Buon Onomastico, papà

fabella
sabato 28 giugno 2014 14:22
21 giugno –dimenticando S. Luigi Gonzaga
-ma si spezza


il rientro è il pensiero, anche piccolo
di rivedere il luogo che ti amò tre volte
e ancora adesso qui –ti ama
con separazione, ma compimento
uno stato acquisito, ben accolto, oramai
dalle ore, dall’istante presente/assente
nel luogo, nella persona dentro

parte dell’acqua che il nostro corpo
livella

-elementi separatori


nel fare ghirigori per separare gli scritti
mi accorgo di disegnare gabbiani

-Caro Aldo


La poesia è superamento, fase non critica, non ragione -filo logico, non logica. divino senza divinazione. Parola acustica seppure aspirata. Silenzio mai avaro, spazio non spazio. Resurrezione. Riabilitazione –dal luogo comune al vocabolo da SALVARE


-le campane blu


quale sia il mestiere di scrivere
il mio, la carta da non salvare
bianca seppure non congiunta
al resto del quaderno –e non per questo
ero predestinata, non per questa
parte di mondo così azzurra
dove il cielo si sgombra e tutti
i colori dei fiori sembrano onde
compreso un viale sbocciato di blu
che ho saputo –irraggiungibile

che la nostalgia resti il colore
delle dune, il loro ballo uniforme
nella superficie dove il vento
si spartisce e il faro chiama
come un sonaglio che migra da
monte a valle. al collo d’un gregge
che sfila a contorno dei cigli
soffocati dallo sterrato

Mamma Africa si vestirà a campana
nei colori dell’oro e del manto
di Madonna. e di preghiera
porterà al collo i grani battuti
un coro di ciglia, come rame
a lasciare gomitoli a forma
d’amore, che nuovo
rimane

sempre sabato 21 giugno


oggi il glicine è una sagra
il viola è vasto nelle porzioni dei fiori
è un mordere d’unghie il bianco
che urge la luce che infiamma
di volumi appuntiti
come lucciole

quando gli elementi separatori sono –ONDE


la mia poesia è ssardassarda. Lol

non vulcanica, non sismica, non continentale
ma CONTINENTE

per oggi BASTA!!!





(non mi fermavo più) [SM=g8231]
fabella
sabato 28 giugno 2014 14:30
Aldo mi ha dato la libertà di lasciare una traccia nella sua casa. Qualcosa che gli possa parlare di me, nel tempo.
fabella
sabato 28 giugno 2014 14:33

Oggi il glicine
è una sagra. Il viola
è vasto nelle porzioni dei fiori
È un mordersi d’unghie
il bianco che urge
la luce che infiamma
volumi appuntiti
come lucciole

annamariagiannini
domenica 29 giugno 2014 10:16
leggo e respiro questi tuoi regali che mi riportano alla mia terra. Grazie
fabella
domenica 29 giugno 2014 15:26

la tua terra è cruda e il mare inneggia solitudine
l'animo non può che essere predisposto al vero del sé
alla poesia vera. mai un uomo. solo una TERRA
sa fare eco dentro. farci sentire soli, per ascoltarci
[SM=g7542]

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