C’era una casa
sulla collina verde
e dentro un uomo
con gli occhi aperti a un sogno
dalla finestra
scrutava il firmamento
passò una nube
e lui si addormentò.
Cercai di notte
lo vidi tra le stelle
con tante rughe
ed i capelli bianchi
dagli occhi stanchi
il sogno evaporava
in forma di via lattea
tra fiori di galassie.
Nell’ombra fitta
della collina verde
resta una casa
immersa nel silenzio
ha luci spente
il sole non la scalda.
Tra veglia e sonno
lo vedo ritornare
in quella casa bianca a luci spente:
apre i cassetti
rovista le memorie
pronuncia un nome
osserva il suo ritratto.
Scandisce il tempo
il ritmo del suo cuore
ma quando io lo chiamo
sparisce, non mi sente.
Lo cerco invano…
Risponde solo il senso
del tempo
che ritorna alla sorgente…
Rosanna Spina
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"Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
(citazione di EEFF)