Quello di oggi è vento che preannuncia la tempesta
Hai tutta una rabbia in corpo ma parli di ideali
Nascondendoti nelle tue bugie
E spezzi i rami al gelsomino
Vorrei sapere che ti ha fatto
Urli come se t’avesse partorito il mondo
E abbandonato in un sacchetto della spesa
Ma non lo sai che ti avrebbe amato uguale
Anche se sei brutto
Se solo avessi raccontato come sei e cosa provi?
Che pena che mi fai, che rabbia assurda
È solo maggio e tra le prime margherite
Sferri lame di metallo e tagli giugulari
(peccato che, per sbaglio, hai reciso le tue)