24 Giugno 1981

ggiacinto
venerdì 30 maggio 2014 16:04
Questo riguardo al tema dei poeti perdenti....

-2014-

si fa presto a non comprendere
luce che bacia mentre la schiena si piega gelida
i giochi da smontare per saperne l'anima
pareti imbrattate di pece, ramanzine
se la faccia mostra solo occhi e denti bianchi
quando la solitudine è un vestito nuovo così indossato
dalla finestra osservo stralci di vita non concessa
la bagarre per un aquilone, l'odore di fatica estesa
spiega il dovere più dell'austero tramonto
una discesa ripida che non prova le mie ossa
rimane il dubbio di chi mi nascose al mare
e pretese ferma astensione
poi rimbocchi gomiti ancora freschi
quando il cielo non ha pudore
ed è vezzo sorridere come bambole di pezza
testa in giù contro il muro

al decimo anno gravano silenzi
osservo il dolore quei rivoli di cera
degli estranei festosi intorno a un soffio
incartati del carminio peggiore
il più gradito presente è un pastello nero
ritrae alberi spogliati da quotidiane nevrosi
colombe bianche ed elefanti accigliati
trapezisti con le stelle magia di un cerchio
un cameriere snob serve del vino a Giuseppe
nel fienile di una stalla germogliano ciliegi
prati grigi e donnine senza polsi

in quel furgone abbandonato vicino al fiume
una preghiera bagna ogni angolo e mossa
chiedo ancora delle mie carni
barattate con un pò d'aria.


fabella
venerdì 30 maggio 2014 17:33
sono entrata con l'intenzione di scrivere un gran commento, invece... mi sono bloccata. questo è un pezzo che si commenta da solo. aspettavo lo pubblicassi, per far sì che fosse anche un po' mio. ne ho parlato in privato con un caro amico e l'ho messo in attesa di poterlo leggere. chissà che domani sera lo commentiamo insieme. che se succede, poi ti riferisco [SM=g3227796]
ggiacinto
venerdì 30 maggio 2014 17:54
Grazie Fabella! Spero di leggere presto i vostri commenti che mi aiutano sempre a capire di più...

[SM=x2823269]

garofano a.
sabato 31 maggio 2014 13:26
Bellissima, a me che non amo le poesie lunghe ( forse perchè non ne sono capace di scrivere ) mi ha ipnotizzato fin dal primo verso, intensa non ti da attimi di tregua, non ho consigli perchè questa secondo me non ne ha bisogno è perfetta, stai diventando veramente grande, ma di questo non ho mai avuto dubbi.

Ciao Pino [SM=x2823269]
fabella
domenica 1 giugno 2014 11:04
ecco quello che ti avevo annunciato. come dico alla fine siamo andati, con l'analisi, oltre l'impatto positivissimo delle prime letture, cercando di scovare quello che secondo noi frena un po' certi passaggi sublimi del tuo testo. ma anche parlando liberamente delle caratteristiche positive e negative nel tuo modo di affrontare la revisione di alcuni testi. pur tenendo conto di questa carrallata di pensieri e sensazioni liberissime. il fatto è che se tu conosci quello che ti può penalizzare, riesci poi a controllare la scrittura anche quando è così libera. insomma, abbiamo affondato il dito in quelle che consideriamo le piccole piaghe di questa tua poesia. spero abbia per te qualche utilità. e non mancare di tener presente, opposte alle piccole piaghe, la marea di cose belle che ci abbagliano della tua poesia e di te, come persona [SM=g2834784]

ecco la conversazione, dove a'c sta per amico caro. gli è piaciuto essere definito così [SM=g8231] lui è solo un lettore del forum. ma quando ci sentiamo parliamo un po' delle pubblicazioni e talvolta, quello che ci diciamo lo trasmetto nei miei commenti. qui ti assicuro, anche se ho tagliato pezzi del tutto influenti, c'è la massima sincerità. non abbiamo costruito assolutamente nulla, in funzione di rendere pubblica la conversazione...


