Mi chiedo
nelle bocche impagliate
in mani allungate premute sui vetri,
c’è un riflesso di sposa
i resti di un mercato
e sangue bruciato tra le gambe aperte.
Un ritmo battente insegue un altro come
nel silenzio che invade
poi niente.
Mentre ancora mi chiedo
ancora
Davvero tutta da quotare.
A volte mi chiedo come sia possibile riportare in versi avvenimenti che per loro natura hanno ben poco di poetico. La tv, ed i mass-media in generale, ci hanno abituati a ricevere le nostre dosi quotidiane di violenza e terrore( quasi fosse un simbolo di comunione con un nuovo dio in nome del decadimento e dell'annichilimento dell'umanità) in quantità così massicce da renderci ormai assuefatti all'orrore.
Quando gli attentati, la morte, le carneficine diventano parte, quasi silenziosa, delle nostre tavole apparecchiate ed imbandite, allora non c'è più spazio per l'umanità e si spera che una catastrofe planetaria riporti questo ridicolo lembo di universo all'era dei grandi rettili.
Ci sono in questa poesia immagini viste, riviste, adocchiate tra un piatto di spaghetti ed una insalata verde, distrattamente commentate, prima di uno zapping su canali più consoni alle nostre esigenze di moderni argonauti.
Ed allora ecco che quelle mani premute sui vetri tornano sottolineare l'impotenza dell'uomo davanti alla bestialità, all'arroganza, alla presunzione che le proprie idee debbano essere sostenute anche al prezzo della propria vita e di quella di altri (innocenti).
I resti di un mercato squassato ed il "sangue bruciato tra le gambe aperte". Immagini che scorrono sul video, che si ripetono con cadenza continua e comunque a noi distanti e, forse per questo, credute lontane dalla nostra vita.
E quel "ritmo battente insegue un altro",forse un cuore destinato a cessare il suo battito ("poi niente")
Poi la riflessione finale
Mentre ancora mi chiedo
ancora
dove quasi sconcertati dal susseguirsi di questi eventi ci si trova a chiedersi ogni volta come possa succedere "ancora".
Il merito all'autrice di essere riuscita, tramite la sua enorme sensibilità e la sua capacità poetica, a tradurre in sensazioni vive, immagini che tendono a scomparire dalla nostra sfera emotiva.
Se proprio dovessi trovare qualcosa da ridire, ma certamente non sul piano tecnico, ma solo per comprenderne a fondo il testo, mi piacerebbe interpretare correttamente i versi:
Mi chiedo
nelle bocche impagliate
Perchè la scelta, all'inizio, di "Mi chiedo" che sembra non essere logicamente legato al resto della strofa? Mi chiedo presuppone una domanda, che non ritrovo nel seguito. Mentre lo trovo ben inserito nella chiusa.
Ma è solo una curiosità che nulla toglie alla bellezza ed allo "spessore" del testo.
Grazie
Leonardo