(potrei saltare…)

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al_qantar
lunedì 15 aprile 2013 09:38



potrei saltare le tue ringhiere e portarti via
dentro le note che tenti di afferrare prima della luna
nel suono del corpo che vuole il suo riscatto
attraverso la formidabile voce del cuore e la meteora
che trascina
ma mi troverai giù in strada a raccogliere le ore cadute

e tu mare lontano vedrai solo il prossimo uragano
senza chiederti cosa possano essere quei segni sul viso, quel sale




S
fabella
lunedì 15 aprile 2013 09:49
oh, luce dei miei occhi [SM=g2829702]


finalmente tra noi. e ti ripeto quello che ti ho scritto su fb. che solo ri/leggendoti, mi rendo conto di quanto mi sia mancata la tua scrittura.

in questo pezzo trovo un'evoluzione ulteriore del tuo linguaggio, verso chiaro scuri più sfumati. una matita morbida, ch'eppure scava, ch'eppure lascia intatta la luce.

così per dirtela col disegno [SM=g2834784]
ili@de
lunedì 15 aprile 2013 10:13
Il verso lungo mi affascina da sempre e forse è per questo (ma non solo) che ho sentito la necessità di lasciare un segno del mio passaggio.
Mi piace proprio tanto questo testo. C’è un crescendo nel ritmo che coinvolge in maniera prepotente pur rivelando una morbidezza di fondo che sembra essere il leitmotiv in tutti i versi. E’ molto ben costruito ed arriva in maniera diretta. Non si avverte quasi la presenza delle metafore, tanto sono ben inserite nel contesto.

Ho solo un paio di perplessità in due punti dove il fluire del verso a mio avviso incespica leggermente :
“ potrei saltare le tue ringhiere e portarti via”
che vedrei meglio
potrei saltare le ringhiere (barriere?) e portarti via
anche se l’eliminazione del possessivo in un certo senso ne sminuisce la forza e poi:
“attraverso la formidabile voce del cuore e la meteora
che trascina “
quel “formidabile” lo trovo dissonante dal resto del testo che invece rivela una notevole musicalità.

Ho provato ad immaginare questo testo in spagnolo ed anche con la mia scarsa conoscenza della lingua, quello che ne viene fuori è semplicemente affascinante. Merito della lingua spagnola (ma soprattutto dell’autore) i cui suoni rivelano una predisposizione alla poesia.
Sarebbe bello produrre una traduzione corretta (non come la mia [SM=g8172] ) per poterla assaporare fino in fondo.

Davvero un bel testo. Complimenti.


@

P.S. Dimenticavo… bentornato
Francesca Coppola
lunedì 15 aprile 2013 16:53
Re:
al_qantar, 15/04/2013 09:38:




potrei saltare le tue ringhiere e portarti via
dentro le note che tenti di afferrare prima della luna
nel suono del corpo che vuole il suo riscatto
attraverso la formidabile voce del cuore e la meteora
che trascina
ma mi troverai giù in strada a raccogliere le ore cadute

e tu mare lontano vedrai solo il prossimo uragano
senza chiederti cosa possano essere quei segni sul viso, quel sale




S




potrei raggiungerti in strada, aiutarti nella ricerca
delle mollichine di Gretel, lasciando dissanguare
quegli uragani lontani dal mare, lo so
avrai mille mani per quei segni di cui conosci la storia



al_qantar
lunedì 15 aprile 2013 22:38


non ci sarebbe che un lungo viale da camminare insieme
se solo lasciassi gli intrecci confusi sulla sedia
assieme alle parole-spada poi perse nella sabbia
rimarrebbe amore senza cotoni o lenze
e liberato appartenersi -pensa, un bacio-
ché eravamo veri come gli aquiloni quando lasciammo il filo


