Il verde degli abeti sulle pendici
frammisto all’oro dei castagni.
Siamo qui per un istante felici,
senza saperlo. Trema sui vivagni
la luce ventosa, svaria fra boschi
e cielo. Ora non piangi più:
limpidi gli orizzonti un tempo foschi,
è balsamo la fede in Gesù.
Paiono minii i frutti degli arbuti,
perle le prime stelle nella volta:
ora non ripensi gli anni perduti,
tutto è sincero come una volta…
Ma è solo un breve istante ignaro:
già finisce il giorno e presto
ritorni al dolore, al fato amaro.
Mio Dio, solo questo, solo questo
è la stagione corrusca, l’autunno?
Ombra vana di quel che siamo e fummo.
Io sono Nessuno.