A mia figlia

lastrega65
mercoledì 21 marzo 2012 12:01
Non eri nulla ancora
eppure già intrecciavi i raggi al sole
nello sciogliersi dolce del pronunciarmi madre

Ancora appesa al cielo ti cullavo dentro
e ci univa quel dondolare piano d'ombra
che sfiorava il tuo profilo sopra il muro
a immaginarti bella a immaginarti mia

Ora che il vento di marzo ti slega i capelli
e sono ventidue le primavere insieme
sempre più m'incanta quel mare d'Africa a danzarti gli occhi
e le rocce della Sardegna colte a mani piene
riconosco l'eco di ogni donna che di azzurro ti colora
e mi resta della doglia solo il canto amore mio.


fabella
giovedì 22 marzo 2012 02:43
Re:
lastrega65, 21/03/2012 12.01:


Non eri nulla ancora
eppure già intrecciavi i raggi al sole
nello sciogliersi dolce del pronunciarmi madre

Ancora appesa al cielo ti cullavo dentro
e ci univa quel dondolare piano d'ombra
che sfiorava il tuo profilo sopra il muro
a immaginarti bella a immaginarti mia

Ora che il vento di marzo ti slega i capelli
e sono ventidue le primavere insieme
sempre più m'incanta quel mare d'Africa a danzarti gli occhi
e le rocce della Sardegna colte a mani piene
riconosco l'eco di ogni donna che di azzurro ti colora
e mi resta della doglia solo il canto amore mio.





Perdona se cambio l'incolonnatura dei testi al centro per leggerli, ma devo avere sott'occhio anche l'armonia grafica dei versi, come per lo più si leggono nel cartaceo.

Detto questo, penso che parlare delle madri e dei figli in poesia, sia una delle cose più difficili. Perché difficile è mettere a nudo, metterci a nudo, quando dietro c'è un legame così intimo.

Tu hai scelto il modo più idilliaco, e ti capisco dopo aver visto la foto di tua figlia. Complimenti davvero [SM=g7831]

Io mi sento abbastanza lontana da certi versi, ma riconosco che tolti quelli rimane del buono. Ci provo... [SM=g8139]


ci univa quel dondolare piano d'ombra
sfiorando il tuo profilo sopra il muro
a immaginarti bella, ora che il vento
ti slega i capelli, sempre più m'incanta
quel mare d'Africa a danzarti gli occhi
le rocce della Sardegna colte a mani piene
e riconosco l'eco di ogni donna
che mi resta doglia solo nel canto


ho tolto i primi 4 versi che mi perlimevano troppo, quei raggi di sole intrecciati mi fanno pensare alle criniere dei minipony e anche la culla appesa al cielo sa di cartone animato. ci tengo a dirtelo perché sia indotta a sviluppare il tuo spirito autocritico nella rilettura, fino ad imparare a rinunciare a tutte le immagini che ti possano ricondurre a cose che sono creazioni d'altri e di conoscenza diffusa. comprese le primavere associate agli anni


ricordo comunque sempre che questo è il mio punto di vista, sviluppato attraverso la mia esperienza. speriamo di sentire quello d'altri [SM=g8231]


[SM=x2823269]
lastrega65
giovedì 22 marzo 2012 11:15
Re: Re:
fabella, 22/03/2012 02.43:




Perdona se cambio l'incolonnatura dei testi al centro per leggerli, ma devo avere sott'occhio anche l'armonia grafica dei versi, come per lo più si leggono nel cartaceo.

Detto questo, penso che parlare delle madri e dei figli in poesia, sia una delle cose più difficili. Perché difficile è mettere a nudo, metterci a nudo, quando dietro c'è un legame così intimo.

Tu hai scelto il modo più idilliaco, e ti capisco dopo aver visto la foto di tua figlia. Complimenti davvero [SM=g7831]

Io mi sento abbastanza lontana da certi versi, ma riconosco che tolti quelli rimane del buono. Ci provo... [SM=g8139]


ci univa quel dondolare piano d'ombra
sfiorando il tuo profilo sopra il muro
a immaginarti bella, ora che il vento
ti slega i capelli, sempre più m'incanta
quel mare d'Africa a danzarti gli occhi
le rocce della Sardegna colte a mani piene
e riconosco l'eco di ogni donna
che mi resta doglia solo nel canto


ho tolto i primi 4 versi che mi perlimevano troppo, quei raggi di sole intrecciati mi fanno pensare alle criniere dei minipony e anche la culla appesa al cielo sa di cartone animato. ci tengo a dirtelo perché sia indotta a sviluppare il tuo spirito autocritico nella rilettura, fino ad imparare a rinunciare a tutte le immagini che ti possano ricondurre a cose che sono creazioni d'altri e di conoscenza diffusa. comprese le primavere associate agli anni


ricordo comunque sempre che questo è il mio punto di vista, sviluppato attraverso la mia esperienza. speriamo di sentire quello d'altri [SM=g8231]


