo per questo tipo di poesie con tanto di disclaimer che recita: nella sezione possono esserci contenuti che possono urtare la sensibilità del lettore? La quadrature del cerchio è esercizio difficile.
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25/09/2017 10:12
 
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Re:
intanto ringrazio tutti per la partecipazione e per l'aiuto che mi avete dato per arrivare a una soluzione al dilemma che mi ero posta, riguardo la presenza della scrittura di marco su questa cartella.

fil0diseta, 20/09/2017 12.00:

[...] riguardo la presenza degli scritti di marco.schelotto sulla cartella “Poesie”, [...]



il dovere dell'amministrazione è: far rispettare l'art.4 del regolamento che tutela la sensibilità degli utenti e lettori anonimi, aggiungo, soprattutto se minorenni; ma anche proteggere il forum stesso da eventuali esposti, che possano minare il suo stato in essere

oh che faticaccia a scrivere queste due righe!!!!!!!

qui la decisione è stata complessa. è un'eccezione che si presenta per la prima volta dopo dieci anni dalla creazione del forum. anch'io come Francesca, di fronte a certi temi e certi linguaggi, non penso che la censura sia la cosa giusta. e nemmeno costringere questo tipo di realtà in una cartella accessibile con password
la mia linea è quella dell'accoglienza e della discussione, ancor più avendo di fronte un autore molto corretto e, a quanto intuito, molto colto

quindi, da parte mia, la decisione è presa e messa oggi in prova. qualora i miei cari compagni di viaggio abbiano obiezioni o consigli più adeguati, sono pregati di esprimerli

come vedete ho aggiunto accanto i titoli, l'icona di tutela ai minori, che ogni utente potrà inserire nel momento della sua pubblicazione, quando necessiti dichiarare contenuti forti. Francesca ha ben illustrato la violenza comunicativa 2.0, perciò io credo basti e avanzi questo tipo di avviso. il simbolo è riconoscibile e ben in vista con la funzione di proteggere, ma anche di mettere in guardia chi non vuole accostarsi a temi particolari. ma ripeto: se avete di meglio da suggerire rispetto le suddette tutele e l'intenzione di non applicare censure o eventuali esìli: ditemi, ditemi...

mi piacerebbe anche sentire la "voce" di marco.schelotto in merito alla presente discussione

buon giorno e Grazie a tutti [SM=g7831]
[Modificato da fil0diseta 25/09/2017 11:23]
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25/09/2017 11:14
 
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per completezza: ho dimenticato di dire che se sarà accolto questo mio operato, non mancherò di inserire un'evidenza che sottolinei la valenza della nuova icona

scusate [SM=g7535]
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25/09/2017 20:24
 
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Mi astengo.




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25/09/2017 23:10
 
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Avevo deciso di astenemi dallo scrivere in questo thread fino a che non ci fosse stata una decisione da parte della moderazione del sito.

Ringrazio tutti gli, o meglio le utenti (che brutta parola) del forum per i loro interventi, ed in particolare fil0diseta, a cui ho dato lavoro supplementare nel sua veste di moderatrice.

Intervengo nello specifico a commentare l intervento di Versolibero, Rosanna se ho ben inteso;
mi hanno colpito due aspetti.

Il primo, la problematica dell accesso ad alcuni testi da parte di minori.
Obiezione assolutamente pertinente di cui io, con colpevole superficialità, non avevo tenuto in conto.
Ho subito sorriso, pensando alla mia prematura (avevo dodici anni) lettura dei Quarantanove Racconti di Hemingway, o ad alcuni testi del teatro classico greco.
Ma ribadisco, obiezione pertinente e legittima, tenendo conto della sensibilità di minori ed anche della responsabilità editoriale dei gestori del sito.
La decisione “tecnica” (la segnalazione con icone ammonitrici) della solerte moderatrice e ancora più apprezzata alla luce del fatto che il “rischio lettura minori” poteva essere comodo alibi per cancellare tutti i miei testi; sorprendentemente, e con mia gratitudine, la linea di moderazione ha scelto, per dirla con Frost, “la strada meno frequentata”, la più difficile.

Il secondo aspetto dell intervento di Rosanna, quello che quoto


Versolibero, 22/09/2017 00.10:


Per me la Poesia non è mera Rappresentazione della realtà, bensì Elaborazione della rappresentazione della realtà.
Mi aspetto quindi sì che si parli della realtà e quindi anche della povertà di spirito, anche della depravazione - se sotto forma di denuncia - ma anche dei fiori e anche dei cuori - perché no se fanno parte della vita? -) però mi aspetto che l'Arte mi/ci elevi a uno stato dell'essere migliore, per non dire sublime.
Mi sarebbe piaciuto scorgere, nei testi di Marco Schelotto, una qualsiasi forma di dissociazione, di umanissima pietà, un augurarsi che qualsiasi tipo di donna e di uomo esca dalla spirale del rendersi oggetto.
Ciò che ho letto, invece, mi ha trasmesso il senso dello spiare dal buco della serratura in un privato privatissimo che può essere solo privatissimo, e non oggetto di sguardi indiscreti o di dominio pubblico.




mi trova in totale disaccordo concettuale.


