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03/11/2008 11:38 | |
Caspita quante idee in questi versi, quanti colori, quanti chiaroscuri quanti riflessivi
Quali suggestioni da quel treno che parte e da quei mormorii e squittii negli angoli.
Molto ben costruita. A cosa pensassi non saprei, ma ti prego ogni volta che hai di questi dubbi, pubblicali, è un piacere leggerli.
Posso fare due appunti a margine? Sì vero?
1) Non mi piace il termine "noncuranza", troppo "intellettuale" per una poesia così fluida.
2) Io eviterei di spiegare cosa ha ispirato i versi, e soprattutto cosa ci vedi dentro tu. Limita molto la fantasia di chi ti legge, soprattutto se poi si sconfina in discorsi tanto, ma tanto "importanti" come l'accenno ad Aushwitz.
Perdonami se mi sono permesso questi suggerimenti che, in quanto tali, resta di esclusiva pertinenza dell'autore accettare o meno.
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