[SM=x2823269]




grazie davvero! Non sai quanto mi sta aiutando questo lavoro fatto con te!
Il modo idilliaco è possibile adesso che non viviamo più insieme( ehehe)....no, a parte gli scherzi, c'è del vissuto dietro e ora è una magia ritrovarci entrambe serene, come forse mai prima.Detto questo si! Ho tanto materiale da riscrivere sul quale lavorare, ti riproporrò delle riscritture da qui in poi, voglio leggere con occhi nuovi alcune cose! A parte un saluto a un poeta che pubblico ora, ma davvero scritto in un attimo, ma con tutto il cuore...abbiamo perso un grande poeta, io lo conoscevo, a Pennabilli ho sempre fatto la fiera degli artisti da strada e lui non mancava mai di farsi una passeggiata tra i mille colori di quei giorno. L'orto dei frutti dimenticati era solitamente chiuso in quel week end per evitare che venisse rovinato, io e jasmine( che era piccolissima, 4 anni mi pare)lo volevamo vedere e parlando davanto al mio banchetto ci invitò, forse innamoratosi degli occhioni azzurri di jas, non so. Così la domenica verso il crepuscolo ebbi il grande onore di passeggiare con lui in quel magico luogo.
fabella
giovedì 29 marzo 2012 07:22
Che sciocca, il famoso pezzo era qui... e me lo avevi anche detto [SM=g8113] Si vade che avevo perso l'orientamento.

Rileggevo del rapporto madre e figlia che diventa sereno con la lontananza. La madre purtroppo dà per scontato il comune essere femmina, perché con una figlia è come rivedere il proprio vissuto e a volte gli approfondimenti sono vaghi. Ed è come voler servire la propria esperienza in un piatto d'argento, facendo così saltare dei passaggi indispensabili per l'esperienza altrui. E spesso si dimentica che la figlia sta vivendo tutto per la prima volta. Questo è il mio pensiero, che tendo sempre a ricercare in me le cause dei comportamenti altrui.

Contrariamente con il figlio maschio è come si vivesse tutto per la prima volta. C'è sempre la tendenza al consiglio, per carità, ma anche il contare, forse consapevole, forse inconscio che sia del padre il compito di rimettere le cose il equilibrio.

E viceversa per la figlia[SM=g2843108]




[SM=x2823269]
lastrega65
giovedì 29 marzo 2012 10:54
Re:
fabella, 29/03/2012 07.22:

Che sciocca, il famoso pezzo era qui... e me lo avevi anche detto [SM=g8113] Si vade che avevo perso l'orientamento.

Rileggevo del rapporto madre e figlia che diventa sereno con la lontananza. La madre purtroppo dà per scontato il comune essere femmina, perché con una figlia è come rivedere il proprio vissuto e a volte gli approfondimenti sono vaghi. Ed è come voler servire la propria esperienza in un piatto d'argento, facendo così saltare dei passaggi indispensabili per l'esperienza altrui. E spesso si dimentica che la figlia sta vivendo tutto per la prima volta. Questo è il mio pensiero, che tendo sempre a ricercare in me le cause dei comportamenti altrui.

Contrariamente con il figlio maschio è come si vivesse tutto per la prima volta. C'è sempre la tendenza al consiglio, per carità, ma anche il contare, forse consapevole, forse inconscio che sia del padre il compito di rimettere le cose il equilibrio.

E viceversa per la figlia[SM=g2843108]




[SM=x2823269]




purtroppo non ho avuto un padre su cui contare per mia figlia. Mio padre ne ha fatto le veci. Ma era pur sempre un nonno. Non sono stata brava a scegliere l'uomo con cui vivere la bellissima esperienza di genitore, e Jasmine ha vissuto i primi due anni all'inferno, tra mure intrise di violenza. Finchè non ho preso il coraggio a due mani. Ancora oggi mi trovo a spiare se sul viso porta i segni di quegli anni e certo che li trovo,come non potrei? Ma sono felice quando mi rendo conto che il suo essere donna è stato condizionato in positivo, nel senso che è molto più forte di quello che ero io a 24 anni. Mai dire mai, ma sono convinta che l'amore sviscerale che prova per se stessa ( a volte irritante) sia una forma di protezione, uno scudo fra quello che ha visto succedere a sua madre. ma è un discorso lungo...
fabella
giovedì 29 marzo 2012 21:04
Mi hai emozionata molto Annamaria. Non so, ma mi ostino a pensare che tra me ed i sardissardi ci siano sempre presupposti per qualcosa di molto speciale... non è in tema, ci tenevo solo a dirtelo. Per il resto lascio sciogliere questo groppo che ho in gola, poi ci torno...
[SM=g2843107]
lastrega65
venerdì 30 marzo 2012 11:23
Re:
fabella, 29/03/2012 21.04:

Mi hai emozionata molto Annamaria. Non so, ma mi ostino a pensare che tra me ed i sardissardi ci siano sempre presupposti per qualcosa di molto speciale... non è in tema, ci tenevo solo a dirtelo. Per il resto lascio sciogliere questo groppo che ho in gola, poi ci torno...
[SM=g2843107]




[SM=g2829700]
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