Per quale motivo dovrei dissociarmi o, al contrario, approvare i comportamenti descritti nel mio testo?
Dissociarsi, condannare, denunciare o, al contrario, avallare, approvare non fanno parte della poesia, o meglio, della mia.
Certo, vi sono stati Poeti schierati politicamente, socialmente, Poeti di lotta, di rottura politica, figure grandissime, Panagulis, Neruda, Parra, Lorca….
Ma non e* un obbligo del Poeta quello di schierarsi ma di far vedere una realtà “altra”, di lasciare al lettore l’ elaborazione della realtà.
Una Poesia pacificata, manichea, “morale” non mi interessa.

Come ebbe a scrivere Wilde

La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. L'artista non desidera dimostrare nulla. Persino le cose vere possono essere dimostrate.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.

Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.



Chiedo scusa se questi ultimi concetti sono stati espressi poco chiaramente, stasera sono molto stanco; se riterrete di approfondire questi argomenti lo farò insieme a voi in un confronto sereno e costruttivo.

Buona Poesia a tutti.

Marco Schelotto




*Vi sarete rese conto che il tasto con la e accentata non funziona, ho un vecchio macbook, mi scuso.
[Modificato da marco.schelotto 25/09/2017 23:12]
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27/09/2017 22:55
 
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Un chiarimento e una segnalazione alla cortese Fil0diseta.
Come inserisco l' icona (l' ocona come la chiamavano in Russia le viaggiatrici venete del viaggio organizzato " quante ocone, quante ocone..") l' icona vietato ai minori?
Non ho trovato tasto o altro artificio informatico per evocarla.
Segnalo anche che nell accesso da smartphone tali icone non compaiono, almeno sul mio telefono.

Grazie e buona Poesia a tutti.

Marco Schelotto


edit: trovata l' ocona, come non scritto.
Credo resti il problema della visibilità in ambiente android.

Rigrazie.

Marco Schelotto
[Modificato da marco.schelotto 27/09/2017 22:58]
Email Scheda Utente
Post: 1.562
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28/09/2017 09:48
 
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bene, vedo che ce l'hai fatta prima che leggessi il tuo messaggio [SM=g8335]
Email Scheda Utente
Post: 1.563
Amministratore forum
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28/09/2017 10:04
 
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L'Amministrazione informa che ha deciso di accogliere la scrittura di marco.schelotto con libertà dell'autore di pubblicare su ogni sezione del forum, valutando lui stesso la necessità o meno di apporre l'icona di divieto ai minori.

un ringraziamento all'autore sopra citato e a chi ha espresso pareri preziosi

buona poesia a tutti




p.s. a breve questo messaggio verrà spostato e sostituito da un'evidenza che darà motivazione della presenza dell'icona rossa, per la tutela dei minori o dei lettori particolarmente sensibili a contenuti forti
Email Scheda Utente
Post: 1.564
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28/09/2017 11:16
 
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Verificato su Android. L'ocona compare cliccando sul foglietto vuoto a lato del box "titolo discussione"

Fammi, fatemi sapere. Lo verifichero'​ anche con il nick utente.
[SM=g8335]
Email Scheda Utente
Post: 2.510
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28/09/2017 11:21
 
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Sì, idem. Quindi riprova!
Ciao, ciao
Email Scheda Utente
Post: 667
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28/09/2017 22:12
 
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Re:
marco.schelotto, 25/09/2017 23.10:


(...)
Intervengo nello specifico a commentare l intervento di Versolibero, Rosanna se ho ben inteso;
mi hanno colpito due aspetti.

Il primo, la problematica dell accesso ad alcuni testi da parte di minori.
Obiezione assolutamente pertinente di cui io, con colpevole superficialità, non avevo tenuto in conto.
Ho subito sorriso, pensando alla mia prematura (avevo dodici anni) lettura dei Quarantanove Racconti di Hemingway, o ad alcuni testi del teatro classico greco.
Ma ribadisco, obiezione pertinente e legittima, tenendo conto della sensibilità di minori
ed anche della responsabilità editoriale dei gestori del sito.



Ah, capisco.
Io a dodici anni leggevo il libro "Cuore"
(e a sessanta mi piacerebbe rileggerlo)



marco.schelotto, 25/09/2017 23.10:



Il secondo aspetto dell intervento di Rosanna, quello che quoto


[Quote
Per me la Poesia non è mera Rappresentazione della realtà, bensì Elaborazione della rappresentazione della realtà.
Mi aspetto quindi sì che si parli della realtà e quindi anche della povertà di spirito, anche della depravazione - se sotto forma di denuncia - ma anche dei fiori e anche dei cuori - perché no se fanno parte della vita? -) però mi aspetto che l'Arte mi/ci elevi a uno stato dell'essere migliore, per non dire sublime.
Mi sarebbe piaciuto scorgere, nei testi di Marco Schelotto, una qualsiasi forma di dissociazione, di umanissima pietà, un augurarsi che qualsiasi tipo di donna e di uomo esca dalla spirale del rendersi oggetto.
Ciò che ho letto, invece, mi ha trasmesso il senso dello spiare dal buco della serratura in un privato privatissimo che può essere solo privatissimo, e non oggetto di sguardi indiscreti o di dominio pubblico.QUOTE]


mi trova in totale disaccordo concettuale.


