Qui disgraziato lo dicono spesso
e a ogni ritorno si voltano da un'altra parte,
mi accoglie solo il cenno di una madre che canta.
Anche l'acqua mi rinnega dal giorno in cui
chiesi a Nettuno le gambe.
Disgraziato, quando l'ho cercato per mare
e per terra, forse sono leggenda
i tormenti allo scoglio,
Partenope, Leucosia e Ligea
che si sciolgono i capelli dove io stesso
smetto di agitare la testa e respirare brezza.
Disgraziato per la mia Odissea,
una bugia da raccontare a quei ragazzi
distesi sulle pietre bianche. Eppure
canto a gambe ancora strette
canto un mare
che non mi riconosce più.
sal@