anumamundi.
lunedì 18 maggio 2009 23:55
Non chiedere come io sappia di te, dolce signora.
Di come possa avere nella mente il volto, il
tuo sorriso di bambina e quei tuoi gesti calmi ed aggraziati.
Non t’ho mai vista o mia signora;
né mai ho accarezzato i tuoi capelli o
annusato il profumo inossidabile del tempo
sopra le tue spalle.
E se qualcuno chiede dove t’ho incontrata
risponderei attraverso gli occhi dell’amore o
forse dentro a un sogno coltivato a lungo e mai sopito.
Dove riponi ora le tue trine e quelle vesti che
ricamavi quando l’alba si allungava sopra l’orizzonte
ed una mano premurosa vegliava su di te e sui tuoi giorni?
Non ho mai chiesto nulla,
per vergogna o per riservatezza;
e ora di te restano solo immagini e
le carezze dei tuoi ”amarcord”
che riportavano alla bassa d’altri tempi
ed ai tuoi anni verdi.
Erano tracce che a volte impreziosivano la sera e
lasciavano sospiri e silenzi ad avvolgere ogni cosa.
Addio vecchia signora, ti ho conosciuta poco e di riflesso,
ma, per quel poco, dimorerai per sempre nei ricordi.