6 agosto, giovedì

fabella
sabato 5 settembre 2015 09:11

eppure qui, ci starei interamente

aprirei la casa nell’altra casa
per percorrerle tutte da dentro
contando le uscite
e tutte da fuori contando le entrate
aprirei le cantine e le legnaie e i garage
e le lavanderie. chiuderei portoni
i bagni, le scale, le vetrate
che danno alla valle la luce dei vetri
e poi la tolgono, e poi la danno

nei cesti l’odore del bucato
i colori dell’orto e i pigmenti
dell’ocra, dell’amaranto
del turchese, del nero

che metterei sul quadro per la tua stanza

cripaf
sabato 12 settembre 2015 20:48
Re:
fabella, 05/09/2015 09:11:



che metterei sul quadro per la tua stanza





Mi piace questa tua ma la scarsissima conoscenza della tua poetica mi potrebbe fuorviare. Intanto il titolo: 6 agosto che rimanda -a meno di una strana coincidenza- a quel 6 agosto del 1945. Ma qui credo che non si voglia commemorare l’evento più tragico del secolo scorso, quello che portava l’uomo moderno a prendere coscienza del potenziale di distruttività planetaria appena raggiunto.

Tutto mi lascia pensare che quel fatto sia preso a metafora dell' annullamento: una conta infinita di entrate ed uscite, di luci e di ombre con cui la persona del quadro si identifica ed in cui l’atto finale di presenziare una stanza –forse la vita -diventa unico senso possibile.

Potrei altresì pensare ad una responsabilità di chi in quella stanza vive e considerare la metafora come il risultato di una rapporto a due. Opto invece per una messa a nudo di sé stessi di fronte all’altro, universalmente inteso, in un gioco di specchi infranti per sempre- così mi giunge la precisazione del giovedì attuale rispetto a quell’infausto lunedì in cui brillò il nuovo sole su Hiroshima-.
ciao franco
ggiacinto
domenica 13 settembre 2015 01:16
Che bellezza! - E non aggiungo altro... [SM=g8265]


ah

fabella
lunedì 14 settembre 2015 08:19
Re: Re:
cripaf, 12/09/2015 20:48:



Mi piace questa tua ma la scarsissima conoscenza della tua poetica mi potrebbe fuorviare. [...]




ciao Franco. grazie per il commento che legge tra le righe di questo mio umilissimo scritto e fa riaffiorare diversi, possibili significati profondi. il gioco di specchi, il mio amato effetto Droste che si infrange a causa di una data. questo mi piace di brutto... l'eterno presente vs la convenzione umana del tempo

e tutto letto in questa mia ricerca della parola umilissima, nell'esigenza di scrivere ogni giorno per stimolarla (la data è quella di un diario), nella mia forza/debolezza di usare la realtà quotidiana come metafora. non contemplando quella visionaria, "canonicamente" poetica

[SM=x2823269]
fabella
lunedì 14 settembre 2015 08:19
Re:
ggiacinto, 13/09/2015 01:16:

Che bellezza! - E non aggiungo altro... [SM=g8265]


ah





[SM=g7542] [SM=g7542] [SM=g7542]
... e non aggiungo altro!
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