S
al_qantar
lunedì 15 aprile 2013 22:42


Dopo rispondo Ili@de e Daniela, appena dopo!
Vi abbraccio
Francesca Coppola
martedì 16 aprile 2013 17:29
Re:
al_qantar, 15/04/2013 22:38:



non ci sarebbe che un lungo viale da camminare insieme
se solo lasciassi gli intrecci confusi sulla sedia
assieme alle parole-spada poi perse nella sabbia
rimarrebbe amore senza cotoni o lenze
e liberato appartenersi -pensa, un bacio-
ché eravamo veri come gli aquiloni quando lasciammo il filo


S



sono novantadue i baci pensati e siamo solo a maggio
e tu che guardi stupito quel filo, hai lanci
ancora da fare, siamo noi con l'aria fra le braccia
a soccombere voci, rimboccare chiese nella fede
più violenta che ci vuole tempo passato_appena






al_qantar
martedì 16 aprile 2013 22:42


riempiamoci di noi allora e lasciamo il sale ai martiri
le corse sulle bocche mai esauste -ecco un motivo-
dipinte sul seno-specchio o sull'acqua che ci parla dentro
e quando ci ricorderemo dove nascondemmo i baci a venire
schiuderemo le mani dietro le campane, e l'aria




Francesca Coppola
mercoledì 17 aprile 2013 00:03

-ecco perché- racchiudi corolle di ricordi
hai viali di ginepri in fondo alle dita
spingi così tutti quei noi a mangiare desideri

schiudimi le mani, amore in quell'aria
che sa di graffe napoletane



lastrega.65
mercoledì 17 aprile 2013 09:19
che meraviglia!!!

bentornato fra noi!
al_qantar
mercoledì 17 aprile 2013 10:22


c'era un sottoscala dove nascondevi i sogni
e le piccole grotte a ridosso del cuscino
e c'erano i divani che, volanti
divertivano il cielo delle nostre stanze

"tu si na cosa grande pe mme..." sussurravi cantando
ed io cercavo nei tuoi occhi chissà cosa



Francesca Coppola
mercoledì 17 aprile 2013 16:53

c'erano sottoscala e divani e aquiloni
anche se adesso cappuccetto il vestito rosso
lo indossa solo la sera, ha interrato sai
tutte le raccomandazioni della nonna

non vedi quanto sono femmina?

avremo nuove croci -senza legno
noi sudari di noi stessi, ritorneremo
come film preferiti

tu e la costanza dei tormenti
io e lanterna del poi, diari -arresa sul pavimento
nell'assomigliarti silenzio, viverti miseria








al_qantar
mercoledì 17 aprile 2013 17:25
Re:
Francesca Coppola, 17/04/2013 16:53:


c'erano sottoscala e divani e aquiloni
anche se adesso cappuccetto il vestito rosso
lo indossa solo la sera, ha interrato sai
tutte le raccomandazioni della nonna

non vedi quanto sono femmina?

avremo nuove croci -senza legno
noi sudari di noi stessi, ritorneremo
come film preferiti

tu e la costanza dei tormenti
io e lanterna del poi, diari -arresa sul pavimento
nell'assomigliarti silenzio, viverti miseria







ho lasciato gli scaffali dei ricordi
per celebrare nuove fioriture senza vestiti rossi
solo con gli esami del riordino parole

sento uno schiudersi -solo adesso- di anfore
niente di metafisico o torsione di nomignoli
solo porte socchiuse per vederti ancora, la sera, spogliare

vivermi miseria arresa al silenzio non sospende il volo
ammette anzi la preferibile catena davanti alla distesa
di papaveri









Francesca Coppola
mercoledì 17 aprile 2013 17:33


sono indugi paralleli di un cielo troppo perfetto
vedi, ritorneremo a colori come minnie e topolino
avresti potuto raccontarti speranza
io crederti presenza, lasciami sbirciare dai!
quel geco sopravvissuto dietro al frigo

al_qantar
mercoledì 17 aprile 2013 18:32
Re:


non disegnare lune senza notti alle finestre
e non lasciare che si spostino i profili
aspettami a mezz'aria come bolla e non sparire
io, mi curerò dell'alba






fabella
mercoledì 17 aprile 2013 19:33

ragazzi chapeau. siete macchine di bravura [SM=g3227796]

