fabella
martedì 10 giugno 2014 11:35
(sottotitolo: siccome che sono ciecata)
[SM=g8231]




da lassù il mondo, deve sembrarti piccolo, Signore
come la cruna del mio ago, adesso
troppo stretta come i mesi che svoltano
le pagine di un quaderno. con i buoni propositi
la bella calligrafia, il digiuno nei giorni comandati
ma il momento di infilare l’ago è sempre una tempesta
che accavalla, cancella, piega, proprio come il foglio
lo strappa. ne accartoccia a dieci a dieci. il numero
delle Vergini. e non fa la differenza il lume acceso
o quello spento. si batte ad ogni portone per essere
scelte in sposa, da un signore che abbia unghie fatte
di petali di rosa. è l’ora del cucito, delle mani d’oro
è l’ora della luce perfetta. perfetta da sinistra
restano gli occhi ingenui ad infilare. ci vorrebbe
un fondo di bicchiere, anche se il filo non è un cammello
anche se da lassù il mondo, deve sembrarti piccolo, Signore



P.S. almeno non mi dirai, Signore che la casalinga di Voghera
(sai quel posto in cui hai puntato il compasso per tracciarlo…
il mondo, intendo) non sa fare richiami biblici. LOL, Signore




ggiacinto
martedì 10 giugno 2014 17:45
Ecco, un ottimo esempio di poesia che va oltre il preconfezionato....

letta con piacere!

[SM=x2823269]

fabella
mercoledì 11 giugno 2014 08:04
è successo in passato, che qualcuno, anche tra li amici più cari, mi avesse detto o fatto capire (e non solo una volta) che scrivevo "senza cuore". forse perché nella mia scrittura era sempre stata evidente la ricerca della perfezione, a scapito talvolta dei significati, che loro avrebbero gradito molto più diretti. in realtà stavo facendo un percorso che mi ero imposta, come lo studio della danza, della musica (forse, ma anche non forse, per il grande rispetto che ho per ogni sorta di arte e la grande umiltà con cui mi approccio ad essa). o per dirla in parole quotidiane, come imparare a nuotare o a guidare. dove tutti i movimenti hanno un significato e la loro cronologia necessita di sincronismo, di coordinazione. nulla si può improvvisare, ma deve essere il più meccanico possibile. proprio per poi raggiungere quella libertà, che non si raggiungerebbe mai senza lo studio della tecnica.

il mio unico obbiettivo in questo percorso, che dura dal lontano 2002 (sarò più dura di comprendonio di altri, ma è così [SM=g8231] ) è sempre stato quello di arrivare a scrivere di getto, cose che stessero in piedi anche tecnicamente. cioè come si nuota, o come si guida, o come si danza, o come si suona. con naturalezza. e secondo me la naturalezza si acquisisce solo studiando. sembra un paradosso, ma per essere se stessi, e trasmetterlo su uno scritto letterario, bisogna studiare. a questo sto lavorando: di trasferirmi in poesia come sono nella vita, usando lo stesso linguaggio che uso su fb o in casa con la famiglia e con gli amici. lo hai visto che di persona è così, anche in ambito pubblico. ma la scrittura è un'altra cosa. i pudori sono molto più difficili da vincere. soprattutto quelli delle piccole cose. i filtri sono diversi, per l'approccio culturale che offre uno scritto a differenza di un contatto interattivo tra persone.

[SM=g8120] basta daniela, basta!!!!
fabella
sabato 14 giugno 2014 10:19
qui saluto anche chi non ho commentato in questa ultima scorrazzata forumesca prima di partire per il mare. mi pace gridarlo perché credevo di non rivedere mai più il mare [SM=g8172]

e invece sì, LO RIVEDRÒ [SM=g2829700]

quindi pensatemi felice e in buona compagnia. e in una terra che è la mia seconda terra [SM=g7542]


allargo il mio abbraccio a ggiacinto, annamaria e gegè... vado a vedere se ho dimenticato qualcuno [SM=g8231]
fabella
sabato 14 giugno 2014 10:21
no, nessuno, almeno tra i presenti nella prima pagina del forum


ciaoooooooooooooooooooooooooo [SM=g7831] [SM=g2829700] [SM=g7542] [SM=g2834784] [SM=g8231]




[SM=g2842742] vado.....
ggiacinto
sabato 14 giugno 2014 17:04
Ciao Fabella e buona vacanza! Approfitta del mare, è un'ottima musa da non sottovalutare mai, ti ricaricherà di sensazioni. Io ho forse esagerato un pò, mi sono ustionato al sole in una forma sconcertante uhauhauha...quindi non esporti troppo al sole, sto facendo muta come i serpenti.

