anumamundi, 11/11/2008 16.48:
"E pensi io non sappia del coraggio delle frasi a metà, dei vecchi tarli e nuove travi sempre più pesanti?
Pensi sia distante da me il noi al sopra di ogni io, o che mi scordi dell’incontro diviso da poche righe messe di traverso o delle intenzioni di rivalsa che portano lontano dai Natali che verranno?
Anch'io ho piedi ghiacci e mani intorpidite, cullo speranze e spero sempre di sperare ancora poi, sotto questa luce, faccio notte e il giorno dopo è ancora un giorno nuovo."
(Da: "Le meditazioni" di P.J.Karroll Forsyte)
Allora, su questo tuo messaggio dovresti puntualizzare, non per me, che ho avuto una prima impressione di essere accusata di plagio, ma parlando in privato su messenger con un caro amico, abbiamo fatto una ricerca e non abbiamo trovato corrispondenze presenti, almeno in rete; neppure l'autore esiste.
Ma ora mi arrivano in privato perplessità da altre persone che mettono in dubbio la mia affidabilità sul forum. Quindi faccio appello alla tua disponibilità, perché tu torni a fornire le fonti precise dalle quali hai estrapolato queste righe, oppure, che confermi la mia conclusione e del mio amico, di un controcanto in prosa, di cui sei tu l'autore e che hai continuato virgolettato della formula del nostro duetto, in altra sezione, inventandoti di sana pianta il nome dell'autore.
Eppoi, alla faccia dell'originalità e della buona fede. Lo avevo detto io
daniela
fil0diseta_______________________________________________________________________________________________________
Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io. (Antonin Artaud)