Cani sciolti

apassoleggero
sabato 5 maggio 2007 23:05

Questa sera è un segreto violato.

Ha il cielo inciso di tremori e ghiaccio
il culmine è nero, a filo con la terra
infranta e livida di fatiche rase al suolo.

Fuori si combatte.

Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini.

Libero i miei occhi.

Come cani sciolti ad annusare
l’aria, fiutano presenze tra le rovine.

Non hanno prede da riportare
ma zampe fradice d’illusione
dentro la mancanza.


filodiseta
domenica 6 maggio 2007 14:35
commento notturno a 4mani
Cara Anna,

Forse ti fa piacere sapere cosa si chiacchiericcia alle tue spalle
[SM=g27987]

Per questo ti faccio leggere uno stralcio di conversazione tra Leonardo e me [SM=g27988]






Leo scrive:
ha scritto anna

Leo scrive:
ho qualche appunto da fare al suo testo

Dan scrive:
non ho ancora letto

Leo scrive:
chissà se la pensiamo allo stesso modo

Dan scrive:
mi piacerebbe che partissero gli altri, coi commenti
Dan scrive:
magari è una di quelle che avevo già letto, guardo

Leo scrive:
non lo so

Dan scrive:
no, mai letta

Leo scrive:
credo sia nuova, ma magari sbaglio

Dan scrive:
letta tutta

Leo scrive:
allora?

Dan scrive:
ci vedo solo qualche cosa da limare, proprio per la scioltezza (dei cani) [SM=g27987]
Dan scrive:
tu, ci vedi altro?

Leo scrive:
alcuni termini che spezzano il ritmo
Leo scrive:
forse perchè afoni

Dan scrive:
sì anche cose dette due volte

Leo scrive:
e poi qualcosa che, come dici tu, andrebbe limato
Leo scrive:
tu cosa ci leggi?

Dan scrive:
filo con la terra /rase al suolo.

Leo scrive:
rase al suolo andrebbe sostituito

Dan scrive:
sì, ma credo che con lei basterebbe indicare tra parentesi le perplessità

Leo scrive:
quello di sicuro
Leo scrive:
ma no, forse non è una ripetizione

Dan scrive:
no, ma richiama la stessa immagine

Leo scrive:
mmmm

Dan scrive:
cmq, bisogna leggerla ancora e concentrarsi su

Leo scrive:
tu cosa leggi nel testo?

Dan scrive:
ma non so, fino alla penultima strofa, un temporale, magari un po' catastrofico

Leo scrive:
a me sembra la cronaca di un terremoto

Dan scrive:
sì, qualcosa di fisico, naturale

Leo scrive:
però la quarta strofa mi spiazza

Dan scrive:
eh sì, lì c'è la sua riflessione
Dan scrive:
come se i cani non trovino più nulla nelle macerie

Leo scrive:
il primo verso forse è la chiave

Dan scrive:
il segreto violato... potrebbe davvero essere la terra che si manifesta come non ci si aspetta, in un modo tenuto segreto...

Leo scrive:
annusare e fiutano... altra ripetizione

Dan scrive:


Leo scrive:
tremori e ghiaccio sembra proprio riferirsi ad un sisma

Dan scrive:
sì comunque a qualcosa di catastrofico

Leo scrive:
ed anche quel a filo con la terra
infranta e livida di fatiche rase al suolo.

Dan scrive:
si potrebbe anche chiederle mmmmm

Leo scrive:
ma no, preferisco decifrare
Leo scrive:
e poi se sbaglio sarà lei magari a chiarire

Dan scrive:
certo rasa al suolo è il terremoto
Dan scrive:
un'eruzione no

Leo scrive:
lasciamo decantare, domani semmai commenteremo

Dan scrive:
sì certo

Leo scrive:
non è male davvero, ma non ci ritrovo la sua mano
Leo scrive:
strano

Dan scrive:
ma infatti qualcuno ha capito che sta cambiando


Leo scrive:
quel qualcuno ce l'ha con chi scrive versi criptici


Dan scrive:
ma quando la poesia piace a tutti, perché dire che sembra scritta solo per sé e che sia di nicchia
Dan scrive:
sai, potremmo mettere a posto questo stralcio di conversazione: penso che sarebbe felice di leggerla

