VI
serve recitare il corpo
come un campo di mais
razziato dai cinghiali
siamo esplorazioni a cielo aperto
spenti e riaccesi, abbuffati
di chimiche inaudite, di transenne
persino di semafori
qui sono libera e mi sazio
di roccia e verde ormai maturo
sotto l'incanto della cicala
che prevede il ritorno del caldo
VII
il canto mi perfora la gola
riproduce ogni poro della pelle
il ghiaccio ruota da tempia a tempia
la gola si placa, da cicala
diventa gallo, ronzio di foglie
accavallate fresche a volare
pareggio gli occhi
affinché raccolgano le cose
dentro una cosa sola
per srotolare una muraglia
tra me e la pianura
"Il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato" (McCarthy Cormac)