I tuoi passi sovrapposti ai miei
ora che cammino lungo la Dora,
immaginando tu sia ove forse sei.
Si chiudono i rosei bocci dell’aurora,
riverberati nelle acque smeraldo,
mentre l’aria è trapunta di canti
e sfavilla Venere, celeste araldo
di sogni madreperla, di incanti.
I tuoi gesti sovrapposti ai miei
ora che colgo ciliegie rubino
e penso che con te esser vorrei,
là dove conduce l’umano destino.
Lassù le nuvole, leggiadre piume,
scivolano nel lago del cielo.
Qui mormora segreti il fiume:
la vita della vera vita è il velo.
Io sono Nessuno.