la cronologia della biennale tra gli anni settanta e ottanta, per vedere se riuscivo a reperire notizie su una "composizione vivente", presentata proprio in quegli anni.
Si trattava di un nudo maschile e uno femminile, posizionati ai lati interni di un passaggio obbligato dei visitatori, che dovevano orientarsi di taglio, per oltrepassarlo, tanto i corpi erano vicini tra loro. L'interessante era studiare la reazione: chi passava dando le spalle all'uomo, chi alla donna; poi l'imbarazzo, la risata, la non curanza e tutto quello che si possa immaginare.
Quindi, ogni visitatore, diveniva con loro scultura vivente e dava significato sempre diverso alla composizione stessa, una specie di trasformazione continua del soggetto.
Ci vedo decontestualizzazione in questo. Forse mi sbaglio
?
Ah, poi di notizie non ne ho trovate: riporto a memoria
daniela
[Modificato da fil0diseta 22/02/2013 09:30]