[…]
[2.03.35] a’c: veniamo a ggiacinto
[2.03.41] fabella: sì
[2.05.01] a’c: ho notato che cresce giorno per giorno
[2.05.12] a’c: ed è piacevole leggerlo
[2.05.16] fabella: sì, ma lui fa tesoro di tutto
[2.05.20] a’c: sì
[2.05.23] a’c: vero
[2.05.38] fabella: vedi anche alle poesie che sto mettendo in evidenza
[2.05.44] fabella: è una spugna
[2.05.49] a’c: da quello che vedo è una persona sensibile ed intelligente
[2.06.04] fabella: e anche tanto umile
[2.06.07] a’c: il suo scritto mi piace davvero molto
[2.06.25] a’c: anche se in alcuni punti è di difficile lettura
[2.06.45] a’c: anche lui ha qualche ingenuità
[2.07.07] fabella: sì, qualcosa si trascina
[2.07.11] a’c: e questo testo in particolare presenta alcuni passi che non sono proprio facili
[2.07.34] a’c: nel senso che non scorrono in alcuni punti
[2.10.46] a’c: ti sottolineo una ingenuità
[2.10.54] a’c: dammi solo il tempo di trovarla
[2.11.51] a’c: uno credo sia questo, almeno per me: "la bagarre per un aquilone"
[2.12.08] a’c: smorza il ritmo quel francesismo
[2.12.32] a’c: ritrae alberi spogliati da quotidiane nevrosi
[2.12.53] a’c: a che servono le quotidiane nevrosi
[2.13.16] fabella: ma anche l'austero tramonto
[2.13.42] a’c: insomma cose così, che in piccolissima parte concorrono a non rendere perfetto un testo che sa di magia
[2.14.06] a’c: piccolezze importanti
[2.14.41] fabella: a volte mi pare che la scrittura lo sovrasti
[2.14.56] fabella: mette molto impeto. che se poi tieni lì il testo e lo rileggi dopo un paio di settimane, le trovi da solo le ingenuità
[2.15.16] a’c: questo per esempio è stupendo, ma trovo ci sia qualcosa che blocca la completezza dell'immagine
[2.15.18] a’c: rimane il dubbio di chi mi nascose al mare
e pretese ferma astensione
[2.15.29] a’c: quel ferma astensione---
[2.16.02] fabella: eh sì, contrasta troppo col verso precedente fluidissimo
[2.16.06] a’c: sì
[2.16.58] a’c: insomma davvero notevole il testo, ma deve imparare ad eliminare certe situazioni abusate e ridondanze negli aggettivi
[2.17.20] a’c: come le colombe "bianche"
[2.17.37] fabella: sì... rileggendo come legge i testi degli altri
[2.17.54] fabella: hai notato come ha sistemato un testo di garofano
[2.18.10] fabella: gli ha sciolto tutti i nodi
[2.18.14] a’c: sì
[2.18.18] a’c: è stato perfetto
[2.18.21] fabella: e deve farlo anche nei suoi
[2.18.37] a’c: è difficile operare sui propri testi
[2.18.55] fabella: ma infatti. bisogna estraniarsi, lasciare passare un po' di tempo
[2.19.02] a’c: perché un elefante dovrebbe essere accigliato?
[2.19.47] fabella: eppure questa immagine mi è piaciuta.. devo rivederla nel contesto
[2.20.07] a’c: ma te l'ho detto, il testo è notevole
[2.20.45] a’c: ma non è stato capace di riguardarlo in maniera oggettiva come fa con gli altri
[2.21.07] fabella: poi succede sempre che dici: ma questa cosa l'avevo scritta io? ecco sarebbe quello il momento per intervenire. quando il testo non è più tuo
[2.21.20] a’c: esatto
[2.21.48] fabella: lo chiamano il lavoro del poeta :D
[2.21.54] a’c: :D
[2.22.14] a’c: poi rimbocchi gomiti ancora freschi
quando il cielo non ha pudore
ed è vezzo sorridere come bambole di pezza
testa in giù contro il muro
[2.22.21] a’c: tu guarda questo che meraviglia
[2.23.49] fabella: sì, una meraviglia
[2.26.34] fabella: comunque estraggo il succo della conversazione e glielo metto a commento. mi ha scritto sotto un'altra poesia che gli ho commentato
[2.27.04] fabella: che lui adesso ha meno paura di parlare dei suoi sentimenti
[2.27.21] fabella: però vedi, le metafore che hai citato
[2.27.34] fabella: sono ancora il residuo di quella paura
[2.27.48] a’c: infatti quello che intendevo
[2.28.02] fabella: e lì si aggroviglia
[2.28.15] a’c: se lo si commenta bisogna avere molta delicatezza
[2.30.27] fabella: comunque, nulla di ciò che abbiamo detto è diretto ai suoi contenuti intimi. questa conversazione gliela faccio leggere, anche perché vedi, dice che gli servirà per capire forse quello che abbiamo cercato di capire anche noi, analizzandola un po’ oltre l’impatto molto positivo delle prime letture.
[…]


[SM=g8139]
ggiacinto
domenica 1 giugno 2014 11:31
Grazie davvero a entrambi! E' bello sentirvi commentare soprattutto sui punti più deboli, dove il mio impeto trascina ancora la mia ingenuità. E' vero, sono impetuoso, ma per me stesso non riesco sempre a riconoscere l'errore quando sento che mi completa per difetto, quindi lo lascio così, lì dov'è (mi fa sentire meno costruito, ma forse è un difetto se viene letto così). Rimane il dubbio di chi mi nascose al mare e pretese ferma astensione, in questo caso la secondo parte del verso vorrebbe tagliare la prima, e la bagarre per un aquilone, è forse una delle immagini che amo di più ahahah. Riguardo agli alberi spogliati da quotidiane nevrosi e agli elefanti accigliati, sono soggetti che io stesso disegnavo spesso, insieme ai trapezisti, e al presepe che immaginavo, dove c'era un cameriere che offriva vino a San Giuseppe, oppure le donnine senza polsi fuori dalla stalla. Come dire, ho descritto solo le immagini del mio album da disegno di quando ero bambino, senza conoscere esattamente il loro significato.

