אמא (IMA)
Nel tuo calore
Che con le braccia
Mi ha cullato
Sono nato
Pene e perfidie
אמא
Placavi
Con il tuo
abracadabra
d’amore
pieno
Era
di comprensione
una montagna
Il tuo cuore
Madre mia
e di protezione
il tuo seno
l’asilo
più sereno
Il tuo sangue è il mio
La tua carne sono io
אמא
All’alfa
Ritornare
Nel rifugio
Esigo
Nel tuo grembo
Embrionale
La tua morte
è
del principio di me
l’anticipo della fine
Il mio corpo
non è che una transeunte
tua estensione
Non resta
Che strappare
Da te
אמא
il mio cordone ombelicale
fino all’omega
Invano da tagliare.
DEFECTIO
Parlano di te
I miei sogni
Consolatori
Di abbracci delicati
Le tue mani
Rievocando
I tuoi occhi curiosi e vitali
Mamma
di polvere di luna
odorando
il tuo sguardo
d'incenso di sangue
riluce il tuo corpo
di umana carne
Appare
la tua sembianza
E nell'esistenza ultratemporale
puoi
di luce
respirare
nell'assoluta eternità
della tua assenza corporale.
A DIANA
Continuerò a sussurrare
il tuo nome
in mezzo al nulla
della tua assenza
corporale
mamma
e il tuo silenzio sarà
di vuoto d’incanto
repleto
e di brandelli
di memoria
di cenere
gremito
Libera
Respira
Da congegni
Ora
Che la croce
Della tua tribolazione
Sanguina zero,
Mamma
Della tua assenza
Il calvario
Aleggia
nel mare della redenzione
in corvina e casta consolazione
nel Supremo
A arieggiare
È il tuo soffio vitale
Senza afflizione
nelle lenzuola del cielo.
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