Amanda m’invita a passeggiare
fra gas nervini e spettri del passato.
“
Una donna di neve e biancospino
sognava il sole, sperava il suo calore
una sposa di seta e di merletti
voleva le albe tenere e i soffici risvegli
mi concepì mordendosi le mani
posseduta da un uomo che altro vanto
non ebbe che quell'unico istante.”
Amanda è un tempio assorto nel lamento
fra le colonne suona vetroso il vento.
“
Lui non era cattivo, mi ripeteva sempre
che ero il ricordo dell'attimo più bello,
celebrava ogni giorno la mia vita.
Lei mi donava un bene aggrovigliato
duro, tagliente, triste come il rimpianto
d’essere stata una stella insanguinata”
Amanda si strappa via le spine dalla pelle
“Non erano le mie!” grida alle stelle.
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[Modificato da Falkenna 29/08/2020 19:17]