Re:
Anemonephobia, 16/03/2014 23:05:
Ultimamente provo una forte inquietudine. Ho necessità di sperimentare, di provare ad utilizzare nuove immagini, nuovi colori. Sto leggendo molti autori, Hikmet, Kavafis, Whitman, Garcia Lorca, Ritsos, sono alla ricerca di qualcosa che non saprei neppure nominare. Ad ogni modo, eccovi quest'esperimento, i vostri pareri (e le vostre critiche, ovviamente) mi saranno estremamente graditi.
In una spirale di strade
mi perdo senza timore
i lampioni le vetrine
le automobili i passanti
nulla può interrompere
il ritmo del mio passo
Pioggia d'argento
conducimi da lei
sul sentiero
dei giacinti azzurri
oltre i cancelli
oltre le monete
oltre le insegne
dove il fumo nero
si dirada
e il tramonto attende
lo schiudersi
di un bacio
inquietudine che si sente eccome. leggendola ho pensato a certi quadri futuristi tesi a riprodurre la velocità, nella sequenza strettissima dei passi. per come sei bravo tu, il mio consiglio è di lasciare fluire questi esperimenti e riprenderli in mano dopo qualche tempo. forse ti aiuterà a mettere a fuoco quello che cerchi.
per quello che intendo io, da questa sola lettura, c'è il desiderio di rompere degli schemi acquisiti, inserendo o recuperando il già sentito per dargli forma nuova, nuova vita. una strada facilissima, insomma
ne so qualcosa.
se è così, prova cercare i contrasti forti. nel tuo pezzo ne trovo solo uno
oltre i cancelli (che è un'espressione scontata)
contro
oltre le monete (che vuole essere piuttosto nuova)
si deve sentire prepotentemente il ruolo che vuoi conferire al luogo comune
dimmi se c'ho preso o se sono fuori strada