Ciò che dovresti essere, ma non sei

Una promessa
arrivò
ad un’intelligibile presenza
a ciò che sarai

Ti amerò più di
una qualunque vita
che dovevi essere
e non sei

per questo lo farò

e così fu

mio rasserenante
raggio di finestra
brillanti mandorline
linee unite e
non aperte
come dovrebbero essere
ma non sono

Facile
non fu mai
però la nebbia
per un po’
funzionò

Poi quel giorno
quello stronzo giorno
venne
picchiando forte
in una cenere
in risalita

Stupido

Tu sei stupido
Io sono stupido
Io sono
No, Amore
dovresti esserlo
Ma non lo sei

e il Dramma
è avere
una vita che sa
una vita che sente
una vita che sarebbe meglio non fosse
Ma che è.

Così come sei



non è nel verbo
nella coscienza o nel credo
ma è davanti allo specchio
che inizia la tua libertà


in ogni sorriso,


ai fianchi più grandi
al tempo che passa
a ciò che non sei,
e vorresti che fosse


nelle tasche c’è spazio
per piccole cose
negli occhi, l’infinito





Ciao Pino

Caro Pino, prima di tutto vorrei ringraziarti per la tua poetica risposta :) poi non so se forse l'ho interpretata male io, ma comunque vorrei solo aggiungere una lente in più alla mia poesia, per leggerla,magari, sotto uno sguardo diverso.
È nata per la persona a cui tengo più al mondo, alla mia linfa, mio fratello. Quando nacque mi stravolse e così continua a fare, disgregando inizialmente ciò che si definisce "l'ideale di fratello perfetto", ciò che "non è" per qualche cromosoma in più. Questa poesia non è un'inno alla normale perfezione, ma ad un bellissimo non essere ciò che si dovrebbe essere, senza nessuna connotazione negativa o non accettazione ( per lo meno da parte mia) ed è qui, in questa criticità, che venne "quello stronzo giorno". Il resto è da scoprire :)
Ti ringrazio ancora per la tua poesia che continuerò a leggere, cercando di cambiare lenti

P.s. poi ogni poesia può e deve essere interpretata liberamente e in maniera diversa da ogni lettore! È proprio questo il bello

mi spiace di no essermi soffermata non appena l'ho letta, perché sarei riuscita a dire la forte emozione che ho provato, leggendo questo testo. trovo i tuoi linguaggi, molto interessanti, dalla prima cosa tua che ho letto. hai una sorta di spontaneità nuova. non trovo parole per dirlo meglio. non abbandonarla mai.

tecnicamente, non mi convincono le chiusure introdotte dal "ma", proprio perché chiudono troppo. prova ad analizzarle per metterle in relazione nel migliore dei modi alle altre. affinché slancino, più che appiattire

Marlophelie, 15/06/2019 20.04:

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Una promessa
arrivò
ad un’intelligibile presenza
a ciò che sarai

Ti amerò più di
una qualunque vita
che dovevi essere
e non sei

per questo lo farò

e così fu

mio rasserenante
raggio di finestra
brillanti mandorline
linee unite e
non aperte
come dovrebbero essere
ma non sono

Facile
non fu mai
però la nebbia
per un po’
funzionò

Poi quel giorno
quello stronzo giorno
venne
picchiando forte
in una cenere
in risalita

Stupido

Tu sei stupido
Io sono stupido
Io sono
No, Amore
dovresti esserlo
Ma non lo sei

e il Dramma
è avere
una vita che sa
una vita che sente
una vita che sarebbe meglio non fosse
Ma che è.

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Ma anche, rileggendo il titolo, tirando fuori il valore più completo del "ma"...

forse ti sembro strana. non è così! sono completamente fusa

Mi piace moltissimo..
Se posso unirmi all'analisi, oltre che trovare la stesura prima molto spontanea e allacciandomi all'uso dei "ma" trovo che al primo "ma non sono" abbrevi una forma che potrebbe essere tradotta in "purtroppo non è così" tagliando una coda di sillabe, troncando anticipatamente, regalando al fraseggio successivo un impatto piu deciso.
Il secondo "ma non sei" lo trovo perfetto, quel segmento di scritto mi sa di dialogo, altro cambio di ritmo (per come piace interpretare a me la lettura ovviamente).
L'ultimo "ma non è" deve chiudere, richiamare qualcosa che si è già sentito e dirgli di non tornare più..
È uno scritto naturale, spontaneo e candido! Complimenti..

Grazie, veramente. Il più bel regalo di oggi è stato aprire il forum, durante una pausa, e leggere i vostri commenti costruttivi ed incoraggianti. Mi avete fatto veramente emozionare, perché credo di essere riuscita a trasmettervi qualcosa, magari anche una sola gocciolina, ma sicuramente dentro di me è diventata un mare. Perciò grazie di cuore.

A Fabella volevo chiedere una cosa, non ho ben capito il tuo secondo commento, ho compreso il primo e ci penserò su, anche se questa volta volevo delle chiusure un po’ più decise, ma forse lo sono troppo.

A Pero76, grazie! Forse sono così spontanee per la mia (ancora) ignoranza in materia, sicuramente non appena il tempo me lo permetterà, insieme a tutti i miei impegni che in questo periodo lo fagogitano insaziabilmente e non appena tornerò in Italia, studierò di più , magari con un corso!

Grazie ancora :)