Io sono

Io sono il ciotolo sul fondo del lago,
ricordo il passato glorioso sul fianco del monte
la ghiaccia rovina e l'incontro col fiume.

Rotolo nel fiume impetuoso, memore
del caldo sole e delle algide notti lassù
da dove guatavo la pianura.

Sono Francesco, di Pietro Bernardone
Quando mi spogliai nudo in Assisi,
mio padre si vergognò del mio corpo esposto
ma non del vil denaro del suo mercato.

Il grande Papa ci accolse miseri e maleodoranti
protetto dal profumo di santità che aleggiava intorno.
Ora che son con Loro, non vedo Innocenzo tra noi,
forse sarà ancora, di croce vestito,
a massacrar pagani.

Sono la guerra,
Mi nutro di sangue, lacrime e falsi ideali
esisto perche la guerra è in noi, in tutti noi.
Sono colei che custodisce i germi
dell'umana estinzione.

Ma dove sei stao fino ad ora????????
Oh santa polenta (lavoro coi piccolini...altro non mi posso permettere...)!
Ma che spettacolo!
Non sono praticante ma hai toccato un personaggio che mi ha sempre affascinata e sei partito di brutto trascinandomi nella tua scia: e dillo che sei una cometa ;-) !

Pensa che arrivo dall'ascolto di "La pioggia nel pineto" interpretata da vari artisti...io non regalo consensi se non li sento dentro.
Ti leggo, ti seguo e continuerò a seguirti.

Grazie!


Carla

Meditando...il fiume citato due volte in maniera molto ravvicinata un pò stride. Io leggo le mie e se mi si intorciglia la lingua significa che qualcosa non torna, però so anche che se la ripetizione di un vocabolo è fortemente voluta e quindi è un rimarcare, non c'è santo che tenga.
Tu è da tempo che scrivi vero?

Posso dire che è come se l'avessi letta, non so quando e non so dove... ed ora riemerge dal fondo di me stessa, dove si era accucciata, come qualcosa di prezioso...

E sì, questa è tutt'altra cosa rispetto all'altra, ed anche lo stile è consono al contenuto.

Buona notte.

ma che bella si, Non oso toccarla, v bene così, Una bella sorpresa dopo il primo testo

Grazie a tutti, troppo buoni.