e come dicevo il discorso è molto più ampio, di certo non si ferma a quel momento, a quell'accadimento, ma va connotando una serie di atteggiamenti e -cose- scritte che noon condivido.
Secondo me, con molta superficialità oggi ci si definisce artisti, persone di cuore, noi scrittori... cosa?
ma scherziamo!
se, un giorno ci va di buttare due parole su uno scontrino non per forza siamo poeti, se qualcosa non va e ci vogliamo sfogare, non per forza scriviamo poesie, ma cavolo compriamo un diario e non diamo fastidio!
Come spesso ci si arroga il diritto di affermare:-sei tu che non capisci- la mia arte allo stato puro, sembrano dire alcuni...
Ed io non ci sto! si tirano in ballo, Leopardi & company, così senza sapere.
Ci vuole umiltà e non quella apparente. Perchè se scriviamo, diamo spazio ad un'impressione, che vogliamo condividere, far accarezzare, o discuterne, ma ci vogliono i mezzi per farlo! e con questo non parlo nè di scuole o altro.
"i ritorni hanno rugiada sulla bocca e sorrisi fra mani confuse"
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