Scriverei il mio nome con la minuscola
che arrivi senza competizioni
al levare delle albe e al calare dei tramonti
Mi osservo, minuta come iniziale
allo specchio coperto dal vapore
una lavagna che mi disegna
i lineamenti confusi, la bocca incerta
a pronunciare echi di sillabe
con battito di mani in sottofondo
Traccio uno squarcio sul vetro appannato
risulto trascorsa, scalpellata, danneggiata
intera nella mia scomposizione
emma'20