Leo scrive:
sìsìsìsì

Dan scrive:
un commento a due, a caldo. Lo faremo seguire dal commento individuale, comunque
Dan scrive:
mi sembra originale

Leo scrive:
sì mi va bene

Dan scrive:
ok, allora copio e domani pubblico
apassoleggero
domenica 6 maggio 2007 19:25
che belli...
che siete... [SM=g27998]

Aspetto i commenti singoli, poi a tutto c'è una spiegazione... però vi svelo che è un'anteprima, mai letta da nessuno, scritta solo qualche giorno fa. Dite che non è la mia mano... forse è ciò che volevo dire che richiede qualcosa di diverso e comunque l'ho postata senza quasi rileggerla, con poche modifiche e proprio per capire perchè ho avuto qualche difficoltà nello scriverla.... [SM=g27995]
Ribadisco qui, anche se dovrei farlo altrove [SM=g27988], che i commenti, le critiche non m'indispongono mai. Se sono criptica non lo sono per volere o per snobismo ma spesso, anzi, mi si dice che sono troppo semplice, lineare, chiara... ed è questo il linguaggio che preferisco e che cerco di seguire sconfiggendo la banalità.
Sicuramente sono in una fase di ricerca e prova ma poi, ne abbiamo già parlato Daniela ricordi?, siamo sicuri di saper mantenere sempre ciò che si raggiunge? Non siamo in continua evoluzione, dato il confronto, le letture, la vita e l'esperienze? Se leggo cosa scrivevo un anno fa e quanto poco scrivevo... davvero ne ho fatta di strada e come dice qualcuno molto in fretta, quasi a non credere della mia scrittura attuale. Non ho mai scritto così, ci sono arrivata grazie a ciò che tu sai... e non è finita qui, noi lo sappiamo... [SM=g27985]

Grazie a te, a Leo (ti ho scritto un ffmz, l'hai ricevuto?) e a tutti gli amici nuovi e non di questo forum.

Anna


Modificato da apassoleggero 06/05/2007 19.27
sole-del-mattino
domenica 6 maggio 2007 22:09
Sempre più difficile...
Questa è la classica poesia che assomiglia un po' "alla macchina del tempo"se ci si va dentro è difficile uscirne...

La mia idea è che se si cerca di tradurre il significato,s'imbocca una strada senza uscita o magari ci si accorge di essere nel bel mezzo di una guerra,con qualche cane rabbioso alle calcagna.. [SM=g27986] speriamo di no,non sopporto di fare la parte di colui che fa la fuga di Alcatraz.


Cercherò di decifrare,ma avverto che sono un po' duro di comprendonio...

"Questa sera è un segreto violato."

Qui troviamo la chiave...è successo qualcosa che ha violato un segreto,ma la frase è da ribaltare...
Si svela un segreto questa sera,ossia una ricorrenza in una determinata data ed ad una certa ora...centrano i ricordi,oppure mi sto sbagliando è un sentimento malinconico dei più cupi,paure che rieccheggiano dal profondo...ma andiamo avanti.

"Ha il cielo inciso di tremori e ghiaccio
il culmine è nero, a filo con la terra
infranta e livida di fatiche rase al suolo."


L'atmosfera e i termini lavorano completamente sull'ambiente circostante, qui le "sinestesie"vanno a ruba.
"tremori e ghiaccio"si in questo caso viene interessata "la sfera tattile",come si legge dall'interpretazione di Dany e Leo potrebbe essere una ripetizione,in effetti il tremore è l'effetto sul corpo derivato a causa del ghiaccio,in questo caso la metonimia che doveva indicare metaforicamente con il solo effetto la sostituzione della causa non è riuscita completamente.

"il culmine è nero, a filo con la terra"

L'orizzonte è basso e scuro,un presagio catrastrofico. "culmine nero" sinestesia sfera visiva


"Fuori si combatte."

In questa atmosfera si sta combattendo...qui manca di qualche particolare occorre un dettaglio in più...si combatte come?Con le spade?In che epoca siamo?Manca una sinestesia con la sfera udutiva che deve accompagnare e fare da supporto a questo verso,almeno questo è il mio modesto parere.

"Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini."


Qui però mi trovo spiazzato,mi aspettavo una guerra fra guerrieri di altri tempi,invece no,la telecamera continua ad inquadrare eventi straordinari della natura...