(v'invidio di brutto, ché per me la scrittura è sempre tanta, tanta sofferenza)


[SM=g2843107]
al_qantar
mercoledì 17 aprile 2013 23:09


Wow Filo, ci va forte la signora eh!?!


garofano a.
giovedì 18 aprile 2013 08:05
Aspetterò nell'alba
come gnomo in una favola
spezzerò la trama del rimpianto
alzerò argine ai confini della notte
per darti brezza sulla pelle
mi piaci scompigliata sai
fabella
giovedì 18 aprile 2013 09:36
Re:
al_qantar, 17/04/2013 23:09:



Wow Filo, ci va forte la signora eh!?!






sìsìsììsìs, fortissimo, perché siete voi fortissimi. ancora più di allora. insieme date a volte il meglio, rispetto alla vostra scrittura individuale. per Francesca c'è ancor più morbidezza, per te più sintesi.

e lo fate con una naturalezza e una continuità disarmante [SM=g3227796]

cosa che una volta succedeva anche a me.... poccamiseria [SM=g8113]

io quello smalto del tempo delle smuse l'ho perduto [SM=j2829699]
la mia ispirazione non ha continuità -di qui la "sofferenza"

ma avrò modo di parlartene di persona, senza dilungarmi in questa sede...



[SM=x2823269]
Francesca Coppola
giovedì 18 aprile 2013 10:15
Buongiorno miei cari!
grazie Dani, mi sento un po' rinata... è da un po' che non scrivevo...
perchè non dilungarti in questa sede? avrei piacere di sapere anche io...


io ci vado forte Seb? e tu? ho altre cose in mente... comunque, chi vivrà, vedrà... magari un remake della savana ambientata a Tokio, a New York... boh!

Francesca Coppola
giovedì 18 aprile 2013 10:17
Re:
garofano a., 18/04/2013 08:05:

Aspetterò nell'alba
come gnomo in una favola
spezzerò la trama del rimpianto
alzerò argine ai confini della notte
per darti brezza sulla pelle
mi piaci scompigliata sai



ecco! hai visto che bella ispirazione? ci sento tanta spontaneità, i controcanti (una volta m'insegnarano) servono anche un po' a questo, a spezzare le barriere...



Francesca Coppola
giovedì 18 aprile 2013 10:31
Re: Re:
al_qantar, 17/04/2013 18:32:



non disegnare lune senza notti alle finestre
e non lasciare che si spostino i profili
aspettami a mezz'aria come bolla e non sparire
io, mi curerò dell'alba









le bolle sono fatte per svanire
se avessi sogni ancora da sparpagliare
potrei crederti ma stasera le lune
hanno cuori fumè



al_qantar
giovedì 18 aprile 2013 10:44


oh i cuori!
parli di quei meccanismi strani che hanno confuso il mondo?
pensavo a quei millimetri fra noi
dove si scontrano bellezza e livido
nelle imponenti vesti dei giochi
col caffellatte addosso
ah, quanto male adesso in quelle risa



al_qantar
giovedì 18 aprile 2013 10:48
Re: Re:
Francesca Coppola, 18/04/2013 10:17:



ecco! hai visto che bella ispirazione? ci sento tanta spontaneità, i controcanti (una volta m'insegnarano) servono anche un po' a questo, a spezzare le barriere...







sono d'accordo e contento Fra, la comunicazione è fondamentale.
"come gnomo in una favola" bella davvero questa analogia doppiamente magica...


fabella
giovedì 18 aprile 2013 11:08
birbanti mi avete convinta. provo a buttarmi nel doppio LOL


garofano a., 18/04/2013 08:05:


