è il deserto a consolarmi
più vicina a questa assenza
a questo essere niente
nel bel mezzo di niente.
Non cerco miraggi mi rastrello
in questa polvere. Mi sgrano
a meraviglia e se si intoppa
sono le ossa, non le mie.
Si sale si scende nel mio gioco
preferito, mi nascondo fra qualche duna
perché oggi i giardini mi fanno più paura
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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