Carla.Aita
lunedì 3 febbraio 2020 22:25


ma se è vero che l'acqua è vita
dove andrò a piangere il mio dolore
dove monderò l'anima di ferite affranta
sotto gli scuri di nubi d'alba

e se mi piangesse il volto
la voce delle corde
le viscere dell'essere
dove andrò a dipingere la mia croce

e se ancora poi cadesse il cielo di nubi assiepato
dove andrò a piangere di me




Versolibero
martedì 4 febbraio 2020 16:02
Carla.Aita, 03/02/2020 22.25:



ma se è vero che l'acqua è vita
dove andrò a piangere il mio dolore

dove monderò l'anima di ferite affranta
sotto gli scuri di nubi d'alba

e se mi piangesse il volto
la voce delle corde
le viscere dell'essere
dove andrò a dipingere la mia croce

e se ancora poi cadesse il cielo di nubi assiepato
dove andrò a piangere di me








a parte il terzo verso, che potresti tradurre con una metafora, è un monologo dove il dolore "si taglia"; uno stato d'animo che credo ognuno abbia provato almeno una volta nella vita, per un motivo o per l'altro...
quindi una poesia di tutti, per tutti.
E che fa bene scrivere per alleggerirsi.
perché mai la poesia non dovrebbe essere anche questo: un cercare intorno a sé un sentimento di sorellanza e fratellanza, di amichevole sostegno come quando, anche se la situazione non cambia, può bastare una pacca sulla spalla?







Carla.Aita
martedì 4 febbraio 2020 21:04
Il confronto, specie nel dolore, è importantissimo. L'ho scritta senza troppi arzigogoli, diretta come lo ero in quel momento. Le pacche sulla spalla vogliono dire e dare molto.

Non ti chiedi perché a tante domandem il punto di domanda nel testo non c'è?
Perché non parlare dell'inciso che sta nell'ermeticissimo titolo?
Al qantar mi manca... anche poeticamente parlando.

Ciao e grazie Ros



Carla







Versolibero
mercoledì 5 febbraio 2020 14:04
Non chiedo no quel che mi sembra ovvio:

il punto interrogativo nel titolo è la domanda delle domande
laddove nei versi il punto interrogativo manca perché ad esso non c'è una risposta ma solo la domanda, e in risposta un desolato silenzio.


Ma Al qantar... Al qantar... Cucù...... se ci sei batti un colpo! 🤩



Carla.Aita
mercoledì 5 febbraio 2020 21:04
Ecco, brava, aiutami a cercarlo 😉
Non amo i punti esclamativi e di domanda, nei versi.
Il titolo che porta l'incis0... Basty dove seiiiiiiiiiiii!

Grazie Ros


Carla



Versolibero
giovedì 6 febbraio 2020 14:14
Ma cosa intendi per "inciso" nel titolo?
Forse volevi dire "sottinteso"?

Di Sebastiano non ho contatti ma ho un bellissimo ricordo sia come poeta che come commentatore;
purtroppo il clima dei siti letterari/forum non è più quello che lievitava tempo fa, prima dell'avvento dei vari social tipo facebook e similia, blog e quant'altro;
poi cosa vuoi che ti dica... anch'io, appena finirà il freddo, sarò assorbita completamente da altri lavori super fagocitanti
ma proprio terra-terra, poesia degli ortaggi che sostituisce la zappa e altri arnesi alla tastiera...

Ciao ragazza mia, stammi bene o meglio che sia possibile 🙂
Carla.Aita
venerdì 7 febbraio 2020 20:48
Inciso, inciso.
Al quantar... mo gli telefono ora: poi ti dico se lo becco.
Eh, bei tempi quelli delle discussioni, dei dibattiti. Ora non c'è vita in nessun network, sito, club o altro.
Ah, che nostalgia...

Ciao Ros!



Carlaita


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