Ali di carta (e un vento contrario)

Versolibero
mercoledì 6 novembre 2019 05:39


Ci fu Hiroshima ed anche Chernobil
e l’11 Settembre (il più famoso)
la strage di Bologna e le altre stragi
di un lungo elenco che non riesco a ricordare
perché il dolore scappa da se stesso
e si allontana per dimenticare.
C’è il male che serpeggia in mille forme
palesemente o nei cunicoli che scava:
l’ansia si fa spazio come un verme,
e non sappiamo se il mondo vive o muore
di giorno in giorno insieme alle illusioni.

Eppure avverto un male ben più grande:
convince il cuore a non avere sogni
la mente a chiudere anche l’ultimo spiraglio;
spaccia per vero solamente il buio,
e in questo si accanisce coi poeti
nel convertirli alla maledizione,
così si sentono una stirpe intelligente:
s’inventano persino il dio del nulla
si prostrano cercando un’assonanza
tra fiele e inchiostro
e qualche analogia con gli scomparsi

…ma che ne sanno della poesia
che sfugge ai dogmi, la misconosciuta,
la cenerentola che non indossa i panni
di chi cerca il suo posto in prima fila
o lancia i suoi proclami sopra un palco
mischiando tra le carte il vero e il falso?

Ho visto un libro con le pagine dei fiori
l’ha scritto un’ape o forse una formica
nella perfetta grammatica del cielo
tra un punto ed una virgola del sole

forse c’è scritto tutto ciò che ignoro






MarcoRossi63
lunedì 11 novembre 2019 23:10
I poeti, stirpe maledetta, disegnano un cerchio con un dito e vedono all’interno l’immerso dolore dell’umanità senza che nessuno glielo chieda.
M.
cripaf
sabato 16 novembre 2019 23:04
Re:


"forse c’è scritto tutto ciò che ignoro"

eh! eh!

ciao Ros
siamo sempre qui, si va, si torna
la poesia resta. ognuno ha il suo modo di restarle fedele.
un caro saluto
franco










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