(sei acqua cadere di rosso)

sei lì appena incisa nel fumo ordinato di un ricordo
con tutte le mani che ti lasci attraversare lungo la valle dei cuscini
a ridosso della sera subito vicina subito luna

sei acqua liberata miele improvviso cadere di rosso tra i capelli

il verso scorre sopra un tempo immobile come il vociare delle foto
attorno al palo solitario dei silenzi saturi dell’incoerente spiegazione
unico totem che non ammette salmi ché dal niente nasce niente

risuona a lato, un tocco di gelsomini variante di un nodo che stringe

lascia ancora -ti prego- quelle tracce che non si possono fraintendere
perché io veda il battito ed il numero perché mi senta addosso
tutti i tuoi colori e le riserve che aprimmo prima del crocicchio

...E qui mi siedo. Grazie!

...una qualità di al_qantar, il verso lungo che scorre, non inciampa, non s'inceppa, è pulito, fresco...

un piacere leggerti!

Grazie Rosso e Salvatore.
Mantenere il verso lungo senza inciampi non è certo facile ma mi ci sto abituando. Tutta una questione di musica.
Proporrò il verso superlungo, ci rischio la faccia ma tanto qui siamo in famiglia.

Grazie ancora