Beati o Santi

fabella
venerdì 14 febbraio 2014 09:12


non siamo pronti
al volo in alto, alla stringatura
che incrocia lo stivale in verticale
allora il verticale sarà
un errore. un’abbondanza
che non si stacca dall’airone
che arranca sulla pista
ad un motore, tossicchia con il becco
rosicchiato, sbattuto
allo sterrato, sabbiato
alzato, per grazia ricevuta
sull'onda, di una spanna

sembri inzuppato, beato
a bollicine, nel senso ascensionale
ed esci a respirare, esplodi
incontro all’aria, il prato
che bevi nel bicchiere

a lato, mi prendi sul tuo palmo
in giravolta, melodrammatica
dove compaio acerba ballerina
da carillon, poco acrobatica
sintetica, scorbutica
meglio sentirmi leggere il sudario
la vita dei santi, facendo
un passo avanti, per ogni santo
del calendario




(per il momnto è così o così)
[SM=g8231]
Francesca Coppola
giovedì 20 febbraio 2014 15:13
già, è proprio vero [SM=g2829704]

più ti leggo e più mi rendo conto della tua continua ricerca, della tua voglia di ricerca e noi ti amiamo così!

ili@de
giovedì 20 febbraio 2014 17:19
Geometricità. Spazi aperti. L'imponderabilità del volo. L’inconsistenza dell’esistenza primaria. Il senso della sofferenza. La vita e la non vita. Non cammino, arranco. Sono in planata libera, respiro con difficoltà e quel poco di respiro non mi basta. Ed il suolo si avvicina. Tutto si compie. Un rito. Una farsa. La quintessenza del riciclo collettivo. Come “angioli dall’occhio fulvo io ritornerò nella tua alcova e ti darò -o bruna mia bellezza- baci freddi come la notte e carezze di un serpente strisciante attorno ad una fossa”. Poi più ed ancora nulla più.
Restringo il cerchio. Propongo ricerche ed angoli in cui fessurarsi. Allineo le dita in direzione di Orione. Corpi contundenti. Pensieri al Brunello di Montalcino. Una mano sulla coscienza, l’altra in fondo al ventre. Ed alla fine ritorno a masturbarmi, col permesso di dio.
fabella
sabato 22 febbraio 2014 16:29
Francesca Coppola, 20/02/2014 15:13:

.... e noi ti amiamo così!




[SM=g7542] [SM=g7542] [SM=g7542]


fabella
sabato 22 febbraio 2014 16:34
Re:
ili@de, 20/02/2014 17:19:

Geometricità. Spazi aperti. L'imponderabilità del volo. L’inconsistenza dell’esistenza primaria. Il senso della sofferenza. La vita e la non vita. Non cammino, arranco. Sono in planata libera, respiro con difficoltà e quel poco di respiro non mi basta. Ed il suolo si avvicina. Tutto si compie. Un rito. Una farsa. La quintessenza del riciclo collettivo. Come “angioli dall’occhio fulvo io ritornerò nella tua alcova e ti darò -o bruna mia bellezza- baci freddi come la notte e carezze di un serpente strisciante attorno ad una fossa”. Poi più ed ancora nulla più.
Restringo il cerchio. Propongo ricerche ed angoli in cui fessurarsi. Allineo le dita in direzione di Orione. Corpi contundenti. Pensieri al Brunello di Montalcino. Una mano sulla coscienza, l’altra in fondo al ventre. Ed alla fine ritorno a masturbarmi, col permesso di dio.



e alone di Brunello su 'sta camiciola. e strana la risposta. è di un gradare, e non gradire nel senso alimentare, ma che alimenta la condizionale di vita e di presenza. di dipartita /nonsenza/catena e scatoletta di latta. e il sofficino da decongelare. come tu scongeli

le ali e voli

dalla parola data, sulla non data e verbo se dio vuole –concepimento, unito all’aria che ti cerchia, fa da trasmissione verso i telespettatori -compianti, mentre chiedi il permesso di cantare "Babilonia" dandoti da fare

[SM=g10324]


Carla.Aita
venerdì 4 aprile 2014 21:30
"sembri inzuppato, beato
a bollicine, nel senso ascensionale
ed esci a respirare, esplodi
incontro all’aria, il prato
che bevi nel bicchiere"


Strofa, metaforicamente e un poco simitudilmente parlando, eccezionale!
Fantastica, di un colore e di una forma che fa rabbrividire sensi e pelle.
Mi piace fare lavorare la mia seppur minima materia grigia facendola addentrare nei meandri dei tuoi significati labirintici ( sto cercando con queste parolone di farmi passare per istruita ma sull'efficacia non metteri la mano sul fuoco...). Mi attraggono, insomma, i pezzi che mi danno anche da pensare.
Ah, che aria superba sto respirando. Fabellaaaaaa, non sto ruffianandotiiiiiii

Baciazzi


Carla [SM=g2842743]





Carla.Aita
venerdì 4 aprile 2014 21:32
( e perchè deve essere così solo per il momento?? E' ciò che è proprio perchè è nata in quel tale momento miau...)
fabella
sabato 5 aprile 2014 08:47
Re:
Carla.Aita, 04/04/2014 21:30:

"sembri inzuppato, beato
a bollicine, nel senso ascensionale
ed esci a respirare, esplodi
incontro all’aria, il prato
che bevi nel bicchiere"


Strofa, metaforicamente e un poco simitudilmente parlando, eccezionale!
Fantastica, di un colore e di una forma che fa rabbrividire sensi e pelle.
Mi piace fare lavorare la mia seppur minima materia grigia facendola addentrare nei meandri dei tuoi significati labirintici ( sto cercando con queste parolone di farmi passare per istruita ma sull'efficacia non metteri la mano sul fuoco...). Mi attraggono, insomma, i pezzi che mi danno anche da pensare.
Ah, che aria superba sto respirando. Fabellaaaaaa, non sto ruffianandotiiiiiii

Baciazzi


Carla [SM=g2842743]








Carla, stai entrando in un seminato molto interessante. il lasciarsi andare a scrivere a ruota libera, come ho fatto qui e in tutti i testi del mio ultimissimo stile, porta proprio a questo. quando scrivo vado d'istinto e quindi metto su carta tutti i labirinti della mia mente. poi rileggo a distanza di qualche tempo. la musica è diretta, ma i significati saltano fuori poco alla volta. e tanti, da molteplici punti di vista. qundi una poesia giocata tra l'immediatezza della musica e del pensiero

contrariamente allo stile immediato nel linguaggio, che però, proprio a causa della sua immediatezza, potrebbe indurre a fermarsi. a non cercare altri strati di significato, in una poesia che può bastare a se stessa.

[SM=g8120]

Carla.Aita
sabato 5 aprile 2014 15:07
[SM=g8120] ...punto centrale del mio pensiero al riguardo del fare poesia: sicuramente della mia ma direi in generale. La poesia non è un racconto, non è un qualcosa che deve per forza dire tutto (vedi quelle prosastiche ma non è in nostro caso)sennò rischierebbe di divenire un racconto. Ci sono infiniti spazi da leggere, punteggiatura inesistente grazie alle quali estrarre varie chiavi di lettura. Questa tua sono sicura piacerebbe un sacco a Basty [SM=g7542]

Bye!



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