A 90 gradi

-2015-

la bandiera della pace, insieme ai suoi colori
è nel cesto dei panni sporchi,
attento a distinguerla dalla mia pelle
dal biancore ansimato la sera prima
lercio d'abbracci, un fiato qualunque
io non voglio la pace, basterebbe il silenzio
perchè un grido non sia reclame
una macchia vistosa da ritrattare domani
se la giustizia brama risposte proficue
nutrimento eccelso di prestigiatori e acrobati

unto della libertà che ancora degno
le parole sono rivoli alle labbra
latte di mandorla, un morso fortuito
di coscienze troppo dolci incollate al petto
e quasi accorto dell'inganno necessario
siamo anime travisate
in bocca abbiamo carne che confonde
mi resta vivo il sogno di esser candido
strizzato nelle acque più roventi
espulso dal nostro respirare.

Ooh ... segnalo refuso, è distinguerla e non stinguerla. Grazie Fabella, quando puoi...

Mi colpisce l'attenzione la prima strofa in particolare. Ma il tuo stile ormai lo sai che mi attrae.

Bye


C.