[SM=x2823269]

fabella
sabato 14 giugno 2014 18:58
sulla tua pelle di serpente già lessi su facebook. non correrò il tuo stesso pericolo. pensavo di partire con un angelo custode, invece parto con due. uno a destra e uno a sinistra a spalmarmi crema solare protezione 50. mi tratteranno come una bambina. poi il mio amico francese mi ha già dato tutte le inticazioni su cosa mangiare e sui colori da portare addosso. un altro che mi tratta come una bambina [SM=g8231] mi amano, che ce posso fà, se non lassarme amà [SM=g7831]

dovrò ritagliarmi momenti spirituali, magari quando gli orari non coincideranno. tornerò sicuramente con qualcosa da farvi leggere.

ma quando saremo insieme andremo a suon di rime, su tutti i personaggi e i luoghi. ho un buon rimatore tra i due angeli... e chissà quanto ridere faremo.

partirò domani notte... e qui sono due sere cha fa temporale. speriamo in bene [SM=g8139]



Francesca Coppola
mercoledì 2 luglio 2014 13:10

sì, in effetti la mia A cena con dio potrebbe richiamarla, siamo sulle stesse tracce, sì, è un percorso che mi ha sempre preoccupato e magari spaventato quello della scrittura naturalmente chiara... talvolta è talmente consolante nascondere i pensieri fra parole contorte...

[SM=g10324]

ili@de
giovedì 3 luglio 2014 08:57
Non so su cosa basino le loro affermazioni i tuoi amici "più cari" (ti conosco da troppo poco tempo per permettermi di contraddirli). La tua scrittura, almeno quella a cui ci hai abituato in questi ultimi tempi, non è assolutamente priva di cuore. Si rivela indubbiamente una continua "ricerca della perfezione, a scapito talvolta dei significati", ciò nondimeno bisogna riconoscere che, se vuoi, sai anche essere molto diretta e meno ermetica (vedi la Poesia "Carlo Giuliani, che decise di non andare al mare"). Purtroppo devo anche notare che questi sprazzi di "neorealismo" sono alquanto rari, ma questo non è necessariamente un difetto. Hai il tuo modo di esprimerti attraverso la poesia; non serve a nulla cercare di influenzarti affinché tu possa scrivere per quella che non è una tua naturale tendenza. Io da canto mio apprezzo la poesia ricercata, ma anche diretta, immediata. Non amo scervellarmi per cercare di comprendere cose che, probabilmente, nemmeno l'autore sa di avere scritto. Di te mi incanta la capacità di mescere la parola e riuscire a trarne effetti sonori-ottico-musicali sempre diversi e non banali, anche se a volte non ne condivido le scelte.

Un'ultima cosa: sei proprio certa che da lassù abbiano puntato il compasso su Voghera? No perché, sai, da noi si dice che il compasso lo abbiano puntato da queste parti, dato che siamo inequivocabilmente proprio nel buco del culo del mondo [SM=g8231]
fabella
venerdì 4 luglio 2014 10:59
Re:
ili@de, 03/07/2014 08:57:

La tua scrittura, almeno quella a cui ci hai abituato in questi ultimi tempi, [..]Si rivela indubbiamente una continua "ricerca della perfezione, a scapito talvolta dei significati", ciò nondimeno bisogna riconoscere che, se vuoi, sai anche essere molto diretta e meno ermetica



Intanto dissi al passato, nell’analisi della mia stessa scrittura, che vado spesso aggiornando nei commenti qua e là.

fabella, 11/06/2014 08:04:

[...]forse perché nella mia scrittura era sempre stata evidente la ricerca della perfezione, a scapito talvolta dei significati, che loro avrebbero gradito molto più diretti. in realtà stavo facendo un percorso che mi ero imposta, come lo studio della danza [...]



