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Distratto

Ultimo Aggiornamento: 10/10/2017 19:39
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29/09/2017 19:49
 
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Distratto
SCISSIONI

Patisti
la prima ferita
a causa di mia nascita.
Poi, ancora,
per la mia partenza
al mondo.

Ma per l'ultimo
inesorabile taglio
(la lama lenta lavora)
è già mio
il soffrire,
O Madre!
[2007]
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30/09/2017 13:12
 
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Vai!

Tu
che ancora hai
la fortuna degli addii
non regalarli
all'odio di un momento
riservarli
alla gioia di un futuro

Non maledirmi!

Vai.
Io sarò sempre qui
è il disagio che viaggia con me
è il restare il mio malessere

[2007]
[Modificato da Distratto_2 30/09/2017 13:18]
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30/09/2017 13:13
 
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Fabbrica

Non distinguo più
cara compagna
se la strada dell'alba
taglia bruma
o sbuffi d'altoforni

Ogni mattina
straccio un pezzo di vita
ed alla sera
l'ho dato in pasto
alla catena

Non distinguo piu'
cara compagna
dove finisce la macchina
dove comincio io
se son carne o già metallo anch'io

Penso ai nostri figli
e mi sforzo d'esser grato
a questo mio supplizio
che me li sfama ancora

Non distinguo piu'
cara compagna
l'amore che abbiam scelto
da quello che ci han concesso

Faccio turni da soldato
dormo che gli altri vivono
muoio che gli altri dormono
e prendo ordini da un bambino

Non distinguo piu'
cara compagna
il giorno dalla notte
la vita dalla morte

Avevo una speranza
ma è caduto il muro *
ho visto l'illusione
e mi è rimasto il nulla

Non distinguo piu'
cara compagna
cos'è la libertà
cos'è la schiavitù

Mi dicono libero
ma mi sento prigioniero
ed oggi ho anche appreso
(a reti unificate)*
dell'aggravio della pena

Ma non mi avranno vivo
avro' un giorno tutto mio
un giorno uno solo
per morir di vita mia

[2005]
* il muro di Berlino
* il presidente del consiglio annuncia l'aumento dell'età pensionabile
[Modificato da Distratto_2 30/09/2017 13:24]
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30/09/2017 13:18
 
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Rivoluzione

Mi piaceva giocare a pallone
ma eran tutti bravi
a giocare d'attaccanti
diventai allora bambino di difesa
a tutti quei campioni
presto diedi una lezione
sacrificavo le ginocchia
per difender la mia porta
e fu la prima mia
RIVO'-LU-ZIONE

Ed ero un po' piu' grande
da andar da solo scuola
mi rifiutai ben presto
di regalar piantine
ad ogni mia maestrina
mammina tu non sai
che nel parco son cresciute
siepi col mio nome
e fu la seconda mia
RIVO'-LU-ZIONE


Adesso che al liceo
andavo in motorino
un giorno ci fu il tema
sugli intellettuali
riempii il foglio bianco
e ne chiesi ancora un altro
e misi per iscritto
l'inno al professore:
intellettual-borghese
ipocrita fottuto
famiglia casa e chiesa
è questo il mondo tuo.
e fu la terza mia
RIVO'-LU-ZIONE


Avevi gli occhi azzurri
risaltava il biondo tuo
sul maglioncino blu.
Trigonometria, Dante e Pinochet
ci conoscemmo a lungo
alzammo insieme il pugno
fuggimmo polizia
ci baciammo sotto il pesco
comprai preservativi
e fu la quarta mia
RIVO'-LU-ZIONE

E salutai il quartiere
gli amici ed i parenti
l'Università
segnava svolta nuova.
Eravamo tutti amici
ma ci chiamavam compagni
e quando tutti insieme:
eravamo collettivo.
Credetti forse allora
di essere il futuro
di portare la speranza
la gente al mondo nuovo.
e fu la quinta mia
RIVO'-LU-ZIONE