Ho pensato che forse qui ci siano ottime possibilità di cadere nel più totale oblio [SM=g27985]

Proviamo a capovolgere tutto:

Le foglie offese,tristi sono legati a rami solitari,in solitudine,potrebbero essere persone,o una sola persona,che,in questa sera catrastrofica coglie l'occasione di tentare ancora l'affondo(il trapianto) delle sue radici che sono state strattonate (azione violenta).

In periodi antecedenti,potrebbe essere un ricollocarsi in un gruppo o una famiglia...Oppure un semplice quadro da leggere cosi' com'è senza nessun tipo d'interpretazione.

"Libero i miei occhi. ]

Come cani sciolti ad annusare
l’aria, fiutano presenze tra le rovine."


A quanto pare qui il tempo ha subito un salto(variazione temporale)si parla di rovine Quindi significa che la guerra è finita,si cerca qualcosa...se ci sono dei sopravvissuti, bellissime immagini queste degli occhi che si liberano come cani ed annusano...qui la sinestesia della sfera olfattiva

"Come cani sciolti"La trovo fra le similitudini più forti ...bellissimi questi due versi,anche l'enjambement
fra questi versi

Come cani sciolti ad annusare
l’aria, fiutano presenze tra le rovine.

Come hanno fatto notare Leo e Dany molto probabilmente I verbi "annusare" e "fiutano sono sinonimi,quindi una ripetizione.


Non hanno prede da riportare
ma zampe fradice d’illusione
dentro la mancanza.



Questo strofa è meravigliosamente eccellente,chiude perfettamente il testo

"Non hanno prede da riportare" non ci sono superstiti ,non c'è nulla da salvare fra quelle rovine,nulla che possa servire per la sopravvivenza.

"ma zampe fradice d’illusione
dentro la mancanza."


"Fradice d'illusione",altra sinestesia che agisce sulla sfera tattile,l'ultimo verso poi completa perfettamente il quadro "i cani che si bagnano le zampe d'illusioni dentro quello scenario di mancanza, di vuoto.
Non so se ci rendiamo conto con quale semplicità possa essere creata un'immagine con le sinestesie e con le metonimie ,ma l'ingrediente più importante è senza dubbio la bravura di Anna.

Conclusione

Poesia moto interessante,coinvolge sul piano emotivo,a mio avviso,ma è solo un impressione darei più incisività e legame con gli altri versi sulla strofa centrale:

"Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini."


Inoltre rileggendo il testo,ma è solo una mia considerazione, credo che questo verso anticipi troppo in fretta,(o per lo meno sembra) qualcosa che non è ancora avvenutoe che invece viene annunciato con il verso successivo:


"infranta e livida di fatiche rase al suolo"

leggendo: fatiche rase al suolo sembra che la guerra sia già finita,invece non è cosi' perchè subito dopo viene scritto"fuori si combatte",quindi la guerra si sta svolgendo...

Bellissima ed eccellente la prima parte e l'ultima parte del testo.Ho scritto molto sul tuo testo Anna perchè l'ho letta più volte.

Ho scritto un testo simile al tuo,un esperimento di poesia triller (Marionette di pezza)la devo rivedere su tutta la seconda parte e poi la propongo qui,mi piacerebbe che tu mi suggerissi alcuni accorgimenti,per renderla viva.

Sono solo semplici impressioni di un umile lettore,Tutto questo deve essere preso come stimolo e non come una critica,almeno questo credo sia lo scopo di questo laboratorio.

Secondo me anche al poeta più bravo deve interessare le impressioni che riflette sui suoi lettori.

Grazie a tutti voi per l'attenzione
Mauri
pierrot--
domenica 6 maggio 2007 23:17
la leggo in chiave interiore.
e trovo molto bella la struttura che hai creato ed evidenzia le immagini dei tuoi versi.


bellissimo l'incipit, e stato interiore:

Questa sera è un segreto violato.

Ha il cielo inciso di tremori e ghiaccio
il culmine è nero, a filo con la terra
infranta e livida di fatiche rase al suolo.

Fuori si combatte.


qui c'è tutta la storia dei tuoi giorni

Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini


e qui la tua ricerca e il risultato:

Libero i miei occhi.

Come cani sciolti ad annusare
l’aria, fiutano presenze tra le rovine.

