Thello, 17/07/2020 18:07:
si aggiunge un paragrafo a questi giorni restanti
calcati d’ozio, di paura, una infermità cieca
che balla tutti i passi della danza
apre al tatto minuto delle cose, come baciarti
gli zigomi scarni, la vena del collo pulsante
affaticata, trattiene, soffoca le labbra
sgozza il pianto che cresce, senza minaccia
solo tremando
nel tratto evidenziato trovo un esempio di poesia autoptica, della quale si parlava in una recente discussione, ma anch'io devo leggere altro per poter dimostrare che sia una tua caratteristica. anche nelle seguente ne vedo traccia:
Thello, 17/07/2020 18:08:
si apriranno le scale bianche, illuminanti
passi nascosti dai vestiti lunghi, le punte rosse
delle scarpe sui mosaici senza colore
ci sarà un motore, fuori dal cancello
rombante all’odore del carnevale
basterà una maschera bifronte, una leggera
nenia dentro, fuoruscire dagli occhi
come una cenere che precede il commiato
nell'insieme trovo la tua scrittura molto interessante, perché fine a se stessa, per questo libera per ogni sensibilità interpretativa
vediamo comunque se troverò conferma a questa mia prima impressione
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"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)