42 e Io parlavo con i cigni

ggiacinto
martedì 20 gennaio 2015 15:47

42. 2013

non trovo altro
che un canto inadeguato
m'inclino al passo
mi ostino al verso
provo mosse alle mani
e imparo a farne silenzio
corro dietro l'angolo
con la faccia al muro
bianco, più del solito
in castigo ho facile sorriso
orecchie lunghe

un raglio infinito.

Io parlavo con i cigni. 2015

ho paura dei randagi senza padrone
spogliano l'infanzia ringhiando
e detesto anche i matti
non demordono e si avvicinano
quando resto solo vicino a una fontana
e parlo con i cigni bianchi.

fabella
venerdì 23 gennaio 2015 08:38
Re:



sono partita in quarta con la lettura senza far caso alle date. ma ho sentito una sfumatura di diverso nel linguaggio tra i due testi, che la data ha confermato. ma è incredibile il filo dell'angoscia che crea continutà

mi colpisce il bianco che ritorna, dal muro che riflette le orecchie d'asino, al saper parlare con i cigni bianchi

sempre mondi immensi nelle tue poesie [SM=g8335]
ggiacinto
venerdì 30 gennaio 2015 12:26
Si Fabella, è il destino di alcuni l'incapacità di percepire l'inutile della vita (intesa erroneamente come ignoranza) quando basterebbe cogliere l'essenza delle cose.

[SM=x2823269]


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