Sì, sono d'accordo, in fondo la poesia non dovrebbe appartenere al
mondo delle idee "chiare e e distinte" ma piuttosto al mondo dei
sogni e parlare il linguaggio dell'inconscio, dove non vige il
principio di non-contraddizione ma può esistere tutto e il suo
contrario.
Purtroppo è molto difficile evitare di cadere nei luoghi comuni e
così le intuizioni più originali diventano fremiti, aneliti,
nuvole, onde (ci son cascata anch'io) eccetera eccetera.
Bisognerà lavorarci su.
Però a Chagall io preferisco Magritte, che a volte mi sembra
addirittura inquietante. 😲 Vive la difference!
[Modificato da Falkenna 18/06/2020 08:47]