Come abitudini nella stanza
invisibili, sempre più silenziosi
ci fermiamo a guardare il tempo
che cresce con le unghie ed i capelli
ascoltiamo le crepe del muro invecchiare
premere sotto la calce che cade e fa paura
Se solo trovassi la tua mano chiederei:
riconosci la mia mano? E la voce ancora
calda sul volto che ormai tende a premersi
contro il mio, diventando tutt'uno
emma'20