(qui il vento ha sparpagliato di brutto)

(certe cose le trascrivo perché ho chiamato diario, questi frammenti che sto pubblicando. abbiate pietà)







è il tocco tra i capelli che parla
di assoluto; il non tempo
che insinua vera, la BELLEZZA



(seguono stralci da un libro di poesie di Claudio Moica, che mi è stato lasciato da leggere per esprimere un personale giudizio. con questo non intendo tediare…)


si diceva del sonno, del mare
tranquillo che torna di sera
quando il giorno abbassa
la sua saracinesca e piomba
di silenzi, volti all’addio

(come si diventa amici
all’ultimo giorno)



san Giovanni raccoglie la spina
e tu pungi la carne che resta
benedetta



porti il nome come una decisione
quasi un merito esclusivo, senza
mai ringraziare chi lo scelse

-a cena a “lu Nìbaru”

chissà mai come balla Morisette
con la maglietta rosa e tutti
quei baci intorno

lascerà un segno nel sole
Morisette a forma di angelo
con la coda nei capelli
con la bocca appiccicosa
al chupa chupa