Non hanno prede da riportare
ma zampe fradice d’illusione
dentro la mancanza


è una bella poesia Anna, mi è piaciuta tanto. Non mi ha stupito il linguaggio analitico: radici, rami, cani... ma diversa dalle tue, ha un valore forte di coraggiosa ricerca personale. E credo che presto ne godremo tutti attraverso versi molto alti.

A proposito, tanto per dire un parere:
Non temere di scrivere come senti,sai a cosa mi riferisco....... [SM=g27998]



Modificato da pierrot-- 06/05/2007 23.56
Modificato da pierrot-- 06/05/2007 23.57
apassoleggero
lunedì 7 maggio 2007 00:34
Caro Mauri,
tu hai fatto un'ottima analisi, sei molto vicino al testo di questa poesia...
Prima di tutto ti ringrazio per il tempo speso e non sono solo semplici impressioni le tue; inoltre ho già detto che accetto le critiche anche quando sono negative ma, in particolare, quando sono supportate da motivazioni, spiegazioni, come tu hai ben saputo fare. [SM=g27985]

Ho scritto questi versi il 2 maggio, pensati mentre tornavo dal lavoro nel bel mezzo di una tempesta di pioggia, vento, grandine che si è abbattuta nella nostra provincia, penso anche a Milano. Poi, nel silenzio della mia casa, interrotto solo dalla pioggia sui lucernari, ho iniziato a scrivere e... ricordare...
Il ricordo è legato ad un episodio molto spiacevole della mia vita, episodio che solo poche persone ne sono al corrente... e non so se sono ancora pronta a rendere pubblica questa cosa...

Ecco che la poesia nasce da una semplice osservazione di quanto accade improvvisamente nel cielo e poi coinvolge tutta la natura, da qui i rami, le foglie, i tremori e tutto il resto.

"Questa sera è un segreto violato."

Tu hai ben inteso il collegamento al ricordo, un qualcosa che succede improvvisamente, che non ti aspettavi, che non riesci ad immaginare con quale furia può sconvolgere la tua vita.
Ecco che il tempo viola il mio segreto, mi costringe a ricordare proprio quella sera.

"tremori e ghiaccio" in questo caso è dato dallo sbalzo improvviso di temperatura e il ghiaccio è la grandine.
Nel mio ricordo il tremore è la paura, improvvisa che non aspettavo, il ghiaccio è la freddezza che ho saputo mantenere e che, forse, mi ha salvata.

"il culmine è nero, a filo con la terra"

Vedevo il cielo, nero, ormai prossimo a giungersi con la terra; il nero è la minaccia che poteva distruggere me, terra, fonte di vita. Le fatiche rase al suolo l'ho usato nel vedere distrutta l'insalata dell'orto, i fiori tritati sparsi sul balconi... in un attimo puoi vedere e sentire l'angoscia della tua fragilità quando sei in pericolo.

"Fuori si combatte."

"Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini."


Qui sei stato bravo Mauri, quando cogli il "mio" affondo...

Le foglie offese, tristi sono legati a rami solitari,in solitudine,potrebbero essere persone,o una sola persona,che,in questa sera catastrofica coglie l'occasione di tentare ancora l'affondo(il trapianto) delle sue radici che sono state strattonate (azione violenta).

"Libero i miei occhi.

Come cani sciolti ad annusare
l’aria, fiutano presenze tra le rovine."


Sì, qui c'è tutta la mia forza nel volermi liberare... ho usato l'immagine dei cani perché è un animale che adoro e che trovo molto simile all'uomo per sensibilità...
Annusano e fiutano è voluto, non è per me una ripetazione.
Prima annusano (che è tipico degli umani) poi fiutano (tipico dei cani) e quel fiutano spiega l'istinto, quel "sentire" che tra le rovine ci può essere vita.

Non hanno prede da riportare
ma zampe fradice d’illusione
dentro la mancanza.


E' accorgersi che è difficile dimenticare; quando succede qualcosa che ti segna, puoi ritornare ad una vita normale (l'illusione) ma quella "mancanza" è una cicatrice che non se ne andrà..

Chi mi conosce da più tempo, sa che non mi dilungo e non amo spiegare ma questo è un testo particolare, sicuramente migliorabile ma molto intimo e profondo.
Tu hai saputo molto bene cogliere quel senso nascosto e mi sembrava doverosa una spiegazione.
Ti leggerò volentieri e ti dirò cosa penso con la massima sincerità.

