Mi ricollego a questa discussione per un breve ricordo, anche se vado OT:
il 2 ottobre scorso avevo scritto.
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Dal 1944 al 1946 ci fu una vera e propria guerriglia con un notevole numero di morti da entrambe le parti, uccisi spesso in modo bestiale, come otto carabinieri sgozzati!
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Ho scoperto solo oggi che proprio in quei giorni la Gazzetta ufficiale
www.gazzettaufficiale.biz/atti/2016/20160262/16A07877.htm
riportava la concessione a questi otto carabinieri della medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri alla memoria.
E che memoria, sono passati 71 anni!
Per tutti la stessa motivazione
«Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, nel corso di un servizio perlustrativo, unitamente a altri militari, non esitava ad affrontare un soverchiante numero di fuorilegge, appartenenti a pericolosa banda armata. Fatto segno a proditoria azione di fuoco, replicava con l'arma in dotazione, dopo aver trovato rifugio all'interno di un fienile, resistendo strenuamente sino al termine delle munizioni, allorche' veniva catturato. Costretto a marcia forzata nell'agro Nisseno per 18 giorni, sottoposto ad atroci sofferenze fisiche, ininterrotto digiuno e vessazioni, veniva, infine, barbaramente trucidato. Chiaro esempio di elette virtu' militari e altissimo senso del dovere». - Ex feudo Nobile, agro di Gela (Caltanissetta) - Ex feudo Rigiulfo, agro di Mazzarino (Caltanissetta), 10 - 28 gennaio 1946.
Pur nella retorica che riempie tutte le motivazioni dei decorazioni al valore, è una descrizione viva di un tragico momento della storia patria, che si è preferito dimenticare!