noi che vediamo per distanze l’esodo del bosco. tutto
trema. come un appuntamento sottopelle puntuale
puntuale suona. su me, su te. sulla finestra che inquadra
un esercito di passi, i grugniti. i contorni netti del bruno
sulla luce albina chinata all’acqua, come un richiamo
è la processione dei cinghiali. la ricostruzione del cammino
perso tra i tagli della legna. testa dopo testa. li posso contare
temo di minacciarli solo col silenzio. il silenzio. mi mantiene
statica, immobile al primo passo. non so di te, del tuo essere
occhio. su tutta quella carne appesa al profilo della montagna
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)