macrino
giovedì 16 luglio 2020 08:50
Sere estive d’un tempo: brusio
di grilli nei campi, come pioggia fina.
Le ombre in intrecci, scintillio
di lucciole, quali astri sulla collina.

Le sfingi sui vilucchi. D’un tratto
un alito glauco, il lampo su pendici
strisciate di raggi occidui. Rarefatto
silenzio… Ahi, perduti giorni felici!

Ascoltavo la voce dei ruscelli
in note briose, trasparenti;
lassù le costellazioni, vascelli
nell’azzurro tra onde opalescenti.

Nubi di sensazioni soavi
in flussi tra il cuore e il futuro,
quando ti amavo e mi amavi.
Oggi è tutto smorto, inerte, scuro.

Dov’è la loggia sotto il pergolato
e le risa in echi degli amici?
Spente le voci, muto il passato.
Oggi siamo soli, vuoti, infelici.
fabella
giovedì 16 luglio 2020 11:44

non riesco a individuare uno schema metrico nelle quartine, o forse tu non lo hai cercato, nonostante le rime.

a tratti la poesia non è per tutti, date le scelte lessicali

macrino, 16/07/2020 08:50:



Le sfingi sui vilucchi. D’un tratto
un alito glauco, il lampo su pendici
strisciate di raggi occidui. Rarefatto
silenzio… Ahi, perduti giorni felici!




oltretutto senza richiami nelle altre strofe, queste ricercatezze non si sostengono.

sul tuo genere poetico non mi esprimo. a ognuno il suo, ci mancherebbe [SM=g2829698]

macrino
venerdì 17 luglio 2020 21:43
Ha una metrica l'infelicità? Se l'ha, è zoppicante, stentata. Guardiamo il dolore, il suo nero abissale: il resto non ha grande rilevanza.
fabella
sabato 18 luglio 2020 07:16

allora perché hai avuto una cura minuziosa per la rima? ha una rima perfetta l'infelicità?
Falkenna
sabato 18 luglio 2020 12:39

Macrino, secondo me nel suo complesso la poesia dice molte cose, ma

non so se le dice in modo che io (lettore) le riesca a sentire.

L'infelicità si capisce, le espressioni sono forbite, a volte anche

troppo: una espressione troppo ricercata mi fa soffermare, mi

colpisce, ma mentre penso alle sfingi sui vilucchi mi perdo il

sentimento.

Ora chiediamoci: cosa vogliamo quando proponiamo una poesia agli

altri? Vogliamo solo dei testimoni della nostra bravura? Può

essere, non è vietato. Vogliamo lasciare traccia del nostro momento

di pathos? Idem, è una cosa accettabile, chi lo nega.

Oppure vogliamo che il lettore provi per un istante quello che

abbiamo provato noi, o meglio, entri in risonanza con il nostro

sentimento provando un sentimento tutto suo nato dalle nostre

parole?

Ti sto proponendo la mia idea di poesia come qualcosa che non

solo esprime, non solo comunica, ma anche agisce su chi legge.

Altrimenti è una descrizione, anche se una bellissima, dettagliata,

elegante descrizione. Però è solo la mia idea, e non so nemmeno se

io stessa ci riesco. Spero di non averti contrariato.

A presto rileggerti!

🌿





Thello
sabato 18 luglio 2020 23:49
Trovo un grande precipitare della poesia rispetto al blog che indichi in calce. Forse che la cultura non sia direttamente proporzionale al talento poetico. Scusami, ma la penso così.
fil0diseta
domenica 19 luglio 2020 06:44
Re:
Thello, 18/07/2020 23:49:

Trovo un grande precipitare della poesia rispetto al blog che indichi in calce. Forse che la cultura non sia direttamente proporzionale al talento poetico. Scusami, ma la penso così.



Thello, sono costretta (per questa volta simpaticamente) a farti un piccolo richiamo sull'allusione al talento. messa così non è gentile. questo è un laboratorio dove tutti possono migliorare ed arrivare a scrivere ottime cose. siamo qui per passione e predisposizione. nessuno pensa, né di sé, né di altri di possedere grande talento. forse solo di coltivare quel poco che abbiamo e vedere dove ci porta.





Thello
domenica 19 luglio 2020 22:46
Riconosco di avere usato parole sbagliate. Chiedo scusa.
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