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02/07/2020 09:30 | |
una seconda vita di un letto sempre uguale e le lenzuola
sottili come il tempo da adeguare al sonno
perché quelle pesanti sono cartocci: graffiano la pelle
alla notte che ridiventa giorno nel suo cuore
ritorna la corsia di un ospedale:
lenzuola croccanti e cortine al posto di coperte
(mi è venuto di aggiungere un'immagine, così... è un disegno a pastello che ho fatto nel 2008, da regalare, naturalmente)
[Modificato da fil0diseta 03/07/2020 07:35] "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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02/07/2020 14:53 | |
Certe poesie sono pugnali
che tu affondi in profondità |
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03/07/2020 06:50 | |
per me è passata la poesia delle belle parole, dell'invenzione e della musica (anche se mi capita spesso, in quello che scrivo di rileggere metrica: è automatica, evidentemente). è il momento di non nascondermi più dietro tutti quei veli. la tecnica l'ho pienamente acquisita, tanto che fino a pochissimo tempo fa, definivo tutta la mia poetica precedente "solo esercizio", nemmeno "coesia" immagina.
Falkenna, 02/07/2020 14:53:
Certe poesie sono pugnali
che tu affondi in profondità
questo vorrei fare sempre, in ogni ambito, partendo sempre da un vissuto molto banale e comune per arrivare alla pugnalata (come dici tu) finale. per me spesso ancora una riflessione. devo scrollarmi di dosso ancor troppo pudore. la strada è lunga, come cominciassi adesso
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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03/07/2020 11:58 | |
Mumble mumble
di pancia mi verrebbe da dire "abbiamo già dato", non so se con
presunzione o saggezza. Immagino entrambe.
tu dici: devo scrollarmi di dosso ancor troppo pudore. la strada è
lunga, come cominciassi adesso
C'è un'età per le sfide, e un'età per assaporare l'intima
pacificazione, anche sacrificando un po' di consapevolezza. Vedi,
c'è una parola per tutto questo: riparare.
Che è quel riparare che vuol dire aggiustare, ma è anche quel
riparare che vuol dire proteggere. (Ehi, non è una mia intuizione,
me l'ha rivelato Alessandro D'avenia in un libro che amo molto,
"l'arte di essere fragili").
Ma tu, se senti di poter essere wonder woman, fai bene ad andare
avanti. Io attualmente per muovermi usufruisco del moto di
rotazione terrestre....
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04/07/2020 07:38 | |
fosse semplice dire "abbiamo già dato"
in poesia mi sento di aver dato poco e nulla, soprattutto a me stessa. quindi resto del parere che la strada sia interminabile.
tendo a somigliare a Bertrand Russell, che a 92 anni si coricò sulle rotaie del tram per protesta. il paragone con wonder woman mi mortifica assai
Falkenna, 03/07/2020 11:58:
C'è un'età per le sfide, e un'età per assaporare l'intima
pacificazione, anche sacrificando un po' di consapevolezza.
almeno fosse così!!!! che bello sarebbe riguardasse le sfide della vita che si presentano in gruppo ogni giorno. e più l'età avanza.
le sfide poetiche sono ben poca cosa a confronto, seduti con una penna in mano. e se vogliamo chiamarle sfide (che possono riguardare più ambiti artistici) son proprio quelle che fanno da contrappeso alla realtà. e più la realtà è dura, più queste sfide, per me, devono essere pesanti. "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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08/07/2020 07:38 | |
Falkenna, 03/07/2020 11:58:
devo scrollarmi di dosso ancor troppo pudore. la strada è
lunga, come cominciassi adesso
sono governata da un DNA tutto uguale
di flora e fauna agreste e casalinga
che non succede nemmeno nella campagna di Voghera
che tra l'altro è la mia città natale
dove oramai le casalinghe, alzano la cresta
insieme all'olio di gomito, indubbiamente
non me ne voglia la categoria, ma mi dissocio
da creste, gambe e gomiti che rincorrano
perfezioni da pubblicizzare in casa e sulla piazza
al suo cospetto voglio restare un misero calzino
e rivoltare tutta intera la mia prima persona
[Modificato da fabella 08/07/2020 07:39] "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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08/07/2020 20:15 | |
Sono una calza rossa lunga lunga
con il bordo di pelo di coniglio
di quelle che si donano a natale
riutilizzata per anni, un po’ infeltrita.
Le dolcezze da tempo divorate
mi hanno lasciato dentro, tuttavia
un sentore di zucchero e cannella
e in fondo in fondo, ormai dimenticata
pensa un po’, ci sta una caramella
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09/07/2020 17:20 | |
ci leggo tutta la nostalgia dell'infanzia, magari non propriamente la nostra "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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16/07/2020 17:36 | |
Ok spoileriamo
intendevo la calza infeltrita come una me stessa alla quale
sono state divorate le dolcezze, insomma una persona a pH zero che
ha perso la voglia di tenerezza. Però in fondo, molto in fondo c'è
una residua capacità di dolcezza cioè quella caramella che non
sapevo di avere, e c'è anche quel profumo di cannella che potrebbe
essere il ricordo di essere stata piena di cose buone.
Ovviamente la tua interpretazione era più che legittima non
conoscendo il contesto. Ma dal tuo commento è nata la successiva
poesia "Chi ha mai parlato d'infanzia felice" e quindi ben venga
un misunderstanding se è foriero di nuova ispirazione.
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17/07/2020 07:21 | |
Falkenna, 16/07/2020 17:36:
Ovviamente la tua interpretazione era più che legittima non
conoscendo il contesto.
🌿
sciocca io, scusa. ho proprio sorvolato la prima persona dell'incipit e il tuo contesto è diventato mio
sono invece felice del resto e che cioè che da noi, reciprocamente si stia creando una reazione a catena che ci porta lentamente alla conoscenza e a nuove forme di espressione... chissà. lavoriamoci "Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac) |
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17/07/2020 08:24 | |
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