La vostra è un'analisi molto, molto costruttiva, di cui farò tesoro.

[SM=x2823269]

fabella
domenica 1 giugno 2014 11:50
Re:


la data ci aveva fatto capire che c'eri dentro tu da bambimo e il mio caro amico, aveva intuito che quelle immagini potessero contenere dei ricordi molto intimi. per questo mi ha raccomandato delicatezza. ma io so che con te non c'è nessun problema e ho preferito che tu leggessi la conversazione senza tagli


ggiacinto, 01/06/2014 11:31:

per me stesso non riesco sempre a riconoscere l'errore quando sento che mi completa per difetto, quindi lo lascio così, lì dov'è (mi fa sentire meno costruito, ma forse è un difetto se viene letto così)



sostengo, per esperienza personale, che bisogna imparare anche a scrivere non costruito... pensa alla recitazione naturale. e a quanto studio c'è dietro per poterla ottenere. la leggerezza è sempre l'obbiettivo più difficile e lontano da raggiungere quando vogliamo parlare di arti
ggiacinto
domenica 1 giugno 2014 13:43
Si Fabella, è la leggerezza che vorrei ottenere e a volte è davvero difficile, quando si vuole salvare quell'ingenuità più di ogni altra cosa perchè è l'unica condizione che può tenerci svegli, ad occhi aperti.

...ma procediamo e andiamo avanti per cercare nuove formule che le diano finalmente giustizia...

[SM=g8335]

fabella
domenica 1 giugno 2014 14:27
allora devo svelarti un segreto. affinché le immagini care si possono mantenere ed alleggerire attraverso il contesto. il tutto non certo riferito solo a questo testo, ma così, per continuare la ricerca. sono letture ed ascolti che ti voglio consigliare, per ora in privato. poi non dirmi più nulla, mi accorgerò se la cosa ti è stata utile... [SM=g8231]
ili@de
mercoledì 4 giugno 2014 12:32
Ad averci un po’ di tempo, mi piacerebbe commentare alcuni testi che ho letto in questi ultimi giorni.
Il problema è che quel tempo non ce l’ho ed allora mi limito a leggervi e ad assaporare le perle che riuscite a comporre.
Ho letto questo con attenzione una, due, tre, quattro, cinque e forse sei volte, ed ogni volta mi rivela una sfumatura nuova, qualcosa che in precedenza mi era sfuggito.
All’inizio, pur ammirandone la struttura “potente”, non ho avuto la percezione immediata del suo contenuto. Le letture successive (quando un testo mi colpisce non mi limito ad una sola lettura), mi hanno dato modo di rilevare quella delicatezza inizialmente non proprio evidente.
Non credo ci sia molto da aggiungere al commento di fabella. Lei ed il suo amico credo abbiano carpito l’essenza di questo testo “importante”.
Sono assolutamente d’accordo quando entrambi affermano che a versi di tal fatta ci si debba rapportare con un profondo rispetto per i contenuti. Cionondimeno suggerimenti atti a migliorarne l’incisività e renderlo più scorrevole credo siano sempre auspicabili (soprattutto se rivolti a chi di questi suggerimenti sembra fare buon uso). Per questo motivo ho trovato originale, ma anche utile che fabella abbia pubblicato una chiacchierata informale tra amici che aveva per tema il commento al tuo testo.
Sono certissimo che , rileggendolo a distanza di qualche giorno ti accorgerai di come si possano rivedere alcuni passaggi e renderli più uniformi e fluidi.
Per il resto posso farti solo i complimenti per la tua scrittura sempre piacevole, mai banale.
ggiacinto
mercoledì 4 giugno 2014 13:35
Grazie Ili@de, si, rileggendo a distanza di tempo si trovano i nodi da sciogliere, dopo che è passato il coinvolgimento emotivo di un testo, già notato l'obrorio delle colombe bianche [SM=g8265]. Ho trovato interessante il tema proposto su un altro forum di poesia, i poeti perdenti (a parer mio vittoriosi), e l'ho sviluppato così. Riguardo alle metafore, forse bisogna fare più attenzione, perchè siano meno fraintendibili, ma l'errore è stato limitarmi a descrivere ciò che vedevo senza preoccuparmi dei loro effetti alla lettura.


[SM=x2823269]


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