I primi tradimenti
le prime defezioni
che poi erano solo
scelte, scelte differenti
I primi grandi affanni
il primo mio lavoro
Conobbi finalmente,
che lo presi bene in viso,
signore Capitale
ed il mondo del lavoro
e fui di nuovo ancora uomo di difesa
e fu l'ultima mia
RIVO'-LU-ZIONE

Adesso sto tranquillo
che non si muove foglia
ma dentro sento andar
antichi movimenti
credevo d'esser morto
d'esser morto dentro
ma forse sto capendo
che dipende dal momento
non decido io
ma quando suona l'ora
il cuore mio risponde
pochi colpi ancora ha
per questo li risparmia
aspettando la chiamata
ed ancora io non so
se questa sia la mia nuova
RIVO'-LU-ZIONE
o solo
l'ultima ILLUSIONE

[1982/83 anni 17/18]
[Modificato da Distratto_2 30/09/2017 13:47]
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30/09/2017 13:54
 
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Giro girotondo

Ci raccontammo favole,favole
di amore e fedeltà

Fabricammo oggetti, oggetti rilucenti
che riflettevan chiara
la nostra vanità

Saziammo la nostra fame
col nostro miglior Io

Vendemmo la nostra memoria, la nostra memoria
al soldo del presente
al soldo del contingente
per farci piu' leggeri

Salvammo i nostri cani
sull'arca del benessere
lasciammo alla marea
fame ed ignoranza

Inventammo regole
e poi ci perdonammo
ed un Dio
a nostra immagine e somiglianza
e quindi ci confessammo

Contammo fino a ottanta
qualcuno anche più

Eravam felici:
facemmo un girotondo
intorno alla nostra fine

[2002]
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30/09/2017 14:57
 
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A mio nonno

tortura in cella
e pallottole sui monti.
La morte
che ti sibilava vicino
chiedeva al tuo futuro
anche
di me e di mia Madre.

Ma la vita che hai trattenuto
è giunta infine a me
ed ha raccolto i tuoi racconti
in ninna-nanna
e lotta
e resistenza
e amore
trovarono nuova generazione
e rinnovata memoria

[1990]
[Modificato da Distratto_2 30/09/2017 14:58]
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01/10/2017 08:01
 
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Io non so, gli altri sanno

Se soffra una formica calpestata,
un verme passato dall'amo,
un ragno sotto la scopa,
una mosca nel gas
non l'ho mai saputo
probabilmente fa male

Se soffra una formica di emarginazione,
un verme di vergogna
un ragno di nostalgia
una mosca di solitudine
non l'ho mai saputo

I farmaci proiettano il mio ologramma
sui muri,nelle stanze,nel letto, nel bagno
di questa Casa Accoglienza che da tempo
mi fanno abitare.

Gli altri qui mi fanno stare.

Loro sanno di un folle ciò
che io non so di una formica
di un verme, di un ragno, di una mosca:
per questo, probabilmente, sono ancora vivo

ma se ciò che io ora sento
sia dell'uomo o del folle,
non l'ho mai saputo

E mi sono perso alla fine del viaggio
un attimo prima di arrivare
un piede già calcato sulla terra promessa
e la nuova vita era già compromessa

[2010]

[Modificato da Distratto_2 01/10/2017 08:03]
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Post: 59
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01/10/2017 08:08
 
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Il tino

Stillato è il tempo,
al legno dei ricordi,
riposato.

Trasparenti diventano
le cose al decantare,
chiare.

Ed è soave
bere in superficie
Piu' non importa
cercare in fondo

Lascero' non vuoto
questo tino.

A chi mi sopravvive
scrutarvi dentro.

Dissetato finalmente,
sulla mia lapide
non leggero' di me
ciò che è rimasto
[2006-2012]
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10/10/2017 19:39
 
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Poeta maledetto

Poeta Maledetto

Hai rubato, vile,
il nostro dolore di morti in battaglia
le nostre pene per i cari lasciati
la nostra passione di martiri ed eroi
Noi demmo la vita senza parole
tu desti parole e conservi la vita
Non fu in onore della nostra memoria
la nostra memoria la veglian le croci
Tu celebrasti l'estetica tua
mentre qui noi giaciamo deformi
Tu che ti dici poeta
noi ti chiamiam maledetto!
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