Nuova Discussione
Rispondi
 
Stampa | Notifica email    
Autore

Poemetto animale, vegetale, minerale

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2020 07:30
Email Scheda Utente
Post: 931
OFFLINE
07/09/2020 00:44
 
Quota

Re:
fabella, 03/09/2020 23:08:


(avevo fretta di pubblicarlo, anche se deve ancora sedimentare)😅


I

sono animale nella forma sotterranea delle ossa
invisibili alla vita e alla morte
ferme al rifiuto del cibo e della fame

selvatico, acerbo. allappo la bocca di chi mi parla
socializzando con i muri di pietra e mi nascondo
tra le fessure di una vita precedente


ho parti animali ovunque, pudori sconsacrati
come recitassi nuda, la mia ferocia alla vista del sole

sono animale nella forma più notturna, quando odio il sole

il suo corpo riflesso sulle ombre
disegnate come fronde sullo sterrato in salita
così statiche oggi, per cui non riesco a immaginare la notte
da questo sole invasivo di buone intenzioni
io mi nego alle buone intenzioni e resto invisibile sopra ogni cosa
a confondermi con le muffe del muro, col tannino del legno
con (e) lo spargere di vecchio ogni superficie

e sono animale come mio padre e mia madre
dietro la collina dove sbuca il sole
aperti a una finestra verso il monte

(con chiusura minerale)



II

sono vegetale nella forma del pruno
dell'estate che profuma le gemme di pioggia
da ballare
d'ombra e rami sulle spalle e la veste
il suo ondeggiare (...) al tocco del sambuco, ai contrasti
con il sapore dell'inferno,
di fumi devoluti dal cielo e dall'aria
una masticazione innaturale di plastiche adesive

così vegetale, al cospetto dell'orto e delle stagioni
degli aromi raccolti nella foresta per fare liquori

a colazione con la bocca splendente frutti acerbi e speranza
di avere legna secca e acqua da scaldare


e nella forma degli alberi, genuflessa al vento, tenera al ramo
proteso del sole; ma la mia pelle rifiuta il sole seppure mi apra gli occhi
sugli ibiscus all'alba. e il bombo a visitarli uno a uno, senza masticare

succhia come si succhia il giorno che si appresta

talvolta mi sento bosco intero, ripido di rami sulla casa
abitato da piccoli animali elastici, volanti, musicali

l'imitatrice, detta ghiandaia, me li recita tutti (la ghiandaia)
mentre la foglia vacillante si stacca verso il suo precipitare
calda di fermento con le altre foglie, gode della sua ombra chiusa

(e attende l'inverno)


III

sono minerale nella mia forma indelebile e inodore
in ogni assenza di pudore. vapore, nuvola, lacrima perpetua
pigmentata d'arcobaleno.
una volta mischiati i colori
prenderà vita una tinta terra rossa che sa di vino

come la nostra fine: un miscuglio tendente a un solo tono
di grigio cenere. ché grigio cenere diventeremo

sono minerale nella bellezza della mia unica goccia, per millenni
acuta, lenta,
tesa a abbottonarsi al suo stesso sedimento
come spina vertebrale insinuata dal profondo, affiorante, esposta
seppure sotterranea, (che) rilascia il verso di un corpo(teso in volo) che vola

e minerale in forma di sottrazione della roccia cavata pezzo a pezzo
poi posata per diventare casa, radice, smeraldo, venatura
fondamenta
fino al piede rimasto tra la cantina e la salita

mi attacco come pulviscolo al greto del torrente
solcante il fosso di Pregalorga
poggiando i piedi sui massi sporgenti
per risalire alla sorgente -e bere

acqua minerale e un ricordo di raggi
a scomporre la luce il sole

lo stesso sole che oramai non amo


(prenderà vita una tinta terra rossa che sa di vino
come la nostra fine)







Cara Daniela,
la tematica mi piace, eliminerei qualche lungaggine (o che tale sembra alla mia lettura);
prova a leggerla seguendo le parti in grassetto.

Ti riporto il testo dopo la "potatura", con qualche modifica per compattare il tutto;
nella terza ho spostato una frase nella parte finale.

Però anche il testo rivisto a modo mio può essere suscettibile di ulteriori modifiche, aggiunte o spuntature.



-----


I

sono animale nella forma sotterranea delle ossa
invisibili alla vita e alla morte
ferme al rifiuto del cibo e della fame
allappo la bocca di chi mi parla
socializzando con i muri di pietra, mi nascondo
tra le fessure di una vita precedente

ho pudori sconsacrati
nuda la mia ferocia alla vista del sole

sono animale nella forma più notturna, odio
questo sole invasivo di buone intenzioni
resto invisibile sopra ogni cosa
a confondermi con le muffe del muro, col tannino del legno
e lo spargere di vecchio ogni superficie

sono animale come mio padre e mia madre
dietro la collina dove sbuca il sole
aperti a una finestra verso il monte

(con chiusura minerale)


II

sono vegetale nella forma del pruno
dell'estate che profuma le gemme di pioggia
e stende la vita al tocco del sambuco, ai contrasti
con il sapore dell'inferno
una masticazione innaturale di plastiche adesive

così vegetale, al cospetto dell'orto e delle stagioni
degli aromi raccolti nella foresta per fare liquori
con la bocca splendente frutti acerbi e speranza
di avere legna secca e acqua da scaldare

e nella forma degli alberi, genuflessa al vento, tenera al ramo
proteso del sole; ma la mia pelle rifiuta il sole seppure mi apra gli occhi
sugli ibiscus all'alba. e il bombo a visitarli uno a uno, senza masticare

succhia come si succhia il giorno che si appresta

talvolta mi sento bosco intero, ripido di rami sulla casa
abitato da piccoli animali elastici, volanti, musicali
me li recita tutti la ghiandaia
mentre la foglia vacillante si stacca verso il suo precipitare

(e attende l'inverno)


III

sono minerale nella mia forma indelebile e inodore
in ogni assenza di pudore. vapore, nuvola, lacrima perpetua
pigmentata d'arcobaleno.

sono minerale nella bellezza della mia unica goccia, per millenni
acuta, lenta, tesa a abbottonarsi al suo stesso sedimento
come spina vertebrale insinuata dal profondo
che rilascia il verso di un corpo teso in volo

e minerale in forma di sottrazione della roccia cavata pezzo a pezzo
poi posata per diventare casa, radice, smeraldo, venatura
fondamenta fino al piede rimasto tra la cantina e la salita

mi attacco come pulviscolo al greto del torrente
solcante il fosso di Pregalorga
poggiando i piedi sui massi sporgenti
per risalire alla sorgente -e bere

acqua minerale e un ricordo di raggi
a scomporre la luce il sole

lo stesso sole che oramai non amo

(prenderà vita una tinta terra rossa che sa di vino
come la nostra fine)



-----


Buona notte.




[Modificato da Versolibero 07/09/2020 00:44]


______________________________________________________________________________
"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:43. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com