Un abbraccio,
Anna

apassoleggero
lunedì 7 maggio 2007 00:41
sapevo...
che avresti letto la mia storia, cara Lucia, e ti ringrazio di cuore...
Per il resto, non temo e continuo... è più forte di me! [SM=g27988]

Anna [SM=g27998]


Modificato da apassoleggero 07/05/2007 0.42
sole-del-mattino
lunedì 7 maggio 2007 06:05
Ti ringrazio di cuore per questa spiegazione(che non era dovuta)Ci tenevo a salutarti,mi ha fatto molto piacere commentarti.
Un abbraccio Mauri.Sto andando a milano...spero di non incontrare una sera come quella che hai descrtitto nel testo--- [SM=g27986]
firstlast
lunedì 7 maggio 2007 11:10
Dopo l'accurato commento di sole-del-mattino e la tua successiva spiegazione, che ha chiarito alcuni passaggi che mi generavono perplessità, passo direttamente al mio commento esclusivamente tecnico.
Intanto, quando definivo "testi criptici" non mi riferivo certamente ai tuoi, dei quali ho sempre ammirato la semplicità e contemporaneamente lo "spessore" che da essi traspare.
Apprezzo moltissimo chi è sempre alla ricerca di nuove frontiere, anche se inizialmente l'abitudine alla poetica ed allo stile dell'autore può ingenerare una sorta di perplessità.

Ma veniamo al testo in questione.
Mi è piaciuto fin da subito, anche se alla luce della tua spiegazione(cha ha smorzato un po' del suo fascino [SM=g27994] -secondo me i testi non andrebbero mai spiegati fino in fondo-)ho necessariamente dovuto rivedere la mia chiave di lettura e, di conseguenza, le mie impressioni iniziali.
Sul piano tecnico noto un inizio stupendo, interiore, come è stato definito, ti segnalo solo alcune cose che secondo me potrebbero essere migliorate:

Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini.


sostituirei i termini spiazzante ed ubriaco, non so esattamente il perchè, ma sembrano spezzare il ritmo

Come cani sciolti ad annusare
l’aria, fiutano presenze tra le rovine.


qui rilevo una ripetizione che eliminerei :


Mentre nella chiusa, pur rilevandone l'intensita, eliminerei l'ultimo verso.
In sostanza vedrei una cosa del genere:


Questa sera è un segreto violato.

Ha il cielo inciso di tremori e ghiaccio
il culmine è nero, a filo con la terra
infranta e livida di fatiche rase al suolo.

Fuori si combatte.

Radici sfrattate tentano l’affondo
in un martirio
di foglie e rami pellegrini.

Libero i miei occhi.

Come cani sciolti
fiutano presenze tra le rovine.

Non hanno prede da riportare
ma zampe fradice d’illusione.





Leonardo

filodiseta
lunedì 7 maggio 2007 12:04
Re: che belli...

Scritto da: apassoleggero 06/05/2007 19.25
che siete... [SM=g27998]

Aspetto i commenti singoli, poi a tutto c'è una spiegazione... però vi svelo che è un'anteprima, mai letta da nessuno, scritta solo qualche giorno fa. Dite che non è la mia mano... forse è ciò che volevo dire che richiede qualcosa di diverso e comunque l'ho postata senza quasi rileggerla, con poche modifiche e proprio per capire perchè ho avuto qualche difficoltà nello scriverla.... [SM=g27995]
Ribadisco qui, anche se dovrei farlo altrove [SM=g27988], che i commenti, le critiche non m'indispongono mai. Se sono criptica non lo sono per volere o per snobismo ma spesso, anzi, mi si dice che sono troppo semplice, lineare, chiara... ed è questo il linguaggio che preferisco e che cerco di seguire sconfiggendo la banalità.
Sicuramente sono in una fase di ricerca e prova ma poi, ne abbiamo già parlato Daniela ricordi?, siamo sicuri di saper mantenere sempre ciò che si raggiunge? Non siamo in continua evoluzione, dato il confronto, le letture, la vita e l'esperienze? Se leggo cosa scrivevo un anno fa e quanto poco scrivevo... davvero ne ho fatta di strada e come dice qualcuno molto in fretta, quasi a non credere della mia scrittura attuale. Non ho mai scritto così, ci sono arrivata grazie a ciò che tu sai... e non è finita qui, noi lo sappiamo... [SM=g27985]

Grazie a te, a Leo (ti ho scritto un ffmz, l'hai ricevuto?) e a tutti gli amici nuovi e non di questo forum.