Per quale motivo dovrei dissociarmi o, al contrario, approvare i comportamenti descritti nel mio testo?
Dissociarsi, condannare, denunciare o, al contrario, avallare, approvare non fanno parte della poesia, o meglio, della mia.
Certo, vi sono stati Poeti schierati politicamente, socialmente, Poeti di lotta, di rottura politica, figure grandissime, Panagulis, Neruda, Parra, Lorca….
Ma non e* un obbligo del Poeta quello di schierarsi ma di far vedere una realtà “altra”, di lasciare al lettore l’ elaborazione della realtà.
Una Poesia pacificata, manichea, “morale” non mi interessa.

Come ebbe a scrivere Wilde

La vita morale dell'uomo è parte della materia dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di un mezzo imperfetto. L'artista non desidera dimostrare nulla. Persino le cose vere possono essere dimostrate.
Nessun artista ha intenti morali. In un artista un intento morale è un imperdonabile manierismo stilistico.

Rivelare l'arte e nascondere l'artista è il fine dell'arte.


Marco Schelotto



Quel "nascondere l'artista" dell'ultima frase che riporto è tutto da interpretare.
Vale a dire che la poesia non è autocelebrazione, non è vanità personale, non è narcisismo, insomma non deve essere autoreferenziale.
Ma ciò non significa che non deve trasparire l'animo del poeta, le sue emozioni di fronte alle esperienze (mediate o immediate) della realtà, con tutte le proprie percezioni, reali o immaginarie che siano gli oggetti di tali percezioni, emozioni, sentimenti, pensieri poetici.
Altrimenti non ho bisogno di un poeta, basta un automa, un robot, una telecamera, una macchina fotografica telecomandati, che mi facciano vedere certe realtà.
Volendo essere altrettanto asettica come il poeta che tu dici corrisponde alla tua idea di esso, potrei risponderti di rimando:
"E perché mai io dovrei elaborare la realtà?"
Andando avanti di questo passo, mi pare che il percorso va verso la de-soggettivazione, verso la raccolta di dati non commentabili, visti con occhio vitreo, senza nessuna passione o com-passione.
Insomma, io trovo gelido tutto questo, e perciò nocivo ai minori, ma anche sterile per quelli di maggiore età.

Forse "morale" è una parola troppo restrittiva, legata soprattutto alla sfera religiosa; io parlerei, più laicamente, di etica.
Come ben sappiamo, in questa nostra epoca, l'etica è in deficit, e non solo tra i giovani, che non hanno più modelli forti con cui confrontarsi.
Non dico che a poesia sia salvifica, ma una poesia che non si interessa di morale (o di etica) può essere il suo contrario (cioè una poesia immorale (???)
Dicevo: non mi aspetto che la poesia e l'arte in genere salvino il mondo, ma almeno che lo aiutino a non farlo precipitare.

Buona serata.
Rosanna







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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
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28/09/2017 22:27
 
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fil0diseta, 25/09/2017 10.12:

intanto ringrazio tutti per la partecipazione e per l'aiuto che mi avete dato per arrivare a una soluzione al dilemma che mi ero posta, riguardo la presenza della scrittura di marco su questa cartella.
(...)
da parte mia, la decisione è presa e messa oggi in prova. qualora i miei cari compagni di viaggio abbiano obiezioni o consigli più adeguati, sono pregati di esprimerli

come vedete ho aggiunto accanto i titoli, l'icona di tutela ai minori, che ogni utente potrà inserire nel momento della sua pubblicazione, quando necessiti dichiarare contenuti forti.



Ciao Daniela,
non ho suggerimenti da dare, perché ognuna delle possibili "soluzioni" ha pure il suo limite:
quindi (ovviamente) no alla censura che sa di caccia alle streghe;
no a una cartella accessibile solo agli adulti che mi ha sempre dato l'idea di "morboso";
ma io direi anche no al simbolo a cui sei ricorsa come soluzione intermedia, perché, se ho capito bene, non preclude la lettura ad alcuno, anzi (suppongo) sembra essere un richiamo alla curiosità;
finisce così che i minorenni leggeranno quelle per prime, attratti dal simbolo che spicca.
E allora?, mi dirai [SM=g10324]
E allora allora allora, per me, vale una cosa sola, che è l'appello al senso di responsabilità di ogni utente nel momento in cui decide di postare uno scritto, che resta potenzialmente accessibile all'occhio di qualunque soggetto.

Solo questo volevo dire, ma se tu hai deciso così io mi adeguo,
e continuo a seguire i poeti che mi coinvolgono maggiormente.

Ciao.




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