Ma fa lo stesso piacere sapere come la vedi tu, per farmi almeno sorgere il dubbio, che nulla potrebbe essere cambiato. Dal tuo giudizio, sento la mia scrittura piatta nel tempo, sempre uguale, che sboccia in rarissimi sprazzi di “saggezza” [SM=g8231]

In realtà la mia poesia resta, da quando ho iniziato a scrivere, un susseguirsi di rari sprazzi, un saltellare tra gli stili e dirmi (di certo inconsciamente, perché in fondo il più recente era sempre quello che avrei voluto conservare nel tempo): basta, vado oltre.
Comunque non saprei assolutamente tornare a scrivere in tutti i modi del passato. Credo di avere rimpianto solo per un genere di scrittura. Anche questo fatto di non più di sei o sette testi. Le abilità rimaste salde riguardano proprio due stili lineari, diretti (da tua definizione): la rima e quello che tu chiami neorealismo. Consolati: li saprei scrivere su commissione.

Per il resto l’illogicità fa parte di me. Ho una formazione artistica (non matematica) che influenza tutta la mia vita, non solo la poesia.

Questa tua opinione comunque, resta imperniata su un trascorso poetico dei tempi in cui alcuni dei miei amici definivano la mia poesia “senza cuore” . A te grazie per averli, anche non totalmente (per scarsa conoscenza, naturalmente), smentiti. Quello che mi mortifica un po’ è che non riesci a cogliere quanto sia diretta la mia attuale poesia e libera da ogni regola (ma forse non hai troppo tempo per leggerla in profondità). Dove per diretta voglio intendere, vera, spontanea, uscita esattamente come si costruisce nella mente. Quello che si chiama scrivere di getto, che è sempre stato il mio obbiettivo. Pensa te come sono dura di comprendonio: 12 anni di studio per imparare a scrivere solo di getto. Mentre parecchi degli amici di un tempo erano già imparati… e io li invidiavo così tanto… ora ci sono arrivata anch’io. LOL

[SM=x2823269]

P.S. nooooooooooooooooooo a voghera sono più fini. voghera è l'ombelico del mondo.... ahahahahah

ili@de
venerdì 4 luglio 2014 22:51
Beh! Il minimo che posso fare è replicare alla replica.
Intanto che il mio giudizio faccia sgorgare dubbi sulla immobilità della tua poetica credo sia dovuto ad una tua libera (ma parecchio) interpretazione del mio pensiero.
Gli sprazzi nella poesia sono la normalità per chi non lo fa di mestiere (ma poi esiste davvero il mestiere di poeta?). Dunque non so perché tu abbia evidenziato il “si rivela” dato che per me era una normale considerazione che voleva intendere come quello che scrivi rivela esattamente il contrario della immobilità, ma è probabile che io non sappia più esprimermi come si deve, dato che ogni volta riesco a farmi fraintendere alla grande.
Non capisco, per esempio perché non hai riportato, grassettandolo, il pezzo dove affermavo :” La tua scrittura, almeno quella a cui ci hai abituato in questi ultimi tempi, non è assolutamente priva di cuore”, ma evidentemente conviene riportare solo quelli su cui si può imperniare un discorso “vittimistico”
Per quanto riguarda la tua scrittura diretta, ti sfido a trovare un passo in cui ho affermato che la tua poesia non fosse diretta. Ho solo teorizzato che per quanto tu possa sforzarti, non riuscirai a staccarti eccessivamente dalla naturale tendenza alla poesia “ricercata”. Ho anche affermato che apprezzo la poesia ricercata, ma anche diretta ed immediata, ed in seguito ho fatto delle considerazioni sulla poesia ermetica che sembra esprimere idee che solo l’autore può (a volte) capire. Ma non ho detto che le tue lo siano.
Insomma in parole povere, mi sono stancato di controbattere ogni volta che ti faccio un commento che si discosta dal comune senso del violoncello. Penso che da ora in poi mi farò una forchettata di cazzetti miei ogni volta che mi verrà voglia di commentarti.
Con immutata stima
@
fabella
sabato 5 luglio 2014 00:08
sìsìsìsì, ci stiamo fraintendendo un po' a vicenda.

da parte mia, invece, se pubblicherai continuerò a commentarti [SM=g8335]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:59.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com