Anna





Sai cara Anna cosa mi è piaciuto, rileggendo la conversazione sulla tua poesia?

Che ci siamo limitati alla ricerca del significante e non del significato e questo mi rende immensamente orgogliosa, perché nessuna ipotesi sul tuo vissuto è stata fatta senza di te.

E con te, qui tutti insieme, invece, ci stiamo addentrando nel significato intimo dei tuoi versi [SM=g27998]

Un'altra cosa mi rende orgogliosa: che tu abbia pubblicato un testo appena scritto, senza quasi averlo riletto. Questo è il vero spirito del laboratorio: una grande umiltà nel disporsi ad accettare, quasi a sollecitare dall'inizio, le impressioni, i consigli, e pure eventuali stroncature, per avviarsi a migliorare tutti assieme un testo.

Sei unica davvero... dimostrando generosità e fiducia assolute.

Ti ringrazio [SM=g28003] ancor di più per avere proposto una parte così intima di te e dei tuoi ricordi.


Per adesso basta che mi commuovo... ma torno, mi sto davvero affezionando a questa poesia.






daniela
cristinakhay
lunedì 7 maggio 2007 19:50
Ciao Anna,
l'ho riletta varie volte e devo dirti che mi è molto piaciuta.
Ha forza, grinta, rabbia, speranza,resa.
Non riesco a pensare l'espressione di un tormento così profondo senza tutti quegli aggettivi che hai scaraventato sul foglio.

Proprio la strofa ( e qui perdonami Leonardo, ma la sensazione è a pelle) :

Radici strattonate tentano l’affondo
nell’ìmpeto spiazzante ed ubriaco
di foglie offese e rami pellegrini.


...esplode di aggettivi che palesano uno stato d'anima confuso ed incendiato. Per 'spiazzante' concordo con Leo, forse un sinonimo sarebbe più incisivo.

Complimenti vivissimi e Grazie [SM=g27985]




apassoleggero
martedì 8 maggio 2007 12:00
ecco perché...
non amo dare spiegazioni, soprattutto delle mie poesie... si perde un po' il fascino e l'interpretazione del lettore ma mi sono messa in gioco - forse per la prima volta - con un testo molto personale e difficile...
Ringrazio di cuore Leonardo e Cristina e dico a loro che ho preso nota degli appunti anche se penso che modificherò ben poco (penso di togliere annusa e di cercare il sinonimo di spiazzante anche se nel mio immaginario poetico era perfetto! [SM=g27988] )
La chiusa no... non la modifico è troppo importante quella mancanza...

Un abbraccio a voi!

Anna






Modificato da apassoleggero 08/05/2007 13.38
filodiseta
venerdì 11 maggio 2007 09:25
Come hai ragione...
sai, il mio marito "affamato", sta mattina vedeva un film.. che ti dico il titolo se trovo il cd (cosiddetto disco) [SM=g27987]

... eccolo: Mulholland DR. (david lynch)


e non ci capiva niente e palleggiava la voce chiedendo a dritta e a manca, alla casa addormentata, cosa volesse dire. Poi si rassegnava dandosi la spiegazione da solo: ma sì, quello lì, si è svegliato una mattina e ha pensato di fare un film senza senso [SM=g27994]

E se fosse: saranno pur affaracci suoi..

Guarda: da ragazzi andavamo al cinema e glieli spiegavo tutti quelli un po' più aggrovigliati. Ma con l'andare del tempo ho così preso in odio le sue domande e la sua voglia solo di capire, che ci godo troppo quando non si districa nelle trame, e incuto il silenzio anche al resto della casa [SM=g27987]


E poi a me, piace rispondere solo alle non domande [SM=g27988]



vado: maman chiama [SM=g27992]



Un abbraccio, Anna [SM=g28003]







daniela




grisby60
sabato 12 maggio 2007 13:14
Dopo tutte le disquisizioni che ho letto, cosa posso aggiungere?
Posso soltanto dire che è poesia molto tosta e che mi è piaciuta. [SM=g28002]
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