-senza titolo-

apporto all'ultimo istante
le modifiche dell'ultimòra
carezzando con le suole
la spuma delle cose leggere

gravito, nell'afasia che Mi dimostra
come una letteraria rivolta
del possibilismo

armato di mani

mi taglierò la faccia
di una forma nuova,
meno figurante

in verità smetterò di poetare
forse mi darò all'acqua calma
che dalle fontane dei miei occhi
si riversa nei palmi,
e mi dice di te

-ruberei il soffio,
così facile da perdere,
sigillandolo fra gli organi
come un'embolia-


sono un avanzo di occasione
il minore dei fratelli senno
nella mia carne si gioca
la guerra della dappocaggine
e sento costruirmi dentro
i cannoni e le mura

-le mie dita falciate d'inetto
non colgono più nessun fiore-

in verità smetterò di poetare
forse mi darò all'acqua calma
che dalle fontane dei miei occhi
si riversa nei palmi,
e mi dice di te


quasi, quasi sottoscrivo

Poesia profonda e partocolarmente sentita ed ispirata
Complimenti a te