Aspetterò nell'alba
come gnomo in una favola
spezzerò la trama del rimpianto
alzerò argine ai confini della notte
per darti brezza sulla pelle
mi piaci scompigliata sai




è d’oro il colore dell’alba
polvere sui capelli, quando
mi versi il rimpianto alla bocca
come cogliessi la notte
che avevi steso ai miei piedi



fabella
giovedì 18 aprile 2013 11:27
Re:
Francesca Coppola, 18/04/2013 10:15:

Buongiorno miei cari!
grazie Dani, mi sento un po' rinata... è da un po' che non scrivevo...
perchè non dilungarti in questa sede? avrei piacere di sapere anche io...





Buon giorno a te, mia cara. Sono felicissima del tuo entusiasmo rinato. E certa che al_ti accompagnerà con tanta costanza. Come faccio anch'io del resto, nei passaggi intermedi, ma con troooooppa lentezza.

Il fatto è che sono arrabbiata perché io invece, vivo degli entusiasmi lampo. Ogni volta mi dico: sì questa è la scrittura destinata a durare tanto tempo. Ma regolarmente mi ritrovo ad abbandonarla dopo massimo una decina di testi. Sta cosa mi succede da un bel po'. Succede che dopo l'exploit torno nel vuoto e per continuare a scrivere devo "pensare". Con la conseguenza che la scrittura non risulta più spontanea e ho l'impressione di ostinarmi a replicare la me stessa del bel momento più recente.

Così, mi vedo finta e abbandono. Seguono intervalli più o meno lunghi a scoraggiarmi, a far crollare tutto, fino all'entusiasmo successivo.

[SM=g8231] Questa in breve la storia del mio tormento. Quindi cerco strade e trovo strade, ma i rubinetti restano sempre aperti per poco.
E ho l'impressione di essere un'anima in pena, che non riesce a trovare la sua identità, quella più profonda [SM=g8113]

Grazie a te, per l'interessamento e l'attenzione [SM=g2834784]
garofano a.
giovedì 18 aprile 2013 11:36
Si fa chiara l'aria
il mare non risponde s'è calmato
solo il tuo profilo al vento
ondeggia ferma la passione
un battito è saltato
lo hai sentito?
ggiacinto
giovedì 18 aprile 2013 11:39
...beh...ci provo anch'io... [SM=g8265]

e la notte arresa
ai volti colmi di luna
afflati d'argento alle
braccia attorte d'ombra

silenzio all'alba
in fuga dal sole
ad occhi chiusi
prima che soprenda
la pelle rosa di un bacio.

fabella
giovedì 18 aprile 2013 11:47
mi sei toccato, speedy gonzales

[SM=g8265]
garofano a., 18/04/2013 11:36:

Si fa chiara l'aria
il mare non risponde s'è calmato
solo il tuo profilo al vento
ondeggia ferma la passione
un battito è saltato
lo hai sentito?



ho sentito che hai chiamato il mio nome
l'hai fermato sull’onda con le dita
e aperto il mare, come nei miracoli
al fiato sottile, al riposo
ai mille capelli che scorri
tra le mani


fabella
giovedì 18 aprile 2013 11:55
oh no! 2 speedy gonzales nooooo....
ggiacinto, 18/04/2013 11:39:

...beh...ci provo anch'io... [SM=g8265]

e la notte arresa
ai volti colmi di luna
afflati d'argento alle
braccia attorte d'ombra

silenzio all'alba
in fuga dal sole
ad occhi chiusi
prima che soprenda
la pelle rosa di un bacio.





questo arrendere la notte
così infuriata sulla pelle
così affilata, alla tua ombra
calda come il sole

è il silenzio che l'accende
la fessura della persiana
come il tuo bacio che scioglie
il mio buongiorno


pffffiuuuu!!!! [SM=g8139]
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